La situazione non è né grave, né seria. I dati sulla disoccupazione USA sono al ribasso sia rispetto al mese precedente, sia rispetto alle aspettative. 4,0%, che non è comunque molto distante dal 4,1% fatto registrare il mese scorso in relazione a dicembre.
Non cambia granché – mentre i mercati reagiscono positivamente per un rallentamento del non Farm payrolls e per i dati rivisti sempre su NFP per il 2024, che fotografano una situazione sul mercato del lavoro molto meno calda (e fuori controllo) di come l’avessero raccontata.
Nel complesso torniamo alla lattina calciata ancora in avanti. Bitcoin e crypto la prendono come una buona occasione per tornare su livelli di prezzo più interessanti. Vediamo insieme cosa sta succedendo e cosa potrebbe aspettarci. Se non sei ancora iscritto a BingX qui puoi ottenere fino a 3.950$ di bonus e 4 $TRUMP GRATIS. Bonus per tutti, che inizierai a ricevere con semplici task: dalla registrazione al primo deposito!
Il primo dato riguarda tanti analisti in cerca di click con un po’ di sensazionalismo. Si diceva che la disoccupazione tendesse a lateralizzare poco e che la crescita nel corso della seconda parte del 2024 era segnale di qualcosa che si era rotto nel mercato del lavoro.
Le cose, e il grafico lo dimostra, non stanno evidentemente così. La disoccupazione rimane in un range stretto – che in qualunque condizione di mercato riterremmo un ottimo segnale su questi livelli – e che per ora dà ragione a Jerome Powell. In breve e in modo più duro di come la direbbe JPow: chi parla di stagflazione per ora ha torto marcio.
Vogliamo cogliere l’occasione per riprendere un recente pallino di Larry Fink di BlackRock, il quale ha affermato pubblicamente di essere più propenso verso 1 solo taglio per il 2025 che verso 3 tagli. La media sarebbe 2 tagli, che è ciò che i mercati hanno prezzato a lungo. Sarebbe fantastico se il mondo crypto riprendesse la corsa nonostante una situazione del genere in termini di politica monetaria.
È vero che i mercati risk on sguazzano quando la piscina del denaro facile è piena. È altrettanto vero che per vedere il prezzo di Bitcoin praticamente triplicare da inizio 2024.
Certo, ci sono stati altri vettori, su tutti gli ETF, ma questi con ogni probabilità nel 2025 batteranno, in termini di inflow, anche le performance del 2024.
E quindi non sarà l’unico fattore per l’eventuale spinta rialzista su Bitcoin. Siamo ancora molto nel campo del forse – e dovremo comunque attendere la conferma della sessione americana per capire se il buonumore che il comparto sta mostrando sarà destinato a durare.
La situazione nervosa tra Fed e governo USA sembrerebbe essere avviata verso il tramonto. Il Segretario del Tesoro Scott Bessent ha affermato che Trump non avrebbe mai esercitato pressioni su Fed per avere tassi più bassi.
Probabilmente si continuerà ancora come ci eravamo lasciati a fine 2024, ovvero con decisioni da parte del FOMC che saranno meeting per meeting, seguendo i dati.
Per ora sembrerebbe all’orizzonte un lento ritorno alla normalità – cosa che è, lo ripetiamo da tempo sulle pagine di questa testata, la migliore delle situazioni possibili.
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