La criptovaluta Dogecoin è la vera regina ultime ore di contrattazione, decuplicando i guadagni che avevamo già visto – in una news recente su Bitcoin. Se il re delle criptovalute continua ad avvicinarsi a quota 40.000$, quanto avvenuto a DogeCoin ha ancora di più dell’incredibile. Il prezzo, tenendo conto solo delle ultime 24 ore, salito di più del 400%.
Misteri del mercato delle criptovalute? Assolutamente no. Dietro il grande aumento di valore che è stato fatto registrare da quello che è, a tutti gli effetti, un meme coin ci sarebbe un movimento di persone simile – e in parte coincidente – con quello che ha permesso alle azioni GameStop di centuplicare il loro prezzo nel giro di poche settimane.
Se gli incrementi di valore di Ethereum e Bitcoin avevano già fatto brindare i mercati degli investitori di criptovalute, quanto sta accadendo su Dogecoin ha semplicemente dell’incredibile.
Un meme fatto token
La storia di Dogecoin è in realtà piuttosto risalente nel tempo. È nato infatti nel 2013, durante la prima fase del mondo delle criptovalute, creato da Billy Markus. Simbolo – riprodotto poi anche nel nome, Doge, il cane giapponese che era, già da anni, protagonista di diversi meme.
Una valuta nata ai tempi per scherzo, che però nel tempo è riuscita a mantenere un valore, seppur basso e a continuare ad essere scambiata su tutti i principali exchange. Da qualche tempo, complici anche messaggi di Elon Musk tramite Twitter, la criptovaluta stava vivendo una seconda giovinezza, anche se nulla si era visto ancora sul livello di quanto avvenuto nelle ultime 24 ore.
Una criptovaluta di primissima generazione, senza funzionalità aggiuntive come smart contract, che era rimasta relativamente nell’ombra, curata soltanto da una piccolissima nicchia di appassionati.
Cosa dicono le previsioni su Dogecoin?
Nelle ultime ore stanno girando diverse previsioni sul futuro di Dogecoin, sia di breve che di lungo termine. Secondo molti, soprattutto tra quelli che arrivano dalla finanza classica, si tratterebbe dell’ennesimo caso di pump & dump, ovvero di acquisto in massa, pilotato anche da grandi investitori, per poi rivendere tutto o quasi al picco del prezzo, causando l’esplosione della bolla.
Se è vero che Dogecoin non ha mai dato l’impressione di essere molto apprezzato dagli investitori, è altrettanto vero però che potrebbe conservare (in tutto o in parte) il valore che ha raggiunto in queste ore.
È un investimento sicuro? Niente affatto ed è anzi una delle più volatili e rischiose delle criptovalute presenti oggi sui maggiori scambi. Niente a che vedere con gli investimenti in Bitcoin, con BTC che offre prospettive di lungo periodo migliori, incarnando il ruolo di riserva di valore almeno all’interno del mondo delle cripto.
È qualcosa che è possibile cavalcare con il trading: difficile, perché nessuno dei principali broker la offre in scambio contro EUR o contro USD. Si può sicuramente acquistare, ricorrendo ai servizi di exchange come Kraken (qui per aprire il conto gratis) e cercare di guadagnare dalla corsa del token, che non sembra ancora avere ancora nessuna intenzione di arrestarsi.
Impossibile in questo momento dare un target price: c’è chi, molto ottimisticamente, punta addirittura verso 1$ (il che sarebbe un incremento di oltre 20 volte il prezzo attuale) e chi invece punta più deciso – e con più pessimismo, verso un breve rientro verso i suoi valori classici, ovvero intorno a 0.0015$ per singolo token.
Conviene puntare adesso su Dogecoin?
Se si vogliono correre grandi rischi a fronte di guadagni potenzialmente altissimi, questo può essere il momento giusto per entrare su questo mercato, ben tenendo presenti però i rischi che operazioni di questo tipo comportano.
Chi cerca investimenti di lungo periodo, dovrebbe rivolgersi a criptovalute forse più stabili, come può essere anche Ripple (per chi cerca comunque un minimo di avventura) o le altre che abbiamo citato nel corso di questa guida.
La legge fondamentale della finanza vale anche per il mondo delle criptovalute: a grandi guadagni corrispondono sempre – e senza alcuna eccezione – anche dei grandissimi rischi.
Cosa c’è dietro l’aumento di valore?
Sentiment e momentum, per dirla prendendo a prestito due indicatori tipicamente utilizzati dal mondo della finanza. Il mercato, fatto di centinaia di migliaia di piccoli investitori, sta seguendo un’autentica onda, che si rinforza (momentum) grazie all’arrivo di nuovi investitori.
Un ciclo che si autoalimenta e che continuerà ad aumentare di portata finché non ci sarà un calo di interesse – o finché in molti non potranno che accontentarsi di quanto incassato e vendere, magari in massa, i propri Dogecoin.
Nessuna cospirazione, nessuna, almeno con i dati che abbiamo in mano, combutta di grandissimi investitori per fare soldi alle spalle dei piccoli. Soltanto quel pizzico di follia che aveva già portato alla nascita di Dogecoin e che sembra, a distanza di 8 anni dalla fondazione, ancora accompagnarla giorno per giorno.
Misteri del mercato delle criptovalute? Assolutamente no. Dietro il grande aumento di valore che è stato fatto registrare da quello che è, a tutti gli effetti, un meme coin ci sarebbe un movimento di persone simile – e in parte coincidente – con quello che ha permesso alle azioni GameStop di centuplicare il loro prezzo nel giro di poche settimane.
Se gli incrementi di valore di Ethereum e Bitcoin avevano già fatto brindare i mercati degli investitori di criptovalute, quanto sta accadendo su Dogecoin ha semplicemente dell’incredibile.
Un meme fatto token
La storia di Dogecoin è in realtà piuttosto risalente nel tempo. È nato infatti nel 2013, durante la prima fase del mondo delle criptovalute, creato da Billy Markus. Simbolo – riprodotto poi anche nel nome, Doge, il cane giapponese che era, già da anni, protagonista di diversi meme.
Una valuta nata ai tempi per scherzo, che però nel tempo è riuscita a mantenere un valore, seppur basso e a continuare ad essere scambiata su tutti i principali exchange. Da qualche tempo, complici anche messaggi di Elon Musk tramite Twitter, la criptovaluta stava vivendo una seconda giovinezza, anche se nulla si era visto ancora sul livello di quanto avvenuto nelle ultime 24 ore.
Una criptovaluta di primissima generazione, senza funzionalità aggiuntive come smart contract, che era rimasta relativamente nell’ombra, curata soltanto da una piccolissima nicchia di appassionati.
Cosa dicono le previsioni su Dogecoin?
Nelle ultime ore stanno girando diverse previsioni sul futuro di Dogecoin, sia di breve che di lungo termine. Secondo molti, soprattutto tra quelli che arrivano dalla finanza classica, si tratterebbe dell’ennesimo caso di pump & dump, ovvero di acquisto in massa, pilotato anche da grandi investitori, per poi rivendere tutto o quasi al picco del prezzo, causando l’esplosione della bolla.
Se è vero che Dogecoin non ha mai dato l’impressione di essere molto apprezzato dagli investitori, è altrettanto vero però che potrebbe conservare (in tutto o in parte) il valore che ha raggiunto in queste ore.
È un investimento sicuro? Niente affatto ed è anzi una delle più volatili e rischiose delle criptovalute presenti oggi sui maggiori scambi. Niente a che vedere con gli investimenti in Bitcoin, con BTC che offre prospettive di lungo periodo migliori, incarnando il ruolo di riserva di valore almeno all’interno del mondo delle cripto.
È qualcosa che è possibile cavalcare con il trading: difficile, perché nessuno dei principali broker la offre in scambio contro EUR o contro USD. Si può sicuramente acquistare, ricorrendo ai servizi di exchange come Kraken (che qui permette di aprire un conto) e cercare di guadagnare dalla corsa del token, che non sembra ancora avere ancora nessuna intenzione di arrestarsi.
Impossibile in questo momento dare un target price: c’è chi, molto ottimisticamente, punta addirittura verso 1$ (il che sarebbe un incremento di oltre 20 volte il prezzo attuale) e chi invece punta più deciso – e con più pessimismo, verso un breve rientro verso i suoi valori classici, ovvero intorno a 0.0015$ per singolo token.
Conviene puntare adesso su Dogecoin?
Se si vogliono correre grandi rischi a fronte di guadagni potenzialmente altissimi, questo può essere il momento giusto per entrare su questo mercato, ben tenendo presenti però i rischi che operazioni di questo tipo comportano. Chi cerca investimenti di lungo periodo, dovrebbe rivolgersi a criptovalute forse più stabili, come può essere anche Ripple (per chi cerca comunque un minimo di avventura) o le altre che abbiamo citato nel corso di questa guida.
La legge fondamentale della finanza vale anche per il mondo delle criptovalute: a grandi guadagni corrispondono sempre – e senza alcuna eccezione – anche dei grandissimi rischi.
Cosa c’è dietro l’aumento di valore?
Sentiment e momentum, per dirla prendendo a prestito due indicatori tipicamente utilizzati dal mondo della finanza. Il mercato, fatto di centinaia di migliaia di piccoli investitori, sta seguendo un’autentica onda, che si rinforza (momentum) grazie all’arrivo di nuovi investitori.
Un ciclo che si autoalimenta e che continuerà ad aumentare di portata finché non ci sarà un calo di interesse – o finché in molti non potranno che accontentarsi di quanto incassato e vendere, magari in massa, i propri Dogecoin.
Nessuna cospirazione, nessuna, almeno con i dati che abbiamo in mano, combutta di grandissimi investitori per fare soldi alle spalle dei piccoli. Soltanto quel pizzico di follia che aveva già portato alla nascita di Dogecoin e che sembra, a distanza di 8 anni dalla fondazione, ancora accompagnarla giorno per giorno.