Crypto.com – exchange di criptovalute tra i più utilizzati dagli investitori retail – ha comunicato di aver ottenuto licenza MiCA completa in quel di Malta, licenza che gli permetterà di offrire in piena compliance i suoi servizi in tutto il territorio dell’Unione Europea.
L’approvazione completa arriva dopo che soltanto qualche giorno fa il gruppo aveva comunicato di aver ottenuto dalla stessa authority una licenza preliminare. Ora arriva la conferma e dunque la licenza piena che potrà essere utilizzata per offrire servizi crypto nell’unico modo in cui è possibile farlo in Europa, ovvero in compliance con il MiCA.
Si tratta di un passaggio fondamentale per l’exchange, per quanto fosse pienamente atteso, dato l’atteggiamento che l’exchange ha sempre tenuto in termini di attenzione per i diversi requisiti delle giurisdizioni all’interno delle quali opera.
Per gli utenti di Crypto.com assolutamente nulla. Si continuerà a operare come sempre, senza temere di trovarsi impossibilitati ad utilizzare i servizi dell’exchange in Europa. Si tratta di un passaggio importante e che sarà effettuato anche da altri exchange che hanno interesse a voler offrire i propri servizi in Europa, in un regime che è ora unico e che permette di estendere la licenza ottenuta in uno dei paesi membri a tutta l’Unione.
Ottenere una licenza MiCA era una delle priorità per noi negli ultimi anni e ricevere questa approvazione rinforza ulteriormente il nostro impegno nell’essere l’exchange più compliant e più regolamentato a livello globale. L’Unione Europea ha mostrato un’incredibile lungimiranza nel realizzare un sistema di regole che significa che possiamo uniformare le nostre operazioni ottenendo però compliance e attività senza limiti attraverso i confini [europei, NDR]. Non vediamo l’ora di offrire di più ai nostri utenti europei dei nostri prodotti e dei nostri servizi, in un ambiente regolamentato.
È questo il commento del presidente e COO di Crypto.com, Eric Anziani.
Crypto.com è dotato anche di licenze in altre giurisdizioni, come il Regno Unito, Dubai, USA, Singapore e Australia, per uno degli exchange più presenti, sempre in modo compliant, su scala globale.
Non ancora, ma l’ottenimento della licenza dovrebbe semplificare l’ambiziosa roadmap di questo exchange, che punta anche in Europa a offrire servizi legati ai mercati tradizionali.
Sarà probabilmente l’arrivo di questi servizi – che dovrebbero posizionare Crypto.com in un nuovo contesto – a favorire il token di riferimento della piattaforma. Token che sta vivendo qualche difficltà nel corso delle ultime ore, seguendo in scia quanto avvenuto al settore in una fase di noiosa lateralizzazione dalla quale però si potrebbe uscire già oggi.
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