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ETF Ethereum: arriva la svolta. 21Shares chiede di aggiungere lo staking a SEC!

21Shares apre le danze, chiedendo lo staking dentro il suo ETF Ethereum.

21Shares ha inviato a SEC richiesta di modifica del proprio ETF su EThereum, richiedendo la possibilità di fare staking con gli $ETH accumulati dal fondo. È il primo gestore a avanzare una richiesta del genere, con gli altri che, a breve, dovrebbero seguire.

L’assenza di staking dagli ETF Ethereum attualmente quotati negli Stati Uniti è stata ritenuta già da tempo ostacolo all’ingresso di capitali più importanti, con l’ETF che deve rinunciare a ritorni annuali certamente importanti.

SEC dovrà ora ricevere ufficialmente la domanda e in seguito all’accettazione partirà il conto alla rovescia per i commenti da parte dell’authority. Non è certo che la richiesta di modifica verrà accolta, dato che solleva non poche questioni, anche tecniche.

La nuova gestione SEC aprirà le porte allo staking?

Per capire l’importanza della notizia, è necessario fare qualche passo indietro e ripercorrere il processo di approvazione degli ETF su Ethereum negli States.

L’approvazione di questi prodotti è arrivata quasi fuori tempo massimo, quando fino a poche settimane prima SEC stava indagando sulla possibilità che $ETH fosse una security non registrata, ovvero un contratto d’investimento e non un prodotto finanziario al di fuori del suo raggio di azione. In una situazione del genere, già incerta e tesa, i gestori degli ETF preferirono rimuovere dalle loro richieste di approvazione lo staking – che presenta non poche complicazioni anche sul piano legale.

In primo luogo la vecchia SEC, quella guidata da Gary Gensler, riteneva lo staking stesso offerta di contratti di investimento, che non sono stati registrati e che dunque sarebbero di fatto illegali negli USA. SEC ha portato in tribunale Kraken e altri exchange proprio perché offrivano staking intermediato – con cause legali che si sono chiuse con multe e accordi.

In secondo luogo si tratta di vedere in quali modalità potranno essere bloccati dei fondi che sono il sottostate 1:1 delle quote dell’ETF, tenendo conto anche della possibilità che ci siano delle code per l’unstaking, ovvero per riottenere ETH in forma… liquida.

Non appena SEC fornirà una prima risposta potremo avere un quadro più chiaro della situazione.

Il sentiment prevalente è quello che ritiene che ci sarà l’approvazione dello staking e che questo riguarderà presto anche agli ETF. Ci vorranno probabilmente dei tempi tecnici e la definizione delle modalità con le quali questo dovrà avvenire.

È importante per l’ETF Ethereum?

Sì. È una questione di enorme importanza, dato che renderebbe gli ETF su Ethereum dei prodotti con rendimento, cosa che finirebbe per attirare certamente più investitori, anche tra gli istituzionali.

Delle possibili conseguenze per l’ecosistema Ethereum parleremo oggi in uno speciale sul nostro Canale Telegram VIP: trattandosi di un sistema in Proof of Stake, chi detiene una quantità importante di token in staking non è completamente neutro rispetto al funzionamento del network.

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