Sarà una giornata di altri dati macro interessanti, che arriveranno dagli USA alle 14:30 ora italiana. Saranno pubblicati i dati sul PPI, l’indice dei prezzi dei produttori, e anche i soliti dati settimanali sulle richieste di sussidi di disoccupazione. Sono entrambi dati importanti, perché inerenti il mandato di Federal Reserve, quello del mantenimento dell’inflazione sotto una certa soglia e della massimizzazione dell’occupazione.
Obiettivi che Federal Reserve prova a raggiungere tramite la politica monetaria, ovvero tassi e altri tipi di interventi, e che dunque interessano direttamente anche il mercato Bitcoin e crypto.
Al netto dei dati attesi, che analizzeremo, ci sarà anche da considerare la situazione nel suo complesso, sia per chi ha posizioni aperte (o sta pensando di aprirle), sia invece per chi vuole un punto della situazione di medio periodo.
Il primo dei dati è il PPI. È un indice che misura i prezzi con i quali devono fare i conti i produttori. Sono un indicatore relativamente importante dell’inflazione, per quanto conti meno delle letture che invece rilevano i prezzi per i consumatori.
È quello che si chiama un leading indicator: eventuali aumenti di prezzo per i produttori vengono poi traslati ai consumatori e dunque si può avere un’idea relativamente precisa di cosa sta avvenendo all’interno del sistema economico in termini di andamento dei prezzi.
Le aspettative e il consenso sono intorno a un +3,3%, che sarebbe in calo rispetto alla lettura precedente al +3,5%.
Quale dato è migliore per il mercato Bitcoin e crypto? Senza dubbio alcuno un dato più basso, che potrebbe rappresentare una situazione futura dell’inflazione per i consumatori, e quindi riaprire alla discussione sui tagli. Vale la pena di notare però che non sarà soltanto questo dato a indirizzare le future decisioni di Federal Reserve.
Il secondo dato che impatterà sui mercati riguarda le richieste di sussidi di disoccupazione. È un dato facile da leggere: più richieste di sussidi vogliono dire un mercato del lavoro più fiacco. Ergo, maggiore necessità di rivedere i tassi al ribasso.
Dato | Previsione | Precedente |
---|---|---|
Initial Jobless Claims | 217k | 219k |
Jobless Claims Continuing | 1.880k | 1.886k |
Ci si aspettano dati pressoché identici a quelli della precedente lettura, per un mercato del lavoro tutto sommato in salute.
Difficile che ci si discosti. I mercati reagiranno in relazione alla distanza tra la previsione e il dato reale.
Jerome Powell a riguardo ha affermato che il mercato del lavoro si trova in una situazione piuttosto statica – e che non sembrerebbe essere più in grado di esercitare pressioni rialziste sui prezzi. Il dato non modificherà – se non nel breve periodo – l’andamento dei mercati.
Per far tornare un po’ di allegria sui mercati di breve periodo, sarebbero più che apprezzati dati PPI più bassi delle aspettative e dati sulle richieste di disoccupazione più alti.
Per quanto riguarda però il medio e lungo periodo, riteniamo che si possano sacrificare le voglie di tagli a breve, scambiandole per un soft landing che è certamente all’orizzonte.
Come abbiamo scritto più volte sulle pagine di questa testata, testare la tenuta dei crypto asset in una crisi economica e finanziaria, non è qualcosa che desideriamo per il futuro. La situazione attuale, per quanto relativamente problematica sul breve, è forse la migliore che potremmo aspettarci su medio e lungo periodo.
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