Dopo una corsa incredibile, che lo aveva portato a 0,75$ il token (con un +300% rispetto ai prezzi di poche settimane fa), Ripple arresta la sua corsa e fa registrare una pesante correzione, che lo riporta sotto quota 0,40$, canalizzazione dalla quale, almeno per ora, non sembrerebbe in grado di uscire.
In molti hanno ottenuto degli ottimi guadagni da queste operazioni mentre per altri, soprattutto tra quelli entrati tardi sulla criptovaluta, le perdite sono state pesanti. C’è molto da raccontare dei tre giorni più pazzi di Ripple, almeno dal giorno della loro creazione. C’è tanto da imparare soprattutto per chi ha iniziato ad investire in Ripple da poco – con concetti che sono poi gli stessi che possono esserci utili anche quando vogliamo investire in Bitcoin oppure in altre criptovalute.
Quando ci sono i pump preannunciati, meglio prepararsi per tempo
Quella dei pump è una delle mode più vecchie del mondo delle criptovalute. Un gruppo con un buon seguito – che può contare sull’interesse di decine di migliaia di persone – annuncia di voler pompare una criptovaluta, scegliendo in genere tra quelle di basso valore. E con investimenti concentrati in pochi minuti, effettivamente vi riesce.
La sorpresa in questo caso è stata in primo luogo la scelta della criptovaluta. Non parliamo di un token semi-sconosciuto, ma nei fatti di un progetto che è tra i più apprezzati e tra i meglio capitalizzati del settore. Un progetto che anche noi di Criptovaluta.it seguiamo da sempre e sul quale riportiamo notizie praticamente ogni giorno.
Il secondo dei fattori che interessano di questa vicenda è il tempo dall’annuncio. I pump funzionano molto bene quando sono immediati e concentrati – e quando c’è poco spazio tra l’annuncio del pump e l’effettiva esecuzione. Su diversi canali era circolata la notizia di un pump organizzato oggi per le 14.30 che ha avuto però l’effetto contrario, ovvero ha portato ad un rapidissimo abbassamento di prezzo della criptovaluta. Cosa possiamo imparare da questa storia?
Possiamo imparare che i pump non vengono organizzati in questo modo e che quando abbiamo una data precisa nel futuro, il mercato sconterà il pump in anticipo, con l’orario di esecuzione che non può che essere l’orario in cui, in realtà, il prezzo crollerà. Perché questo? Perché in attesa del pump tutti quelli che volevano parteciparvi hanno sicuramente acquistato prima e non aspetteranno – giocando correttamente – l’ora annunciata.
Con le possibilità che sono offerte oggi dai migliori broker che offrono Ripple, ci si sarebbe anche potuti preparare all’inverso, ovvero impostando uno short in concomitanza dell’orario del pump e approfittare del crollo del valore. Con Capital.com – disponibile anche in versione dimostrativa gratuita – questo è possibile e facile da impostare, anche senza avere molta esperienza alle spalle.
Il futuro di Ripple
Non è stata una grande giornata per Ripple, nonostante si fosse aperta sotto i migliori auspici. Rimangono però molto valide le previsioni su XRP che continuiamo ad aggiornare sul nostro sito, che guardano al cosiddetto Big Picture, ovvero ai fondamentali di lungo periodo del progetto.
Può essere il momento giusto per entrare? Il prezzo sotto i 0,40$ è molto invitante, anche se ci si dovrà aspettare una forte turbolenza nei prossimi giorni, in assestamento alla più grande corsa che questa criptovaluta abbia mai fatto. Con eToro – qui per il suo conto gratuito dimostrativo possiamo prendere posizione a costi molto bassi – senza pagare commissioni overnight e con accesso diretto ai nostri token.
Chi pensa che non è ancora il momento giusto per rientrare su questo mercato – scelta comprensibile data la volatilità attesa, dovrà necessariamente restare alla porta, aspettando evoluzioni che non mancheremo di raccontare sulle nostre pagine.