Il mondo altcoin crypto segue le (brutte) performance delle piazze cinesi, dopo una settimana che si è aperta in modo diverso dal solito per la chiusura, per il Presidents’ Day, delle piazze statunitensi. Mentre Giappone e Hong Kong tengono, è Pechino a preoccupare i mercati risk on.
Preoccupazioni che si incrociano con altre più interne al mondo crypto – a cascata dal pessimo lancio di $LIBRA e di una situazione su Solana che non sembrerebbe essere stata ancora risolta. In tanti – probabilmente esagerando la situazione – credono che la situazione “Milei” sarà la pietra tombale di uno dei comparti che più ha trascinato il mercato, ovvero quello dei meme token.
Pesa anche una stanchezza elettorale anche questa però esagerata: ci si aspettava tutto e subito. È accaduto già quasi tutto quanto sarebbe dovuto accadere, ma gli investitori vorrebbero segnali ancora più tangibili, come l’avvio di una riserva strategica nazionale, che sia in Bitcoin o anche in crypto.
Il primo dato arriva direttamente dai mercati tradizionali. Se Giappone e Hong Kong offrono una giornata di rialzi, per quanto timidi, Shanghai scarica con perdite superiori all’1% per i principali indici. Tutto questo nonostante il clima più favorevole per i business privati dopo l’intervento di Xi Jinping che ne ha garantito, per il prossimo futuro, maggiore libertà di impresa e di azione.
Ma le paturnie del mercato crypto non sono granché legate alla situazione di Shanghai e alle preoccupazioni che affliggono da tempo certi mercati tradizionali. A pesare sono principalmente storie interne – con un clima da fine della storia che è il modo in cui si sta reagendo al pessimo caso $LIBRA.
Lo scandalo $LIBRA, la criptovaluta che è stata condivisa anche dal presidente argentino Javier Milei, si allarga. Emergono chat che riguardano contatti tra Hayden Davis e uno dei co-fondatori di Meteora, che poi ha rassegnato le dimissioni (o è stato comunque allontanato).
Sulla questione torneremo con maggiore dovizia di particolari nel corso della giornata. L’apparizione di Javier Milei in TV, che ha parlato di una condivisione (e non promozione) del progetto in quanto attirato da tutte le questioni tecnologiche è apparsa come molto poco convincente ai più (noi compresi).
La cosa ha colpito anche Jupiter – che condivide parte dello staff di vertice con Meteora. E anche questo è stato motivo di debolezza di Solana sui mercati.
Una situazione che – al contrario di quanto avvenuto in passato – sembra che finalmente sia stata presa seriamente da chi vive il mondo crypto, con il sentiment principale che è quello del disgusto. Solana come progetto non è colpevole di nulla, ma è all’interno del suo ecosistema che si sono verificati gli ultimi fattacci – e forse come reazione di breve è più che ragionevole che qualcuno la faccia pagare a $SOL. A noi che vi scriviamo la reazione sembra eccessiva, ma è anche così che funzionano i mercati.
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e meglio posizionarsi quando i mercati sono ai massimi o quando ci sono situazioni del genere? Tanta insicurezza cosa succederà, aspettiamo che arrivi il sereno e poi investiamo qualche soldino. Siamo sopravvissuti allo scandalo FTX con il valore di Bitcoin sceso a 15.000 dollari e quelli che sono scappati capitalizzando le perdite ora tuonano contro Bitcoin invece di colpevolizzarsi, la colpa è di Bitcoin? se si è convinti di questo non investite in BItcoin ma scegliete altro. Chi vuol navigare certo di non incontrare nessuna tempesta non dovrebbe mai prendere il mare.