Almeno uno degli effetti delle elezioni USA sul mondo crypto e Bitcoin è già ampiamente sparito. È quello sui volumi, che poi sono una funzione dell’interesse che il grande pubblico nutre per il comparto crypto e Bitcoin. Dopo una corsa importante dei volumi a novembre e dicembre (che rimarrà probabilmente il mese di picco ancora a lungo), gli scambi sono scesi in modo importante a gennaio e ancora di più a febbraio.
È il segnale di una stanchezza, di una noia che pervade il mercato che è probabilmente in parte responsabile anche dell’azione piuttosto statica dei prezzi. Bitcoin continua a essere all’interno di un range molto stretto senza che ci sia la forza di andare in un senso o nell’altro, il resto del comparto non fa meglio.
Ci sono ragioni che presto potrebbero cambiare? Saremo destinati a morire – metaforicamente – di noia? Oppure è una fase con la quale dovremo fare i conti e che dovremo accettare in cambio di un ritorno, in futuro, verso momenti più felici e eccitanti?
Volumi: flop di tutto il mondo crypto e Bitcoin
Il grafico che ti proponiamo è chiaro: dopo il picco di dicembre, che è coinciso con nuovi massimi e con un ritrovato interesse per tutto il comparto, i volumi sui principali exchange crypto si sono ridotti significativamente. Il mese di febbraio non è ancora al termine, ma se dovessero essere mantenute le medie dei primi 20 giorni del mese, si chiuderà sensibilmente sotto i dati di gennaio.
Perché i volumi dovrebbero interessarci? Perché sono il metro più evidente dell’interesse – in questo momento carente – su Bitcoin e crypto. Una situazione curiosa, ma che è comunque la base dalla quale deve partire, in questo momento, ogni tipo di ragionamento.
È un problema? L'interesse è storicamente ciclico su tutti i mercati e su quelli crypto e ancora più volubile. Come si è visto dal grafico sopra dei volumi, anche nel 2024, anno del lancio degli ETF che pur hanno raccolto un enorme successo, l'interesse è stato relativamente basso.
I meme rubano la scena?
Per altri è lo stesso patto col diavolo del Faust: abbiamo accettato che il grosso del traino arrivasse dai meme token e ora che la situazione è stata portata all'esasperazione anche dall'arrivo di politica, vedi caso Milei.
Sul tema non possiamo che consigliare la lettura del lungo post di Heart su X, che spiega per filo e per segno sia il sentiment, sia quanto sta accadendo in generale intorno al mondo meme.
È la fine? Probabilmente sì, a patto che il mondo crypto non dimentichi tutto dopo poche settimane come è solito fare.
È un problema generale per il mondo crypto? No: morta una narrativa se n'è sempre trovata un altra. In attesa di ciò, se si vivrà una pausa fatta di noia e anche di assenza di grosse preoccupazioni.
Il secondo ciclo elettorale
Chi vi scrive si aspetta una sorta di secondo ciclo elettorale che potrà riportare l'interesse sul settore. Per quanto sia una domanda che in molti ritengono un altro patto con il diavolo come quello di cui sopra con i meme, indubbiamente contribuirà a riportare attenzione sul settore.
E con l'attenzione dovrebbero tornare anche movimenti di prezzo più interessanti. Quando arriverà? Nessuno può dirlo, ma non dovrebbe mancare molto. Tra decisione sulla riserva e altri favori che il governo USA sembrerebbe pronto a fare al settore, di movimento, senza dubbio alcuno, che ne sarà.