Facciamo sempre affidamento al nostro cervello, al quale però spesso chiediamo troppo. E al quale chiediamo troppo spesso di darci spiegazioni non necessariamente vere, ma che ci facciano sentire meglio. Durante le fasi di lunga lateralizzazione – complici anche stanchezza e esasperazione – facciamo tutti più ricorso a questa straordinaria capacità del nostro cervello di… consolarci.
Non sarà un trattato, questo, di psichiatria o di psicologia. Ma siamo sui mercati – e raccontiamo i mercati – da tempo sufficiente per essere certi di un certo pattern. Pattern che non riguarda i grafici, ma le reazioni di quasi tutti a certi eventi inaspettati.
Il discorso è contorto, ma varrà la pena, te lo promettiamo, seguirlo fino in fondo. Sia per capire cosa succede a tutti, noi compresi, sia per cercare di cambiare per il futuro. E iniziare anche ad assumersi le proprie responsabilità.
Ci siamo fatti un’idea sul prossimo andamento dei mercati. Abbiamo preso soltanto le notizie che sembrano confermare tale idea – che tutto andrà su e che ci andrà molto rapidamente – ci siamo fatti rincuorare da qualche influencer e infine abbiamo maturato la certezza delle certezze. Siamo posizionati in modo corretto, e basterà aspettare per la svolta.
Succede a chi investe in Bitcoin e crypto, succede a chi investe in altri mercati, succede a tutti anche per questioni che non riguardano i mercati.
La verità però – per quanto amara come le peggiori medicine – è un’altra. Non esiste alcuna congrega di potenti che manipola il mercato a nostro svantaggio. E non è ragionevole pensare che quando si chiude in profitto si sia dei gran geni della finanza e quando le cose non vanno come previsto invece è certamente frutto di manipolazione.
Il colpevole è quello di sempre: sono bot, high frequency trader, trading desk e balene dai portafogli quasi infiniti, che possono spostare il mercato a loro piacimento.
Sono grandi, grossi, ricchi e potenti. Sono impossibili da battere perché con il nostro misero capitale è impossibile andare contro certi potentati. E questo modo di vedere rinforza il ragionamento di cui sopra: non ho sbagliato io, sono semplicemente contro forze più grandi di me.
C’è un’ampia letteratura sull’impatto degli HFT – e ne abbiamo parlato abbondantemente anche sul nostro Canale VIP su Telegram. Hanno un impatto. È irragionevole però pensare che l’impatto sia “teniamo tutto fermo”.
E i market maker? Se dovessero provare a fare qualcosa, lo farebbero nel senso contrario di quanto stiamo osservando ora sui mercati. I volumi sono molto bassi – ed è questa la peggiore delle situazioni per un market maker, che da volumi alti e volatilità ricava il proprio guadagno.
Quindi no, almeno in questa fase del mercato, pensare che ci sia un complotto da parte degli operatori di cui sopra, è completamente irragionevole, perché starebbero modificando il mercato in senso contrario alla loro convenienza.
Ci sono altri ragionamenti da fare – e che sicuramente faremo più avanti altri approfondimenti – e che riguardano le aspettative che ci creiamo, che spesso sono troppo alte rispetto a quello che la realtà può restituire.
Ci sono anche altri discorsi da fare sull’assumersi la responsabilità delle proprie idee. Cercare conforto in schemi che razionali non sono, ma che il nostro cervello, anche a nostra tutela, ci restituisce costantemente, non è esattamente il modo migliore per crescere, anche e soprattutto su questi mercati.
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