Nel trading crypto, due strumenti fondamentali per analizzare il mercato sono le heatmap di liquidazione e i volumi di scambio effettivi. Sebbene entrambi siano usati per comprendere la dinamica dei prezzi, presentano differenze significative in termini interpretazione ed uno dei due è più affidabile.
Cosa sono le Heatmap di liquidazione?
Le heatmap di liquidazione sono strumenti grafici che evidenziano le aree in cui si concentrano grandi volumi di liquidazioni forzate su posizioni a leva. Identificano zone in cui il prezzo potrebbe subire un’accelerazione, poiché quando queste aree vengono toccate, spesso si innescano movimenti violenti.
Come si costruiscono le heatmaps
Le heatmpas sono tipiche dei mercati crypto e hanno trovato una loro diffusione soprattutto negli ultimi anni con lo sviluppo dei future sugli exchange. Vengono costruite aggregando e visualizzando dati provenienti dagli order book e dai dati di liquidazione degli exchange.
- Order book data: gli exchange forniscono dati sull’order book, che mostrano gli ordini di acquisto (bid) e vendita (ask) a diversi livelli di prezzo..
- Dati di liquidazione: gli exchange forniscono anche dati sulle liquidazioni avvenute, inclusi i livelli di prezzo a cui si sono verificate. Questi dati vengono utilizzati per stimare i livelli di liquidazione futuri.
I dati raccolti vengono elaborati per stimare livelli di liquidazione probabili. Questi calcoli analizzano la concentrazione degli ordini nell’order book e stimano i punti in cui i trader con leva finanziaria rischiano la liquidazione, tenendo conto di fattori come la leva utilizzata e il tipo di posizione (long o short).
I risultati di questi calcoli vengono visualizzati graficamente come mappe di calore, dove i colori indicano la densità degli ordini di liquidazione: le zone con colori più intensi corrispondono a una maggiore probabilità di liquidazioni di massa.
Vantaggi delle Heatmap
- Prevedono movimenti di volatilità: mostrano dove si trovano molte posizioni a leva vulnerabili, suggerendo potenziali spike di prezzo.
- Individuano stop hunt e short squeeze: i market maker e le whale spesso indirizzano il prezzo verso queste zone per attivare liquidazioni e ottenere vantaggi.
- Utili per trading a breve termine: Indicano punti in cui il mercato potrebbe reagire rapidamente, ideali per scalping e day trading, ma è necessario avere accesso a dati in tempo reale ed affidabili.
Svantaggi delle Heatmap
- Variano tra exchange diversi: gli ordini a leva e le liquidazioni differiscono tra le piattaforme, rendendo i dati meno uniformi.
- Non riflettono domanda e offerta reale: Le heatmap si basano su liquidazioni forzate e non necessariamente su acquisti o vendite volontarie.
- Possono essere influenzate da manipolazioni: gli algoritmi dei market maker (bot) possono generare falsi segnali, attirando trader in zone di liquidità apparente. Le aree di liquidità possono essere dei “fake“.
Cosa sono i Volumi di Scambio?
I volumi di scambio rappresentano la quantità effettiva di una crypto scambiata in un determinato periodo. Sono uno degli indicatori più utilizzati per misurare l’interesse reale di investitori e trader su un determinato prezzo e aiutano ad evidenziare la solidità di un trend.
Vantaggi dei Volumi di Scambio
- Misurano l’attività di mercato reale: indicano la quantità reale di crypto negoziate, a differenza delle heatmap che si basano su ordini non eseguiti.
- Confermano la forza dei trend: un trend supportato da volumi elevati è più credibile rispetto a uno con volumi bassi.
- Applicabili a tutti i mercati: funzionano bene sia su mercati spot che derivati, mentre le heatmap sono più rilevanti per i derivati con leva.
- Possono essere utilizzati per individuare aree di supporto e resistenza con l’ausilio di strumenti come il volume profile.
Svantaggi dei Volumi di Scambio
- Possono essere manipolati su alcuni exchange: alcuni exchange possono gonfiare artificialmente i volumi per simulare una maggiore attività.
- Non forniscono indicazioni sulla direzione del prezzo: volumi elevati possono verificarsi sia su movimenti rialzisti che ribassisti, rendendo necessaria un’ulteriore analisi.
Quale indicatore è più affidabile?
L’affidabilità di un indicatore dipende dall’obiettivo del trader, ma i volumi di scambio offrono una base più solida per valutare la reale attività di una prezzo basandosi su ciò che è accaduto.
- Per confermare trend e breakout → I volumi di scambio sono più affidabili, poiché mostrano il reale interesse degli investitori e la forza di un movimento su un determinato livello di prezzo.
- Per individuare aree di volatilità → Le heatmap di liquidazione possono aiutare a prevedere movimenti improvvisi, ma non sempre sono supportate da volumi reali.
Per un analisi più approfondita, i volumi di scambio restano il principale riferimento per valutare il trend, mentre le heatmap possono essere un supporto per identificare zone di potenziale reazione.
Inoltre i volumi di scambio possono essere combinati a livello di volume profile anche con altri indicatori come Fibonacci. L’uso congiunto di questi strumenti consente di individuare livelli chiave di supporto e resistenza, validati sia dalla distribuzione dei volumi sia dai livelli di Fibonacci.