Le notizie sono in realtà due. La prima è che Strategy (ex MicroStrategy) ha completato con successo il collocamento di 2 miliardi di dollari in convertible notes, lanciato la scorsa settimana. La seconda è che quei 2 miliardi sono stati prontamente investiti in Bitcoin. Il gruppo guidato da Michael Saylor ha infatti comunicato di aver acquistato 20.356 Bitcoin, per un controvalore di 1.990.000.000, praticamente la cifra raccolta tramite l’emissione dei titoli di cui sopra.
Si tratta di acquisti importanti e di una certa entità – che probabilmente hanno fatto da sostegno anche al prezzo di Bitcoin all’interno di una fase di prezzo incerto e caratterizzata anche dai bassi volumi.
Nel complesso ora Strategy ha 499.096 Bitcoin, per un controvalore complessivo di 47,93 miliardi di dollari. Il prezzo medio di carico complessivo è di 66.380$ circa, a fronte di un prezzo attuale di Bitcoin intorno ai 96.000$.
Strategy è andata ancora a mercato per comprare Bitcoin. Non è l’acquisto più grande di sempre ma è il più grande da inizio di dicembre 2024, al quale poi erano seguiti “micro” acquisti di poche migliaia di Bitcoin.
Il grafico dimostra chiaramente quali siano stati i ritmi di acquisto di Strategy (questo il nuovo nome dell’azienda di Michael Saylor) e come siano incrementati in modo considerevole successivamente all’avvio dell’operazione 21+21, ovvero di raccolta di 42 miliardi complessivi tramite emissione di convertible notes e nuove azioni.
Continua così una strategia di acquisto a qualunque prezzo, che per ora ha fruttato dei gain non realizzati importanti e che continua a raccogliere consensi anche tra gli acquirenti – che sono anche grandi banche e soggetti istituzionali – delle emissioni di MSTR.
2 miliardi di acquisti nel corso dell’ultima settimana sono una quantità considerevole di acquisti, che probabilmente ha contribuito a mantenere il prezzo di Bitcoin tutto sommato stabile all’interno di una settimana costellata di notizie certamente non positive per il settore e con un andamento di mercati classici non entusiasmante.
Il fatto che non ci sia un impatto sul prezzo immediato o comunque immediatamente individuabile sui grafici dell’ultima settimana dipende dal fatto che certe quantità di acquisto avvengono utilizzando script che acquistano poco per volta, cercando di avere il minimo impatto possibile sul prezzo. Una strategia utilizzata per tutti i grandi acquisti a mercato e che è a vantaggio di chi compra.
È impossibile avere la contro-prova, ma senza questi acquisti ci troveremmo probabilmente più in basso rispetto a dove ci troviamo ora. La sensazione che il prezzo di Bitcoin stesse rimanendo tutto sommato in buona posizione nonostante un sentiment di mercato non troppo positivo c’era tutta. Così come sono arrivati comunque scarichi importanti dagli ETF, dei quali abbiamo parlato questa mattina. Saylor e la sua Strategy – con acquisti comunque in tempi ristretti di 2 miliardi di dollari in Bitcoin, avranno certamente dato una mano.
Altra nota interessante, Strategy afferma di aver pagato 97.514$ in media per ciascuno dei 20.356 Bitcoin acquistati. Il che vuol dire che ha acquistato tutto o quasi verso il picco di prezzo settimanale, come dovrebbe essere chiaro dal grafico che alleghiamo.
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