Grande sofferenza per il mondo crypto, che prima seguendo l’andamento delle borse USA, poi seguitando nel crollo per conto proprio, fa registrare una 24 ore da incubo, con il grosso del settore che perde in doppia cifra. Bitcoin, che è il migliore, perde oltre il 5%. Ethereum lascia sul terreno di gioco oltre il 10%. Fanno lo stesso tutti gli altri altcoin (con l’eccezione parziale di BNB), per una delle peggiori giornate da diversi mesi a questa parte.
Una questione che però non attiene soltanto al mercato crypto, per quanto si sia comportato in modo peggiore anche delle borse americane e asiatiche, che chiudono una sessione certamente pessima. Tutta colpa dei dazi di Donald Trump, che sono stati confermati per Messico e Canada dopo che i mercati, fino alla precedente sessione, si erano tutto sommato lasciati convincere dai precedenti rinvii.
Pesa almeno in parte la frattura, enorme, in sede alle Nazioni Unite sul tema Russia, con gli Stati Uniti che hanno segnato un cambio di passo di enorme importanza e che costringerà gli analisti a rivedere anche le possibilità di ricucire gli strappi già maturati con l’Europa.
Bitcoin fa male – -6% – con il crollo che durante la sessione europea sembrerebbe destinato a continuare o comunque a presentare difficoltà importanti nel trovare un bottom solido.
A pesare in primo luogo è certamente l’incertezza innescata di nuovo dall’amministrazione Trump, che proprio ieri in chiusura delle borse USA ha confermato l’imposizione di dazi a Canada e Messico, dazi che verranno imposti al termine del mese di proroga che era stato confermato poche settimane fa. Una situazione che è fonte di ulteriore preoccupazione su mercati che sono da tempo in cerca d’autore.
Male le borse asiatiche, con Nikkei 225 che lascia oltre l’1,39% sul terreno, Shanghai e Shenzhen che fanno soltanto marginalmente meglio e Hong Kong che invece si conferma la peggiore della sessione continentale.
Durante la sessione asiatica si è fatta fatica a trovare un bottom, complici appunto preoccupazioni che arrivano dai mercati tradizionali e che non sembrerebbero essere di quelle facili da arginare o ignorare per i mercati crypto, che si sono presentati all’interno della sessione con un carico di stanchezza e di frustrazione che in realtà arriva da lontano e che era maturato durante una lunga fase di lateralizzazione.
Nelle ultime 12 ore abbiamo avuto liquidazioni per oltre 1,1 miliardi di dollari. Liquidazioni riportate queste da Coinglass a partire dai dati diffusi dagli exchange. Si tratta di numeri arrotondati per un importante difetto. Come ha sottolineato il CEO di Bybit Ben Zhou – tutti gli altri exchange offrono soltanto dati parziali. Siamo con ogni probabilità intorno al doppio, tenendo conto del rapporto tra i volumi di Bybit e le liquidazioni riportate e quelle degli altri exchange.
Sul piano fondamentale – al netto dei dazi confermati da Donald Trump – è cambiato relativamente poco. La situazione geopolitica sembrerebbe in via di soluzione almeno per quanto riguarda il conflitto tra Russia e Ucraina, per quanto le soluzioni siano molto diverse da quelle che gli europei si aspettavano e forse desideravano.
La votazione all’ONU di ieri ha segnato una frattura forse insanabile tra diplomazie europee e statunitensi. Macron – conscio del fatto che di difficoltà per l’UE ce ne saranno se si partirà con guerre commerciali verso est e verso ovest, è il primo di coloro i quali, dall’Europa, sembrerebbero intenzionati a rivedere le evoluzioni delle ultime settimane.
In una situazione del genere sarà difficile aspettarsi una sessione europea pimpante, per quanto le crypto potrebbero avvantaggiarsi rispetto ai principali indici del fatto che di cali e di liquidazioni ne hanno avute già a sufficienza.
La chiave per capire come ci si muoverà sarà di nuovo alla riapertura delle piazze USA, alle 15:30 ora italiana. Non ci saranno dati importanti prima, se non per il mercato immobiliare. Alle 16:00 CB Consumer Confidence, che in caso di dato più positivo delle aspettative, potrebbe dare una mano a tranquillizzare una situazione che appare come… molto poco tranquilla.
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