Il grosso delle cause di SEC ancora in corso verso attori crypto è stata messa già da parte. Coinbase ne è uscito pulito al 100%, così come Gemini e Uniswap. Ora potrebbe essere il turno di Tron e di Justin Sun, coinvolti in una causa più articolate delle altre che abbiamo già citato. Ne abbiamo parlato diffusamente all’interno del nostro sito e ora è il momento di tornare a farlo, perché secondo quanto è stato diffuso da Reuters, SEC e Justin Sun starebbero cercando di trovare una soluzione.
Una soluzione che prevederebbe un accordo – non è chiaro se con multa o meno – ma che permetterebbe a Sun e Tron di dimenticare una volta per tutte una delle questioni più rilevanti nel giudicarne le prospettive future.
Justin Sun era stato infatti accusato non solo di aver distribuito illegalmente e contro le leggi sulle security USA il token legato a BitTorrent, ma anche di aver pagato segretamente diverse celebrity che avevano sostenuto diverse delle sue imprese nel mondo crypto.
Non ci sono stati commenti da parte dei diretti interessati, anche se l’atteggiamento di SEC aperto all’accordo emerge chiaramente dalla richiesta avanzata ai giudici di avere 60 giorni di stop nel procedimento, proprio al fine di individuare una possibile soluzione con la controparte. Controparte che è Justin Sun, leader di Tron, personaggio eclettico e anche tra i più divisivi del mondo mondo crypto.
Al centro ci sono accuse piuttosto gravi e che riguardano principalmente la distribuzione del token legato a BitTorrent, nonché campagne pubblicitarie che hanno coinvolto celebrity anche per il progetto principale di Sun, ovvero Tron, senza che i pagamenti siano stati resi pubblici.
Non è chiaro per ora su quali termini potrebbero SEC e Tron, o meglio, Justin Sun, trovare accordo. Quel che sembrerebbe possibile – e che è la vera buona notizia che arriva dagli States su questo caso – è che si interrompa il dibattimento in tribunale per cercare una soluzione che da un lato permetterebbe a SEC di salvare la faccia, dall’altro a Sun di tornare a operare negli USA senza ingombri.
Vale la pena di ricordare che Justin Sun ha già investito in WLFI, il progetto DeFi legato alla famiglia di Donald Trump – e che questo è stato già fonte di polemiche importanti.
Se dovesse arrivare l’accordo con una SEC completamente ridisegnata dall’arrivo del tycoon, o meglio del ritorno del tycoon alla Casa Bianca, ci aspettiamo ancora polemiche che però varranno poco a fronte di un certificato di buona condotta o di accordo per Sun e per le sue attività.
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