Retail e investitori strutturati – o se volete istituzionali – hanno modi molto diversi di comportarsi. Questo deriva non solo dalla differenza di capitali a disposizione, da una certa propensione o meno al rischio, ma anche dalla conoscenza che si hanno di certe dinamiche.
In aggiunta – non si offenda nessuno – spesso gli investitori crypto arrivano sui mercati senza avere una preparazione solida e esposti anche a un fiume in piena di fake news, teorie del complotto, convinzioni esasperate dai soliti noti e altra spazzatura intellettuale che non permette loro di capire cos’è successo, cosa sta succedendo e cosa potrebbe succedere.
Non avendo paura di scagliarci verso una certa informazione – e soprattutto di provare a rimettere le cose in chiaro sul binario della verità – abbiamo preparato un mini-approfondimento su 3 questioni che riteniamo della massima importanza. E che dovresti cercare di assimilare per evitare di essere tu il pollo seduto a un tavolo da poker molto rischioso (e con molte soddisfazioni per chi si approccia in modo intelligente).
Le informazioni sbagliate sono peggiori del non avere alcuna informazione
C’è un’idea di fondo che sosteniamo qui da tempo e che sostiene anche chi vi sta scrivendo con una certa ostinazione, anche quando sembra che si tratti di un messaggio impossibile da far passare: non avere alcuna informazione è infinitamente migliore di avere delle informazioni sbagliate. Ritenete migliore non sapere a che ora passerà il treno (e comportarvi di conseguenza a questa non conoscenza) o avere un orario sbagliato? Questo è valido anche per Bitcoin e crypto, per tutte le questioni che andremo a analizzare in questo approfondimento.
I mercati non sono (sempre) manipolati
Ne abbiamo già parlato ma vale certamente la pena tornarci. Non si può ragionare in termini di:
- Siamo bravi quando guadagniamo
- I mercato sono manipolati quando perdiamo
Questo per almeno due ordini di motivi. Il primo è che non prendersi mai la responsabilità delle proprie azioni non ci permette di migliorare. Il secondo è che i mercati crypto – almeno per le top per marketcap – sono ormai così liquidi e complessi che accedere e spegnere la manipolazione a comando non è affatto facile.
La manipolazione dovrebbe essere la risposta meno scontata e alla quale ricorrere se e soltanto se qualunque altro tipo di spiegazione fallisce. E non il contrario. Si potrà obiettare che di manipolazioni ne sono avvenute storicamente anche in mercati più strutturati, il che è vero. Ma da qui a ritenere il mercato manipolato ogni giorno, tutti i giorni e sempre in senso contrario alle nostre posizioni è assurdo. E dannoso per il nostro proseguimento di avventura sui mercati.
Se una teoria utilizza una parola difficile, non è per forza valida
È un meccanismo tipico del nostro cervello: leggiamo una teoria, su X o su altri social, utilizza delle parole che non conosciamo (un esempio tipico: market maker) e pertanto dato che chi sta parlando utilizza concetti che non capiamo siamo portati a credergli. Il risultato è che finiamo per fidarci di persone che utilizzano termini e concetti complessi, ma che o non sanno di cosa stanno parlando, o lo distorcono per avere una teoria incredibile e che è in grado di sollecitare i nostri istinti più bassi.
Abbiamo un intero canale Telegram anche per spiegarvi quello che non capite. Non vi è nulla di vergognoso nel non sapere. È invece assai vergognoso – e dannoso anche per il vostro portafogli – credere di sapere tutto o far finta di saperlo.
Gli spostamenti onchain non dicono tutto, anzi
È un punto da ricollegare al secondo. Si portano prove dalla blockchain di trasferimento verso certi soggetti (su tutti Wintermute) e si ricavano delle teorie balzane su exchange che stanno scaricando questa o quella criptovaluta.
Un trasferimento registrato onchain può essere fatto per 1.000 motivi. Quando sono interni agli exchange non sappiamo chi ha dato cosa a chi. Quando coinvolte i market maker, sono in genere tentativi di riequilibrare le loro posizioni sulle piazze. Ma di casi come questi ce ne sono a centinaia. Probabilmente smettere di seguire le notifiche di grandi spostamenti che non sono curate – e dunque selezionate – è il modo migliore di procedere.