Ci sarà anche Donald Trump in persona alla riunione prevista per venerdì 7 marzo e organizzata dalla task force crypto creata dallo stesso presidente. Sarà Trump ad aprire i lavori con un discorso inaugurale il cui contenuto però è ancora, ovviamente, top secret.
Il segnale politico però dovrebbe esserci tutto: non ci si è dimenticati delle crypto e Bitcoin a livello governativo e al contrario si stanno muovendo i primi ingranaggi per diverse questioni: la regolamentazione delle criptovalute classiche, la regolamentazione degli stablecoin, possibilmente una riserva in Bitcoin e in altre crypto.
Abbiamo già diffuso qui i primi dettagli sulla riunione – che dovrebbe avere un impatto maggiore rispetto alle tante commissioni e sotto-commissioni che si sono riunite in seno al Congresso e dalle quali sono venute fuori più divisioni che intenti di unità.
Trump pronto a parlare al mondo crypto e Bitcoin
Dopo la campagna elettorale, sarà di fatto la prima volta che Donald Trump tornerà a parlare di Bitcoin e di criptovalute. Le prime 6 settimane dal giuramento sono state – come prevedibile – dominate da questioni relative alla politica estera e economica e meno su temi comunque secondari come quello delle criptovalute.
Il 7 marzo sarà l’occasione per tornare però a parlarne: è la Casa Bianca stessa a invitare alla riunione diversi dei principali attori del settore, dagli Exchange Crypto fino alle società che si occupano di investimenti nel settore, in quello che sarà un incontro presieduto da David Sacks, lo zar della nuova task force del governo americano sul mondo crypto.
Una task force che ha tecnicamente soltanto poteri di indirizzo, che però hanno già prodotto effetti interessanti. Uno su tutti la battuta in ritirata di SEC da quasi tutte le indagini che riguardavano exchange, protocolli e anche software (vedi il caso di Consensys).
Un incontro per il morale?
Il sospetto – a nostro avviso fondato – è anche che l’incontro sia per il morale di un settore che sente di avere anche qualcosa da recriminare all’attuale presidenza. Il lancio dei due token presidenziali non è andato granché sia sul piano economico che su quello della reputazione del settore.
E dopo che in campagna elettorale si era parlato di 150.000$ per Bitcoin nella prima parte di presidenza, è ragionevole che il pubblico si aspetti qualcosa di più. Un qualcosa di più che passa anche da tenere alto un morale che non si vedeva così basso come dalla crisi del 2022.
potrei anche sbagliarmi ma ho la sensazione che ciò che verrà detto alla riunione non influenzerà il valore di Bitcoin in positivo almeno per il breve periodo. Vorrei comunque che poniate attenzione al valore di ETH che potrebbe scendere ancora ed essere una vera opportunità di acquisto per un futuro non troppo lontano.