CROLLO Bitcoin e crypto dopo la CORSA delle riserve. I perché di un’altra giornata da incubo negli USA

Il mercato è stanco – e di questo non vi è dubbio alcuno. Pesano tra le altre cose altre situazioni– come sessioni statunitensi che continuano a essere di scarico – complice il pessimo andamento dei principali indici, che a catena trascinano giù anche Bitcoin e il resto del comparto.

Per avere una fotografia precisa del momento, abbiano analizzato tre diversi numeri che raccontano lo stato attuale del mercato. Numeri che però potrebbero essere diversi da quelli che ci si aspetta: è vero che l’interesse è ai minimi? È vero che i volumi latitano? È vero che la notizia della riserva strategica si porterà via tutti i grattacapi legati ad altri tipi di situazioni, principalmente macro?

I numeri possono indicarci una strada o almeno una base sulla quale ragionare per capire che tipo di momento stiamo vivendo, perché lo stiamo trovando così snervante e perché le reazioni sono così inconsulte (nostre comprese). Per il resto, per avere insight più puntuali e in tempo reale – non possiamo che consigliarti anche il nostro Canale Telegram Premium VIP, dove troverai chat diretta con la nostra redazione, analisi di mercato in tempo reale, segnali, macro, airdrop e anche analisi delle migliori chain del momento.

Interesse, volumi e politica: cosa sta succedendo ora ai mercati

Sì, anche oggi possiamo parlare di crollo. Bitcoin ha polverizzato i gain realizzati ieri, così come hanno fatto il resto della ciurma, fatta accezione per Cardano. Tutta la corsa avviata dall’annuncio delle riserve strategiche crypto degli Stati Uniti è durata ben poco.

È bastata l’apertura degli Stati Uniti per far capire che l’aria che sarebbe tirata sarebbe stata… diversa, e in senso contrario rispetto a quella che spirava in una domenica di grande felicità.

• Settimanale da incubo

Basta guardare ai valori degli ultimi 7 giorni per rendersi conto di quanto stiano andando male le cose. O meglio, dell’importanza della correzione che sta interessando il settore, anche in presenza di quelle che sono certamente delle buone notizie.

Bitcoin a -8,70%, Ethereum a -20%, male tutto o quasi il mondo Solana, così come fanno male tutti i token del comparto ETH (vedi ENS, Lido LDO). C’è poco di cui discutere, il momento è quello che è. Le modalità dubbie con le quali sono state annunciate le riserve (ne sapremo di più il 7 marzo, promette David Sacks), hanno forse contribuito alla scarsa tenuta di una corsa che sembrava poter essere quella decisiva.

• Interesse? In realtà non è così basso

È un fattore al quale guardiamo in tanti per capire quanto sia in realtà stanco il mercato. In realtà come dimostra il grafico che abbiamo indicato, non siamo neanche così in basso.

Siamo lontani dai fasti che avevano accompagnato l’elezione di Trump, ma siamo anche in netto aumento e comunque sopra i momenti di noia più assoluta e totale che hanno circondato i mercati a metà dello scorso anno. Non è qui l’inghippo.

• Male i mercati tradizionali – e questo non aiuta

Oggi è stata altra giornata di dazi. Trump ha appena annunciato che si partirà subito con Messico e Canada. Sono stati valutati gli sforzi per quanto riguarda il blocco alla frontiera di fentanyl – evidentemente ritenuti insufficienti, e dunque si partirà da subito.

Se lo aspettavano in tanti – ma evidentemente non tutti. E da qui altro pessimismo non indifferente sui mercati. Certo, ci sono state tante buone notizie, ma riprendersi così e poi subire un’altra mazzata… giustifica il particolare momento che stiamo vivendo.