Crollo di Bitcoin tra volatilità record e l’influenza di Trump! ATTENZIONE

“Crollo bitcoin“ sarà il titolo più diffuso della giornata, probabilmente assieme a “volatilità impazzita per Bitcoin“. Tecnicamente sono corretti entrambi, nulla da dire. Nella giornata di ieri, BTC ha chiuso a -8,57% dopo che il giorno prima aveva segnato un +9,56%.

Crollo del Bitcoin e Volatilità alle Stelle

Se consideriamo il movimento del Bitcoin dal minimo di 78.259 USDT al massimo di 95.984 USDT in tre giorni, si è mosso in un range del 21,10%. Tuttavia, al momento di questa stesura, quota 83.720 USDT con un ribasso giornaliero nelle prime ore della giornata del 2,76%.

Il Ruolo di Trump e il Breakdown del Supporto

Ieri mattina, sul nostro Canale Telegram Criptovaluta.it® Premium VIP dopo il +10% del giorno prima, avevamo esordito così: “Trump complica ancora una volta lo scenario…”, indicando che il prezzo era sulla resistenza a 94.000 USDT e come fondamentale era la tenuta dell’area di supporto a 87.000 USDT.

Sfortunatamente, la resistenza ha fatto il suo sporco lavoro e il supporto in area 86-87.000 USDT è stato rotto con violenza nella correzione iniziata nella sera di ieri.

Ribasso Bitcoin e complicazioni dello scenario

Oggi aggiungiamo ancora un passaggio: questo ribasso complica ulteriormente lo scenario di Bitcoin. Vediamo di capire perché sul grafico daily di Bitcoin.

Fino a venerdì, il prezzo era in un chiaro downtrend, con segnali di inversione dati dalla candela hammer con cui aveva chiuso la giornata. Sabato il prezzo tradava serenamente in un rialzo moderato, così come fino a domenica pomeriggio, seguendo il ciclo di breve termine per un rimbalzo.

Il movimento sulla notizia della riserva federale di Bitcoin ( che sta facendo litigare per i modi dell’annuncio) ha spedito il prezzo in uno spike rialzista, con bassi volumi, andando anche sopra la prima resistenza obiettivo, che in un contesto normale forse non sarebbe stata neanche raggiunta nei giorni successivi.

News e doping

La costruzione di un trend sano non avviene con movimenti violenti, che chi legge sa che abbiamo discusso più volte anche durante i rialzi di novembre, per la maggior parte delle crypto. Un trend sano si costruisce con swing rialzisti e ribassisti, e fasi di consolidamento.

Il movimento di domenica è stata una dose di “doping” di una news ed un evento atteso, che si è esaurito rapidamente, perché è avvenuto controtempo dato che siamo in una finestra ciclica di vendita.

Bitcoin, supporti e nervosismo nei mercati

La settimana scorsa, avevamo messo in guardia sulla validità del supporto in area 79-81.000 USDT, mostrando che sui mercati, anche tradizionali, c’era nervosismo, proponendo analisi intermarket, con VIX (l’indice della paura) e S&P500, che potete leggere anche nella analisi: Bitcoin da PAURA nel 2025 | Possibili CAUSE e SCENARI. Possiamo constatare che il warning dato dal VIX si sta mostrando più che valido.

Riportiamo il grafico con la comparativa VIX, S&P500 e BTC, riportando l’attenzione sul fatto che il prezzo dell’indice azionario non ha ancora corretto quasi nulla dai suoi massimi storici. Se inizia a scendere, ha un’area di supporto principale attorno ai 5.650 punti.

Ritracciamento Bitcoin e aree di supporto

La situazione attuale ci mostra che il prezzo di Bitcoin sta ritracciando; il fatto che si sia rimangiato quasi un rialzo del 20%, se consideriamo il movimento dal minimo di venerdì, non è un buon segnale. L’area di supporto tra 74-75.000 diventa sempre più fondamentale.

Sul grafico weekly allegato si può osservare l’attuale scenario degli ultimi 12 mesi del prezzo di Bitcoin, con i relativi supporti. La “Linea Maginot” è il livello supportivo fondamenale, la cui rottura porterebbe il prezzo di BTC in un bearish trend.