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5 VERITÀ BULLISH per il settore crypto e Bitcoin: ecco perché gli orsi potrebbero…

Orsi in fuga? Troppo presto per dirlo. La situazione è complicata, ma...
3 ore fa
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Non gli importa più di noi. La montagna russa delle emozioni sul mercato crypto è stata di quelle importanti nel corso delle ultime settimane. A fine gennaio si segnavano nuovi massimi per il comparto, salvo poi dover fare i conti con un’importante correzione anche per il top del settore.

Bitcoin se la cava con un -30% circa, il resto invece è un pianto di quelli delle tragedie greche. Il colpevole – indicato un po’ da tutti nel settore – è il nuovo governo Trump. Ha promesso molto, ha mantenuto tanto, ma non è stato abbastanza per lanciare l’intero settore nello spazio.

Troppo presto? Troppo poco? Aspettative troppo alte? Dato che di motivi per essere così pessimisti almeno a nostro avviso non ce ne sono poi troppi – al netto di una situazione macro dominata dall’incertezza – è il caso di riassumere almeno 5 cose che ci aspettiamo per questo ciclo. E che sì, sono positive.

I 5 fattori dimenticati da tutti

Non sono soltanto questioni tecniche e tecnologiche: quelle sono sempre andate dritte per la loro strada. E anche mentre il bear market più feroce mordeva anche le posizioni dei più convinti… si continuava a costruire. C’è altro che è cambiato – che abbiamo già ampiamente descritto su queste pagine, quelle di Criptovaluta.it® – ma che evidentemente va ripetuto. E anche analizzato più in profondità.

  • Incontro di venerdì

Venerdì sarà il giorno dell’incontro tra i massimi leader del settore e la Casa Bianca. Secondo quanto diffuso dall’ottima Eleanor Terrett di Fox, si sarebbe ancora in alto mare con gli inviti.

Parteciperanno meno persone di quanto preventivato e non neanche chiaro chi ci sarà dal lato del governo. Dovrebbe, a meno di clamorosi stravolgimenti, esserci Donald Trump.

Detto questo, tutto è ancora in fieri. La sensazione che abbiamo è che si stia preparando qualcosa in stile fuochi d’artificio. Ne dovremmo sapere di più anche in termini di riserva crypto: come funzionerà, come si acquisterà, che spazio ci sarà per il resto del comparto che non è stato ancora citato.

  • Situazione geopolitica

È in evoluzione – ha fatto pagare un prezzo relativamente alto ai mercati – ma abbiamo fiducia sul fatto che tornerà alla normalità. Una normalità che farà bene a mercati che hanno pagato prima la guerra in Israele, poi la lunga guerra tra Russia e Ucraina.

Ci saranno delle conseguenze – vedi quanto sta accadendo in Europa – ma i mercati brinderanno prima o poi al raggiungimento di una soluzione, al netto di quanto questa possa essere ritenuta giusta dalle parti.

  • Via libera a tante attività del settore

Dallo staking ai servizi finanziari più complessi. La ritirata di SEC, che ha già chiuso diverse delle cause contro il comparto, sarà propedeutica alla crescita di tante attività. Bitcoin e Ethereum erano già salvi. Il resto no.

E questo cambierà lo sviluppo del settore sul medio e lungo periodo. Cambierà anche la possibilità di attirare nuovi capitali, nuovi istituzionali e anche nuovi retail. La spinta c’è e ci sarà.

  • Il sentiment non è così pessimo

Il sentiment non è certamente alle stelle. La correzione è stata di quelle importanti, ma è anche vero che gli appassionati crypto sono dotati di una sorta di ottimismo per il medio e lungo periodo.

Abbiamo lanciato un sondaggio sul nostro canale Telegram – e i risultati sembrano essere chiari. Al netto di chi è spaventato per quanto è accaduto, la convinzione per una stagione ulteriormente rialzista c’è.

  • Le banche

Le banche vivono di commissioni. Stanno già muovendosi nel settore (oggi ad esempio SBI VC Trade in Giappone si è registrata per USDC) e si faranno ingolosire sempre di più da quanto il settore può far guadagnare – per quanto assurdo possa sembrare – gli intermediari.

Le banche hanno anche altro: hanno degli importanti uffici marketing che possono spingere certe soluzioni e certi investimenti. Siamo solo all’inizio di questo percorso: oggi la Casa Bianca ha invitato a rimuovere la broker rule che attanagliava diversi operatori crypto. Se dovesse essere rimossa, le anche avranno maggiore libertà di interagire anche con certi protocolli DeFi.

Con tanto ben di Dio sulla tavola, essere così pessimisti è forse troppo.

Gianluca Grossi

Caporedattore ed analista economico. È divulgatore per blockchain, Bitcoin e criptovalute in generale. Solida formazione tecnica, si occupa del comparto dal 2015. Detenzioni: Bitcoin, Ethereum.

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