Potrebbe anche arrivare la recessione, perché non siamo ancora fuori dalla palude. Quel che è certo però è che in tanti dovranno fare un profondo esame di coscienza, soprattutto tra coloro i quali sono sempre pronti a scegliere solo quei dati che annunciano sventura.
La disoccupazione USA è superiore alle aspettative, ma non in modo drammatico – e comunque smentendo ancora una volta chi – soltanto pochi mesi fa – aveva preannunciato la fine del mondo come lo conosciamo.
Bitcoin e crypto reagiscono in modo moderatamente positivo, all’interno di una 24 ore durante la quale è successo tutto e il contrario di tutto – e che ha visto i mercati addirittura scaricare in concomitanza dell’annuncio di una riserva strategica in Bitcoin. Scarico che poi è ampiamente rientrato ma che lascia comunque la situazione in cerca di autori e anche di giocatori in grado di imprimere un qualunque tipo di direzione.
Disoccupazione ok: cosa sta succedendo all’economia USA?
Nulla di nulla, verrebbe da dire. La disoccupazione rimane tutto sommato in linea con quella del mese precedente e poco distante dalle aspettative, che la volevano al 4%. Nulla di fatto, perché non c’è stato quel segnale importante che avrebbe permesso di capire che il terreno si stava preparando ai tanto attesi tagli ai tassi di interesse, diventati un meme anche a Wall Street e dei quali probabilmente possiamo fare ancora a meno.
Bitcoin e crypto hanno preso bene la notizia – per quanto non ci si aspettasse granché di diverso. Bitcoin è tornato – complici anche certe dichiarazioni del Segretario del Tesoro Scott Bessent – sopra i 90.000$, il resto del comparto segue, apprezzando più del solito l’ennesimo rinvio delle discussioni importanti, quelle che si dovranno avere nel caso in cui invece le condizioni economiche dovessero degradare.
C’è però già qualche processo da fare. Quando la disoccupazione è tornata a salire dai minimi di aprile 2023 ci era stato detto – da tanti che ne sanno più di noi – che la disoccupazione vive di trend e che non lateralizza mai in modo significativo. E che una volta tornata a salire, ci sarebbe stato poco da fare per contenerla, se non intervenire in modo massiccio sui tassi. Le due cose non sono avvenute, eppure lateralizziamo intorno al 4% di disoccupazione da mesi, e per la precisione dalla scorsa estate.
Che tipo di futuro possiamo aspettarci sul breve e medio periodo?
Come abbiamo già scritto sul nostro canale Telegram ufficiale, non ci aspettiamo che questo dato avrà un impatto rilevante sulle decisioni che il FOMC sarà chiamato a prendere il prossimo 19 marzo.
Nulla di fatto, l’ennesima lattina calciata più in avanti e l’ennesima discussione rimandata su quando sarà il caso di tornare a tagliare i tassi. Questione che però – per quanto importante – non è la più importante di questa fase economica. Si dovranno fare i conti infatti con la crescita USA e con le possibili ripercussioni dei dazi, nonché con un rallentamento generale che Fed ha già messo in conto.
Per ora i mercati prezzano 2-3 tagli. Ogni aumento di queste previsioni sarebbe grasso che cola per Bitcoin, nella speranza però che non si arrivi, come per i precedenti cicli, a interventi emergenziali.
La migliore delle opzioni per gli asset risk-on? A nostro avviso, ancora una volta, un ritorno a tassi neutrali senza grossi scossoni per l’economia. È quello che chiamano soft landing.