L’andamento di Bitcoin (BTC) rimane contrastato, con il prezzo che resta sotto area 90.000 USD. Lo scenario generale resta incerto, anche se emergono alcuni segnali positivi a livello grafico, dopo che BTC aveva chiuso febbraio con un -17,66%, segnando la peggior chiusura mensile da giugno 2022.
Attualmente, BTC quota 86.800 USD e ieri ha vissuto un’altra giornata volatile, con un “atapirato” David Sacks, il Crypto Zar dell’amministazione Trump, che ha dovuto spiegare alcune affermazioni del suo Presidente: Shock dagli USA: il presidente USA “scherzava” su Ripple, Cardano ADA e Solana? Parla David Sacks.
bitcoin
I dati si riferiscono al passato e non sono indicatori di risultati futuri.
C’è stata attesa, per annunci e dichiarazioni dal Crypto Summit alla Casa Bianca, seguito con aggiornamenti sul nostro canale telegram criptovaluta.it® Premium VIP. Siamo ancora lontani dalla riserva federale crypto con acquisti diretti sul mercato. Sostanzialmente nei prossimi mesi si giocherà una partita importante sulla regolamentazione delle stablecoins, con Circle (USDC) che proverà a mettere Tether (USDT) in un angolo.
Sul grafico mensile di Bitcoin, si può notare il movimento correttivo in atto rispetto all’ATH di 109.356 USD, toccato il 20 gennaio. Al valore attuale, il calo del prezzo è del -19,70%.
Osservando la candela mensile di marzo, si nota che BTC si è già mosso in un range del 16,80% tra minimi e massimi. Inoltre, è evidente il minimo di febbraio, registrato sotto gli 80.000 USD la settimana scorsa.
Spicca la candela ribassista di febbraio (-17,66%), con un ribasso maggiore riscontrabile solo nel giugno 2022, quando si verificò il fallimento di Terra Luna.
Attualmente, non ci sono eventi destabilizzanti interni al settore crypto che giustifichino il calo, ma piuttosto fattori geopolitici. In particolare, la politica dei dazi portata avanti da Trump sembra essere la causa principale del ribasso, con il mercato che inizia a scaricare gli asset più rischiosi, come le crypto.
In questo scenario, in cui i dazi hanno anche l’obiettivo di una svalutazione del dollaro, alleghiamo un grafico dell’andamento di Bitcoin e USD. La correlazione tra i due è storicamente per lo più inversa: quando il dollaro si rafforza, Bitcoin tende a scendere, e viceversa. Ovviamente questo modello non va osservato giorno per giorno ma bensì su archi di tempo settimanale e per un po’ di mesi. Se vi soffermate sulle ultime settimane, sta accadendo l’opposto.
In questo contesto, Bitcoin sta reggendo meglio rispetto al settore delle altcoin, dove alcuni token, tra cui Toncoin e Uniswap, registrano perdite superiori al 40% anche tra le Top 20.
La forza di Bitcoin si riflette nella sua dominance, che si attesta saldamente sopra il 60%. Nel grafico allegato, riportiamo la comparazione con la dominance di Ethereum, che è in costante calo e ormai sotto il 10%. Infine, osservando la dominance di OTHERS, si nota un leggero recupero rispetto al minimo di febbraio.
Sul grafico weekly, riportiamo l’andamento di Bitcoin negli ultimi 12 mesi, dove sono segnali gli eventi più rilevanti avvenuti in questo arco di tempo. Inoltre sono evidenti i livelli principali di supporto a medio e lungo periodo:
Osservando il grafico si nota chiaramente come il prezzo ha già toccato un minimo a 78.617$ da dove ha rimbalzato anche con forza lasciando una lunga shadow inferiore. Tuttavia, nella settimana in corso il prezzo sembra destinato a chiudere sotto il corpo della candela precedente.
Analizzando il grafico daily, si possono osservare nel dettaglio gli ultimi movimenti di Bitcoin, a partire dal minimo di 78.617$ e il relativo rimbalzo seguito agli annunci social di Trump. Nel rialzo, il prezzo si è fermato sulla resistenza in area 94.000$, da cui ha successivamente ritracciato durante questa settimana.
Un dato positivo che emerge da questa view è la serie di minimi crescenti in formazione. Tuttavia, non ci sono altri pattern o segnali chiari per formulare una previsione affidabile sul prezzo di Bitcoin, confermando uno scenario ancora incerto.
Ethena possibile rimbalzo dopo crollo del 2025. Supporti chiave tenuti, RSI in rialzo. Inversione…
Bitcoin lotta sotto 90.000$, ma lo scenario resta incerto. Dominance BTC sempre sopra il…
Toncoin tra le peggiori crypto del 2025, perde il 45% e scende verso i…
DeFI: c'è tanto che è stato costruito in sordina. E se stesse cercando la…
Ethena possibile rimbalzo dopo crollo del 2025. Supporti chiave tenuti, RSI in rialzo. Inversione…
È la svolta che in tanti aspettavano, ma che in pochi hanno prezzato.
Va bene così. Non abbiamo bisogno di qualcosa in più, e neanche dei soldi…
David Sacks chiarisce - forse - le parole del presidente USA Donald Trump su…
Vedi Commenti
sembra proprio che sia stata un’operazione di propaganda più che una vera svolta per il settore crypto. Annunciare una riserva strategica di Bitcoin senza chiarire il quadro normativo generale è come mettere un cerotto su una ferita aperta: può sembrare un passo avanti, ma in realtà non risolve nulla.
Il vero problema è che l’industria delle criptovalute ha bisogno di regolamentazioni chiare, incentivi e un’integrazione solida nell’economia, non solo di mosse mediatiche. Trump ha cavalcato l’onda crypto per raccogliere consensi, ma senza un piano concreto per il settore, questa mossa rischia di essere dimenticata in poco tempo.
Ci vorranno anni prima che gli Stati Uniti definiscano regole chiare e un quadro di sviluppo sostenibile per Ethereum e il resto dell’ecosistema crypto. Fino ad allora, chi investe in crypto dovrà continuare a muoversi in un contesto incerto, fatto più di promesse che di azioni concre
te.
Si, chiare come il MICA