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Bitcoin e crypto: va bene così. No a favori ingiusti da Donald Trump, ce la faremo da soli

Va bene così. Non abbiamo bisogno di qualcosa in più, e neanche dei soldi dei contribuenti.
12 ore fa
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Sconforto. Rabbia. Delusione. Sono questi i tre sentimenti che ci sembra di raccogliere sui nostri – frequentati – canali social e in particolare sul nostro Canale Telegram, dove nonostante le nostre raccomandazioni, in molti hanno vissuto l’incontro di ieri con aspettative stellari poi prontamente deluse.

Dato che anche di opinioni impopolari si sono sempre nutrite le pagine di Criptovaluta.it®, oggi è il giorno, di nuovo, di essere bastian contrari e di gridare al mondo degli sconfortati, degli arrabbiati, dei delusi che va bene così, che va tutto bene così e che qualche segno meno nel portafoglio non è la fine del mondo quando in ballo ci sono cose ben più importanti.

Cose più importanti che avranno risvolti anche sui gain? Chi vivrà vedrà. Quel che chi vi scrivere ritiene è che a marzo 2025 siamo però posizionati nel modo migliore che avremmo potuto aspettarci. E che ieri, nell’incontro alla Casa Bianca, è andata tutto sommato bene così.

Il migliore dei mondi possibili

Sì, è il meglio che potessimo aspettarci, ed è tutto ciò che avremmo dovuto desiderare. Dato che non siamo mai stati qui per indorare la pillola a nessuno, proveremo a dire come stanno le cose secondo il nostro giornale – o più in particolare per chi vi sta scrivendo.

  • Cos’è successo

Niente frizzi, niente lazzi. I mercati hanno fondamentalmente bocciato il meeting avvenuto alla Casa Bianca, e anche le prime misure del governo Trump. Tra chi si aspettava di andare a 200.000$ per singolo Bitcoin e chi voleva svoltare con questo o quel token, la lista dei delusi è lunga.

Ieri non è venuto fuori nulla di sconvolgente, se non un primo incontro che ha fatto guadagnare a Trump, da parte dell’industria, l’ennesimo giro di (servili?) ringraziamenti.

Niente annunci, niente chiarimenti sulla riserva Bitcoin, niente chiarimenti sulla stockpile di altcoin. E – diciamoci la verità guardandoci negli occhi – nessun guadagno per gli investitori di breve e brevissimo periodo.

Il tenore medio dei commenti sul nostro Canale Telegram è stato di piena delusione, se non di rumorosa disperazione: tutto qui? Dove sono i miliardi? Perché gli USA non stanno comprando Bitcoin a mercato rendendoci tutti ricchi?

Delusione che è giustificabile però soltanto se paragonata alle stellari aspettative che un po’ tutti si erano creati, contro il nostro giudizio e contro le nostre raccomandazioni.

Più in breve: tutti volevano svoltare, tutti volevano quella botta di adrenalina che manca ormai dai mercati da qualche settimana – e che per qualcuno ha già innescato le prime crisi d’astinenza. E come ogni tossicodipendente, figurato per carità, quando manca la dose, si è soliti prendersela con chiunque ce la neghi davvero o soltanto nelle nostre fantasiose ricostruzioni.

Perché va bene così?

Perché chi ha sposato la causa di Bitcoin – e in modo più sfumato – quello delle criptovalute ha fatto una scelta che è tanto minoritaria quanto di principio. Ferré avrebbe cantato che son l’1% ma credeteci esistono. Saranno sognatori, qualcuno sogna e guarda anche al denaro (sintesi perfetta di ciò che questo mondo è sempre stato), altri invece vorrebbero solo arricchirsi a scapito di chiunque.

Pretendere però che i denari frutto del sudore della fronte degli americani avrebbero dovuto ingrassarci il portafoglio è quanto di più ingiusto si potrebbe desiderare. Per anni, per più di un decennio, abbiamo combattuto un sistema finanziario e politico che favoriva gli amici e penalizzava i pezzenti. Ora che siamo al potere – metaforicamente, ancora una volta – sarebbe forse il caso di battersi contro certe pratiche, anche quando – come questa volta – avrebbero favorito noi.

Qualcuno dovrebbe ricordarsi da dove veniamo

No, Bitcoin non ha bisogno di essere acquistato con i soldi della fiscalità generale. È una tecnologia di principio e di codice che non ha bisogno della violenza, diretta o indiretta, e neanche di quella della tassazione.

Bitcoin può prosperare, e può farlo forse di più semplicemente ricevendo neutralità o indifferenza da chi avrebbe potere di combattere chi la utilizza.

Ed è per questo che è il migliore dei mondi possibili quello in cui viviamo in questo marzo 2025, anche se qualche portafoglio piange. E anche se con Bitcoin siamo al 30% dai massimi (e con il resto a una distanza maggiore).

Due cose storte non possono mai farne una dritta

Per anni abbiamo sofferto le ingerenze e talvolta gli attacchi diretti della politica? È vero, soprattutto negli Stati Uniti. Quel che è stato è stato, però, e opprimere gli altri per rimettere le cose in pari sarebbe il modo peggiore di procedere.

In 4 mesi, dalla vittoria elettorale di Trump a novembre abbiamo ottenuto:

  • Stop all’operazione Chokepoint 2.0
  • Stop agli attacchi di SEC
  • Stop a regole assurde che vietano a certi soggetti di offrire servizi in questo spazio
  • Stop alle vendite (di almeno una parte) dei Bitcoin incassati dagli USA per vie legali
  • Stati che stanno decidendo di avere un gruzzolo in Bitcoin per difendere la propria popolazione dal futuro

Tanto altro arriverà, ma anche se dovessimo fermarci qui, abbiamo già ottenuto tutto ciò di cui avevamo bisogno. Se non diventeremo rischi alle spalle e sul sudore dei contribuenti USA, tanto meglio. Possiamo farcela da soli – e senza quei trucchetti che abbiamo sempre contestato al mondo della finanza tradizionale.

E sì, ci sono stati errori madornali. La comunicazione di Trump è quella di un piazzista poi pronto a rimangiarsi tutto. Ma se questo sarà l’unico prezzo che pagheremo dello scellerato patto con il diavolo, sarà andata più che bene.

Gianluca Grossi

Caporedattore ed analista economico. È divulgatore per blockchain, Bitcoin e criptovalute in generale. Solida formazione tecnica, si occupa del comparto dal 2015. Detenzioni: Bitcoin, Ethereum.

Vedi Commenti

  • Commento più che corretto... però il piazzista Trump si deve dare una calmata, perché mi pare che terremotare i mercati, quasi quotidianamente, non faccia bene neppure al suo sogno MAGA... anzi !! R.

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    • Corretto, ma le persone stanno ottenendo ciò che hanno votato. Il suo stile "negoziale" è da sempre questo

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  • lo avevo riportato in un commento che il primo summit non avrebbe generato ancora nulla di ciò che si aspettava il mercato. Dobbiamo avere pazienza, ci sono interessi altissimi attorno al mercato cripto e al momento per Bitcoin questo è un bene e non dimenticate l'industria del mining. La mia sensazione mi ha dato ragione infatti sono uscito per tempo dal mercato rimanendo posizionato con un minimo in attesa di aumentare la posizione in futuro. Diamo tempo al tempo, Trump attualmente deve dare la priorità ad altre scelte poi tutto verrà mantenuto. piuttosto chiediamoci se è un bene che gli Stati Uniti continuino a far crescere il proprio debito e a stampare dollari in continuazione questo si che è creare un'economia fasulla rispetto alla serietà che rappresenta Bitcoin. Non bisogna avere fretta di arricchirsi perchè quando sei posizionato su un buon investimento tutto avviene naturalmente senza che tu debba fare nulla perchè nessuno ha veramente il controllo del mercato.

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