Arriva un’ulteriore normalizzazione per tutto il settore crypto. Ci sono almeno due exchange che starebbero organizzando infatti la propria IPO, ovvero la quotazione in borsa. Si tratta di Gemini, che secondo Bloomberg avrebbe già inviato la documentazione a SEC in via confidenziale e di Kraken, che invece si starebbe preparando per inizio 2026.
Entrambi gli exchange sono statunitensi e avrebbero preso tale decisione anche tenendo conto dell’importante svolta politica negli States, che ha messo fine a rapporti estremamente conflittuali tra gli intermediari del mondo crypto e le autorità pubbliche di Washington.
I due andrebbero a aggiungersi a Coinbase, già quotata in borsa, e probabilmente ad almeno uno dei grandi broker/exchange europei, in aggiunta a eToro, che starebbe preparando anch’esso una IPO.
Una normalizzazione (dovuta) per il settore
Si tratterebbe di una tanto attesa normalizzazione del settore, anche in termini di struttura societaria. Gli exchange crypto hanno infatti sempre avuto strutture da società privata non quotata, anche per condizioni legali negli USA che non sono mai state stabili né aperte a questo tipo di business.
Una quotazione in borsa permetterebbe ai clienti di avere accesso a tante informazioni aggiuntive per quanto riguarda la struttura economico-finanziaria, i ricavi e la solidità del business. Informazioni che sarebbero utili anche al fine di scegliere intermediari che possano essere considerati come solidi.
I due exchange, Kraken e Gemini, andrebbero a aggiungersi a Coinbase, che è stato il primo degli exchange a quotarsi, negli States, e che per un lungo periodo ha visto i suoi titoli operare come una sorta di investimento long sull’intero comparto.
Più capitali, maggiore possibilità di sviluppare servizi
L’accesso alla borsa è anche un ottimo canale per il finanziamento di attività proprie. L’arrivo di capitali freschi finirà per offrire a questi exchange risorse per lo sviluppo di servizi aggiuntivi. Kraken aveva promesso tempo fa il tentativo di sviluppare servizi bancari diretti, anche al fine di aggirare i mille e uno ostacoli che questo tipo di operatori incontrano nei rapporti con il mondo bancario classico.
Tuttavia, con il nuovo regime di Trump, che ha tra le altre cose imposto alle banche di trattare in modo equanime anche i cosiddetti clienti crypto, vedremo se la necessità di fare da se sarà ancora percepita come pressante.
Ci si aspettano inoltre importanti novità da parte di exchange europei, che starebbero valutando lo sbarco in borsa. Continueremo a aggiornarvi sia qui sul sito, sia invece sul nostro Canale Telegram ufficiale, che ti consigliamo di seguire per rimanere sempre aggiornato sulle ultime notizie che riguardano il mondo crypto e Bitcoin.