News

OKX ottiene licenza MiFID-II. Il crypto exchange potrà offrire derivati dopo ok regolatore

OKX ottiene licenza MiFID-II - dopo l'ok del regolatore di Malta potrà offrire anche derivati.
3 minuti fa
Condividi

OKX ha annunciato tramite un comunicato stampa di aver ottenuto licenza MiFID-II in Europa. È una licenza che arriva dopo la licenza MiCA e che è un primo passo verso l’offerta, da parte dell’exchange, di contratti derivati sulle crypto anche ai clienti europei.

SI tratta di un altro importante annuncio riguardante la presenza dell’exchange in Europa, che così è dotato di entrambe le licenze fondamentali per offrire sia il trading spot, sia invece il trading tramite derivati. Serviranno step aggiuntivi per l’inserimento sulla piattaforma europea del gruppo dei contratti sopracitati.

OKX si conferma come l’exchange più reattivo ai cambiamenti che hanno coinvolto il mercato europeo delle criptovalute e che sono principalmente a carico degli intermediari, per un percorso che non è stato ancora intrapreso – e in alcuni casi completato – da altri intermediari di rilievo.

Cos’è la licenza MiFID-II e cosa cambierà per OKX

La licenza MiFID-II è la licenza europea che deve essere ottenuta al fine di poter offrire sul mercato titoli derivati. È una licenza della quale sono in genere dotati i broker dei mercati finanziari classici e che ora è diventata una necessità anche per quei crypto exchange che vogliono proporre contratti derivati su Bitcoin e crypto.

OKX è ora in attesa di autorizzazione da parte del regolatore di Malta per l’ok definitivo al lancio di questi prodotti. Il gruppo non ha offerto per il momento delle scadenze per quanto riguarda l’approvazione da parte del regolatore.

Si tratta di un enorme passo avanti per OKX che così potrà offrire ai propri clienti, anche in anticipo rispetto a concorrenti di volumi e prestigio simili, prodotti che sono molto apprezzati dai trader.

Il 27 gennaio scorso OKX aveva annunciato l’ottenimento della licenza MICA completa – che gli permette oggi di offrire un ambiente completamente compliant ai clienti europei e anche italiani. Il regime MiCA permette infatti di ottenere licenza in uno qualunque dei paesi membri dell’Unione per poi utilizzarla – a condizioni immutate – nelle altre giurisdizioni.

Gianluca Grossi

Caporedattore ed analista economico. È divulgatore per blockchain, Bitcoin e criptovalute in generale. Solida formazione tecnica, si occupa del comparto dal 2015. Detenzioni: Bitcoin, Ethereum.

Lascia un commento

L'indirizzo email non verrà pubblicato. I campi richiesti sono contrassegnati*

Articoli Recenti

Ripple: proposta a SEC per un accordo? A breve soluzione per il caso crypto del secolo

Accordo tra SEC e Ripple in vista? Arrivano le prime indiscrezioni.

da

Russia: nuove regole per investimenti in Bitcoin e crypto. Limiti e ban per i pagamenti

Nuove norme proposte dalla Banca Centrale Russa per gli investimenti in crypto. E sono…

da

4 milioni di perdite per Hyperliquid. Il curioso caso della liquidazione “forzata”. HYPE corregge e rimbalza

Problemi per Hyperliquid, che però li sta gestendo senza colpo ferire - e con…

da

Curve Finance: CROLLO del 69% da dicembre -ecco COSA aspettarsi [Analisi]

Curve Finance crolla del 69% ma rallenta la discesa. Possibile rimbalzo in atto. Prima…

da

Inflazione USA sotto aspettative: Bitcoin e crypto rimbalzano. E ora? Tutti i numeri

Dati su inflazione migliori delle aspettative. La risposta di Bitcoin e crypto.

da

Bloomberg CONTRO OKX: minacce su licenza e altre assurdità per il crypto exchange

Bloomberg contro OKX e Bybit. Ma è in larga parte una storia inventata?

da