Svolta RWA da AAVE, ovvero per l’ingresso nel mondo della tokenizzazione degli asset. Il gruppo ha appena pubblicato una proposta alla DAO per avviare Horizon, un’iniziativa di Aave Labs che ha come obiettivo quello di offrire una piattaforma di livello istituzionale – di tipo licensed – che offra ai più importanti player finanziari a livello globale accesso a servizi avanzati di DeFi e appunto nel mondo della tokenizzazione degli asset finanziari classici.
Il primo passo sarà quello di permettere agli investitori istituzionali di utilizzare money market funds tokenizzati come collaterale per accedere a liquidità in USDC e GHO, mossa che almeno secondo il proposal dovrebbe essere un inizio per un accesso più ampio del mondo degli istituzionali a questo tipo di servizi.
Siamo ancora in una fase embrionale però: in ballo c’è un temp check che avrà come obiettivo quello di raccogliere il feedback della community. Un passo in avanti comunque importante per questo specifico protocollo – che si conferma uno dei più interessanti del mondo DeFi e certamente il più appetibile per player di un certo tipo.
Non è il primo tentativo – vedi Arc – ma dato anche il trend a livello globale, le cose si fanno molto più interessanti. AAVE si prepara a lanciare Horizon, piattaforma dedicata agli istituzionali con un’istanza separata, che permetterà loro di offrire i fondi money market già tokenizzati per accedere alla liquidità in USDC e anche in GHO, lo stablecoin del protocollo.
Il progetto è quello di aumentare l’adozione istituzionale del protocollo, cavalcando un trend che sembra a tutti i soggetti coinvolti ormai innegabile: una parte rilevante di certi fondi si sta muovendo onchain e dunque sarà sempre più integrato nel mondo della DeFi. Mondo della DeFi istituzionale e di nuova generazione del quale AAVE vorrebbe – comprensibilmente – una fetta.
Fetta che proverà a ottenere tramite Horizon, che più avanti, afferma il proposal, integrerà ulteriori servizi.
La cosa avrà anche ripercussioni importanti sul profitto che la DAO riuscirà a incamerare, con un piano di profit share che partirà dal 50% per arrivare al 10% dopo il quarto anno.
Sul proposal viene anche indicata la possibilità di lanciare successivamente un token – che verrebbe distribuito, nel caso, per il 10% alla tesoreria della DAO, al 3% per gli incentivi di ecosistema e al 2% per chi utilizza Staked Aave stkAAVE.
Di carne la fuoco ce n’è tanta e potrebbe finire davvero per cambiare il mondo della DeFi all’intersezione con quella che viene chiamata TradFi, ovvero il mondo della finanza tradizionale.
Data la serietà della proposta, ci aspettiamo che dopo la fase di commenti, si proceda con le tempistiche proprie della DAO a un’approvazione piuttosto rapida.
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