Bitcoin in FORTE tensione: i 3 fattori per un RIALZO del prezzo [Analisi]

L’andamento di Bitcoin (BTC) rimane ancora incerto e contrastato, con il prezzo che resta sopra gli 80.000 dollari. Usiamo ancora una volta questi due aggettivi per sottolineare il quadro di instabilità e indecisione del prezzo di BTC, un contesto in cui rientra tutto il panorama crypto, con molte altcoin in profondo rosso.

Bitcoin prosegue l’incertezza

Attualmente, BTC quota 84.200 USD e ieri ha chiuso in rialzo del 3,60%. L’andamento su base settimanale sta risultando positivo del 4,10%, in rimbalzo rispetto al minimo toccato a inizio settimana a 76.858 USD. Da inizio marzo, invece, BTC rimane in sostanzialmente invariato con un contenuto 0,30%, che contribuisce al ribasso da inizio 2025 del -10%.

Bitcoin ancora in negativo nel 2025

Parlare di rosso su base annuale per Bitcoin continua a far un po’ specie, in quanto era dall’inizio di gennaio 2024 che BTC non scambiava in negativo. Da notare che BTC non chiude sopra i 100.000 USD dal 2 febbraio. Questa soglia torna a essere una resistenza psicologica su cui il mercato sta puntando.

Andamento Top 20 da inizio anno

Tuttavia, come spesso scriviamo, Bitcoin gioca una partita a sé rispetto al resto del mercato crypto. È vero che nel 2025 è in contrazione, ma si sta dimostrando ben più resiliente di molte altcoin che compongono l’attuale Top 20 per market cap.

In allegato riportiamo il loro andamento da inizio anno, dove l’unica in positivo è Unus Sed Leo (LEO), che sta iniziando a essere notata anche dal grande pubblico. Se vi state chiedendo di che crypto si tratta, vi rimandiamo alle nostre previsioni su LEO per un approfondimento.

Bitcoin è ancora in uptrend?

La debolezza di Bitcoin sta un po’ preoccupando diversi attori del mercato crypto. Tuttavia, al momento, la resilienza del prezzo di BTC, seppur in ribasso, va considerata ancora come una correzione all’interno di un uptrend.

Questo non lo diciamo per vendere illusioni di rialzo imminente, ma semplicemente perché finché il prezzo resterà sopra la zona dei 74.000 – 75.000 USD, non avrà ancora annullato la fase rialzista.

Panoramica dell’uptrend di Bitcoin

Sul grafico weekly allegato, si può osservare una panoramica del prezzo di BTC dall’autunno 2023, quando ha avviato il rialzo che ha attraversato tutto il 2024 fino all’ATH di gennaio 2025.

Questa panoramica mostra come, nella fase correttiva attuale, il prezzo di BTC sia sceso con il minimo di 76.858 USD, infrangendo la zona di supporto in area 80.000 – 81.000 USD, indicata come rpimo riferimento. Il supporto più rilevante in questo era e rimane quello in area 74.000 – 75.000 USD. Poco sotto questo livello passa anche la media mobile a 50 periodi, al di sopra della quale BTC si trova da marzo 2023.

Bitcoin chiuderà in verde dopo 6 settimane negative?

La candela weekly in formazione potrebbe essere la prima verde dopo 6 chiusure negative. La resistenza chiave da superare per confermare un’uscita dalla fase correttiva e un ritorno in uptrend si trova in area 94.000 – 95.000 USD.

Scenario intermarket: Bitcoin segue S&P 500 e VIX?

Cosa ha fermato finora Bitcoin dal rimbalzare con decisione? Chi scrive ha puntato sul supporto in area 81.000 USD, aspettandosi acnhe un possibile storno più profondo. Questo è in linea con due elementi: il quadro ciclico temporale, che ancora ha finestra temporale per una discesa per marzo, e con il contesto intermarket. Per il livello ciclico temporale e il modello dell’halving vi rimandiamo all’articolo: Bitcoin raggiungerà un NUOVO MASSIMO entro novembre 2025? Il modello dell’halving.

In allegato riportiamo il grafico di S&P 500 e VIX e vi rimandiamo alla nostra analisi del 25 febbraio, in cui avevamo suggerito di prestare attenzione alla salita del VIX, considerandolo un barometro di tensioni anche per il mercato crypto.

A marzo, il VIX è salito, e di conseguenza abbiamo visto i movimenti ribassisti di BTC e S&P 500. Due giorni fa, l’S&P 500 ha toccato un minimo, segnando una correzione di circa il 10% dal suo ATH di metà febbraio.

Attualmente, il VIX è in calo da alcuni giorni, segnale che la volatilità implicita delle opzioni si sta riducendo, così come le tensioni sui mercati da cui deriva. Questi comunque sono cambiamenti che vanno monitorati giorno per giorno nell’attuale contesto, perchè il VIX è ancora alto. Tuttavia, è curioso notare come gli indici azionari europei (DAX e Stoxx) siano ancora molto vicini ai loro massimi storici. Una loro correzione è nell’aria, una discesa contenuta non influenzerà S&P500 e ne le crypto.