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ETF CHIUSI

Bitcoin e Ethereum: 21Shares CHIUDE 2 ETF negli USA. Brutte notizie all’orizzonte?

21Shares dice addio a due ETF su Bitcoin e Ethereum negli USA.

21Shares, uno dei più importanti gestori di ETF nel mondo crypto, ha deciso di chiudere due dei suoi fondi dedicati a Bitcoin e Ethereum. Diverse testate hanno giocato sulla chiusura cercando di ingigantirla, facendo passare il messaggio che a passare a miglior vita siano stati due… fondi dei più rilevanti di questo comparto.

In realtà no: 21Shares ha semplicemente deciso di chiudere due ETF sì, ma sui futures di ETH e BTC, prodotti che non hanno mai avuto grande successo e che costano in termini di gestione, tanto da renderli poco convenienti. Una scelta più che comprensibile: non solo ci sono futures al CME che garantiscono agli investitori eventualmente esposizione verso derivati di questo tipo, ma il grande successo degli ETF Spot per entrambi i prodotti ha reso quelli sui futures ridondanti e comunque meno convenienti per i clienti, tanto da trasformarli in prodotti fantasma.

È, come scrivono certe testate USA, segno del declino del mercato? Assolutamente no. E anzi – il settore dei fondi su BTC e ETH andrà, senza dubbio alcuno, verso un’ulteriore crescita, a prescindere da quali potrebbero essere movimenti di breve del prezzo.

Cosa ha chiuso davvero 21Shares?

I prodotti che sono stati chiusi sono due: ARK21Shares Active On-Chain Bitcoin Strategy ETF e ARK21Shares Active Bitcoin Ethereum Strategy. Oltre ad essere legati ai futures su Bitcoin e Ethereum erano prodotti che non avevano mai riscosso un grande successo.

21Shares US LCC […] ha annunciato oggi la liquidazione di due ETF futures su Bitcoin e Ethereum, basandosi su una revisione periodica del listino dell’azienda, per allinearsi alle dinamiche di mercato, alle necessità dei clienti e a un mercato degli asset digitali che sta maturando.

Nessuna chiusura in fretta e furia perché il mercato non sarebbe più in condizioni di garantire la sopravvivenza di certi prodotti. Al contrario, un’evoluzione del mercato verso prodotti da fase più matura, come appunto riporta il comunicato stampa dell’azienda.

Perché questi prodotti piacciono poco?

Perché per una larga fetta di clienti non hanno più ragion d’essere. Sono prodotti più costosi, con una replica più difficoltosa e che oggi occupano lo stesso spazio di ETF Spot che sono più efficienti e piacciono di più – come dimostrano i numeri – ai clienti.

Niente di strano: ordinaria amministrazione. Quando un prodotto non ha più domanda (e non perché il mercato è morto) viene liquidato e mandato in pensione. Niente di preoccupante, nessun segnale su un rallentamento del mercato, che al contrario continua a ospitare sempre più prodotti ETF, anche per mano di 21Shares.

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