Chainlink SBLOCCA 19 milioni di token $LINK ed il team vende su Binance: ecco perché la notizia è bullish

Sabato 15 marzo è andato live il decimo unlock della storia della riserva non circolante di $LINK, token del progetto decentralizzato Chainlink. Così come successo in altre occasioni, il team dell’oracolo ne ha approfittato per depositare le monete su Binance, verosimilmente per un evento di vendita. Nonostante la mossa non sia vista con entusiasmo dagli holders del progetto, alcuni dati suggeriscono che tutto ciò potrebbe essere bullish per $LINK.

Vediamo in questo articolo cosa significa tutto ciò per Chainlink e quali sono le implicazioni future sul prezzo della criptovaluta. 

Arriva il decimo unlock nella storia di Chainlink: sbloccati 19 milioni di $LINK, il team deposita la scorta su Binance

Come riportato su X dall’account “Lookonchain”, il team di Chainlink ha recentemente sbloccato una fornitura non circolante di 19 milioni di token $LINK. Si tratta del decimo unlock della storia del protocollo, con il quale è stato immesso sul mercato un controvalore di asset pari a 269 milioni di dollari. Di questi, 14,875 milioni di $LINK pari a 216 milioni di dollari, sono stati celermente depositati dallo stesso team sull’exchange Binance, previa un deposito prova di 1 token. Non sappiamo di per certo che fine abbiano fatto queste monete ma, verosimilmente, sono state vendute per finanziare le attività dell’oracolo. I restanti 4,125 milioni di $LINK, pari a 56 milioni di dollari, sono stati trasferiti su un wallet multisignature.

Non è la prima volta che Sergey Nazarov ed il team di Chainlink muovono su CEX una grossa parte delle monete che vengono sbloccate. Già in passato è stato replicato più volte questo pattern, influendo negativamente sul sentiment degli investitori che vedono aumentare la pressione di vendita sul mercato. Pensate che da agosto 2022 l’azienda ha sbloccato circa 176 milioni di $LINK, per un valore di 2,43 miliardi di dollari.  L’85% di questi fondi sono stati depositati su Binance ad un prezzo medio di 11,4 dollari.

Al momento la supply circolante della criptovaluta ammonta a 657 milioni di unità, con altri 342,9 milioni che attendono di essere sbloccati, come da programma. Il prossimo unlock  è previsto per giugno 2025, in linea con la cadenza trimestrale adottata dal protocollo Chainlink. La market cap di $LINK si attesta a 9,08 miliardi di dollari, in rialzo del 2% rispetto alle ultime 24 ore, ma in calo del 2,5% negli ultimi 7 giorni.

Gli unlock sono bullish: ecco cosa significa per $LINK

Contrariamente a quanto molti si potrebbero aspettare, gli unlocks di Chainlink sono bullish per il prezzo di $LINK. Chiaramente, vedere che il team del protocollo ha incassato miliardi di dollari dumpando in faccia agli holders della moneta non è proprio il massimo, soprattutto quando la stessa $LINK sottoperforma $BTC da agosto 2020. Ad ogni modo, questi eventi hanno un potenziale positivo, in quanto si va a limitare il potenziale potere di vendita da parte di un ente centralizzato come Chainlink Labs. Ad ogni vendita del team, si riduce la quantità di monete in loro possesso, distribuendo progressivamente il controllo del token sul mercato.

Ricordiamo inoltre che il programma di unlock di Chainlink è pubblico: chiunque può vedere quando e come le prossime monete verranno immesse sul mercato. Ciò significa che il mercato ha già “prezzato” teoricamente le potenziali vendite, riducendo l’effetto sorpresa delle vendite. Generalmente infatti, gli investitori  tendono ad anticipare gli unlocks ed adeguano le loro strategie conseguentemente, quantomeno in un mercato efficiente.  Questo spiega il motivo per cui non si osservano dump drastici in concomitanza a questi eventi.

Se osserviamo i dati del passato, ci accorgiamo facilmente che ad ogni sblocco di Chainlink, il prezzo finisce per reagire in modo positivo nel medio termine. Degli ultimi 10 unlocks, 9 hanno portato ad un rialzo del prezzo di $LINK nei successivi 30 giorni. Ovviamente le dinamiche di prezzo di breve periodo rimangono soggette alla volatilità del mercato crittografico e all’impatto dei movimenti macroeconomici. Tuttavia in linea di massima, ogni qualvolta $LINK passa dalle mani del team di Chainlink ai CEX, il mercato festeggia una più equa ridistribuzione del capitale.

Le revenue di Chainlink

Visto che ci siamo, sfatiamo un altro mito su $LINK e Chainlink. Spesso su X si sente affermare dai detrattori del progetto che Chainlink è costretto a vendere il suo token di governance per finanziarsi, non essendo in grado di generare introiti in altre maniere. Purtroppo circolano molti grafici on-chain incompleti sulle revenue del protocollo, che mettono in cattiva luce la gestione del business dell’oracolo. In realtà Chainlink è profittevole eccome, e lo si vede dai guadagni inerenti alle attività di price feeds, VRD, Automation e CCIP.

In totale dal 2020 il progetto ha incassato ben 408 milioni di dollari. Ovviamente risultano molti di meno rispetto a quando capitalizzato con le vendite del token, ma ciò non cambia il fatto che Chainlink abbia costruito un modello di business sostenibile e in continua espansione.