Ripple: quotazione in borsa, ETF e riserva strategica USA. Parla il CEO Brad Garlinghouse

Dopo aver archiviato la questione SEC, Brad Garlinghouse, CEO di Ripple, può concentrarsi altrove. Durante il DC Blockchain Summit, organizzato dalla Chamber of Digital Commerce è stato un autentico vulcano, parlando sia di XRP nella riserva di asset digitali degli USA, sia di una possibile IPO, ovvero la quotazione in borsa.

Temi che sono cari al mondo degli investitori in XRP e che sono tra i più seguiti in una fase che è stata quella del reset delle attività di Ripple negli USA, fino a pochi giorni fa ostacolate dall’ingombrante causa contro l’agenzia che si occupa di regolare i mercati.

C’è stato spazio anche per parlare di ETF – prodotti che su Ripple, secondo Garlinghouse, arriveranno già entro fine anno. Le novità messe sul tavolo sono tante e andranno discusse una per una.

Parla Brad Garlinghouse: ecco cosa ha detto sul futuro di Ripple

Ripple è di gran lunga la crypto che si è giovata di più del nuovo clima che si respira negli Stati Uniti. L’arrivo del governo Trump, che ha comportato anche un inversione a U da parte di SEC, ha permesso al gruppo di tornare a progettare e sognare, certo di non incontrare più ostacoli di tipo legale e da parte delle agenzie che regolano i mercati.

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I dati si riferiscono al passato e non sono indicatori di risultati futuri.

Brad Garlinghouse, che è CEO di Ripple Labs, ha colto l’occasione della sua presenza al DC Blockchain Summit per affrontare diversi dei temi più importanti su XRP:

• ETF

Come dovrebbero ormai sapere i nostri lettori, ce ne sono tanti su XRP spot in attesa di approvazione. Secondo Garlinghouse arriveranno per la fine del 2025, nella peggiore delle ipotesi. Sono tempistiche che condividiamo, tenendo conto del fatto che SEC potrebbe prendersi del tempo per chiedere ai gestori di limare gli aspetti più incerti del funzionamento di questi prodotti.

• Riserva

Trump l’ha nominata nel suo ormai celebre post su Truth. E per questo Garlinghouse è ottimista sul fatto che ci sarà spazio per vedere XRP all’interno della riserva strategica che gli USA andranno a costruire.

• IPO

Non è la priorità numero 1, dice Brad Garlinghouse, affermando però che a questo punto tutto è possibile. In realtà della possibile quotazione di Ripple Labs in borsa si parla da tempo, con preparativi che però furono rimandati proprio in virtù della causa contro l’azienda avviata da SEC. Causa che dopo l’accordo con SEC, i cui dettagli sono però ancora sconosciuti, diventerà presto una reliquia del passato.

Per il resto continua il momento molto fortunato per XRP, che rimane la crypto del top della classifica per capitalizzazione di mercato che è cresciuta di più dopo l’elezione di Donald Trump. Vedremo se la seconda fase crypto della presidenza sarà altrettanto di buoni auspici.