I crypto airdrop sono sempre stati un fattore distintivo del mondo web3, particolarmente amati dagli utenti vista la possibilità di ricevere denaro “gratis”. Negli ultimi anni il loro impiego da parte dei team dei progetti crittografici si è diffuso rapidamente, spingendo sempre più utenti a partecipare a queste campagne a premio, spesso caratterizzate da un’aspra competizione.
In questo articolo vediamo passo dopo passo come “farmare” ( ovvero coltivare nel gergo crypto) un airdrop, e trarre il massimo delle ricompense da queste iniziative.
[acads /]Che cos’è un crypto airdrop?
Gli airdrop crypto rappresentano delle innovative strategie di marketing, adottate dai nuovi progetti, che prevedono la distribuzione di monete a determinati gruppi di utenti. La scelta di “regalare” token, per quanto possa sembrare strana, sottende in realtà una tecnica bene studiata per aumentare la visibilità e la partecipazione del pubblico. In un contesto come quello attuale, dove nascono nuovi protocolli ogni giorno, non è facile attirare l’attenzione mainstream e bisogna inventarsi nuovi metodi per far parlare di sé.
Piuttosto che spendere cifre astronomiche in campagne di marketing tradizionale ( talvolta senza raggiungere i risultati sperati) i progetti decidono sempre più spesso di mettere in palio criptovalute alla propria community, incentivando così l’interazione e la fidelizzazione degli utenti
Tecnicamente gli airdrop prevedono premi in crypto gratuiti, in quanto piovono letteralmente nel wallet degli indirizzi selezionati. Ad ogni modo questa affermazione è fuorviante poiché, tendenzialmente, per risultare eleggibile ad un airdrop è necessario svolgere alcune attività on-chain. Tutto ciò comporta l’impegno di un capitale di partenza, ed il costo delle commissioni di rete/spread, oltre ai rischi di controparte a cui si va incontro. Il premio è dunque gratis, ma il processo per ottenerlo spesso non lo è affatto.
Detto ciò, se le operazioni di farming di un crypto airdrop vengono svolte con un modus operandi ben preciso, spesso si riesce a portare a casa un bel gruzzoletto. Visto l’alto numero di partecipanti a queste campagne incentivi, è necessario adottare strategie mirate per distinguersi ed aumentare le probabilità di ricevere una ricca ricompensa. È importante sottolineare che ogni airdrop ha requisiti specifici per l’eleggibilità, che variano di volta in volta. Tuttavia, esistono alcuni principi chiave che accomunano la maggior parte degli airdrop e che possono fare la differenza tra ottenere un premio consistente o rimanere esclusi
Come guadagnare ricompense con gli airdrop: gli strumenti essenziali
Prima di spiegare le 3 fasi principali di un crypto airdrop, facciamo una panoramica su quelli che sono gli strumenti imprescindibili per cimentarsi in questa attività. Per prima cosa, è necessario avere una conoscenza di base del mondo DeFi. Se non avete mai effettuato transazioni al di fuori di un exchange centralizzato, potrebbe essere utile acquisire maggiore familiarità con il Web3 prima di lanciarsi negli airdrop. Conoscenze e skills apparte, è fondamentale disporre di uno o più wallet decentralizzati ( Metamask, Rabby, Phantom) con cui andare ad effettuare le operazioni che daranno diritto a riscattare il premio in crypto.
Chiaramente è importante anche avere un minimo capitale di partenza per partecipare agli airdrop. Generalmente maggiore è l’importo che viene utilizzato nelle attività on-chain, maggiori sono le ricompense. Alcuni progetti premiano infatti gli utenti in base al volume delle transazioni o all’ammontare delle criptovalute detenute per determinato un periodo di tempo. Si può anche decidere di farmare airdrop in testnet ( su blockchain o protocolli in fase di test) che non richiedono l’impiego di denaro reale, bensì di token di prova distribuiti gratuitamente dai faucet. In questo caso però aspettatevi guadagni poco significativi e limitati nel tempo.
La ricerca del progetto
La prima fase dell’attività di aidrop farming è quella di ricercare il progetto crypto che potenzialmente potrebbe essere più propenso ad offrire un regalo di token. Spesso i team dei protocolli o blockchain emergenti rendendo pubbliche le campagne airdrop, preannunciando premi futuri a tutti coloro che interagiranno con quel prodotto specifico.
L’ideale è tuttavia scovare quei progetti che non hanno esplicitamente fatto riferimento ad un airdrop, ma che hanno comunque un’elevata probabilità di distribuire token in futuro. Questo poichè se l’iniziativa ’airdrop non è stata diffusa, ci saranno meno concorrenti con cui doversi dividere il bottino.
Per trovare questi casi specifici, possiamo far riferimento agli investimenti VC ricevuti, che spesso denotano una maggiore predisposizione a lanciare token tramite airdrop. Chi riceve fondi da Venture Capital ha infatti denaro con cui poter lanciare la nuova criptovaluta, ed in più ha un mezzo di exit liquidity con cui ricompensare gli stessi finanziatori. Potete controllare i vari finanziamenti del mondo crypto su CrunchBase. In alternativa potete seguire gli aggiornamenti di alcuni account X selezionati che pubblico contenuti a tema airdrop come “@ICO_Analytics. “@its_airdrop” , “@OlimpioCrypto” e “@CC2Ventures”.
La fase delle interazioni
Dopo aver selezionato i progetti più adeguati al fine dell’airdrop, possiamo passare alla fase delle interazioni. Non ci sono attività fisse da dover svolgere in ogni campagna airdrop ed è dunque richiesto seguire gli aggiornamenti di ogni singolo caso per capire cosa fare di preciso. Generalmente, le azioni più ricorrenti sono quelle di fornire liquidità , effettuare transazioni e interagire con smart contract. Più attività si fanno, più sarà probabile ricevere un crypto airdrop consistente. I progetti premiano di solito quegli utenti che si comportano come utenti fidelizzati, e dunque fanno operazioni on-chain in modo ricorrente.
Ricordiamo tuttavia che queste pratiche non sono prive di rischi. Utilizzando in modo massivo alcune piattaforme si corre il rischio di subire hack o exploit. Consigliamo dunque di installare delle estensioni browser per la sicurezza come “Wallet Guard”
Il claim dell’airdrop
Dopo qualche settimana/mese di interazioni, arriva solitamente il momento più bello nel panorama degli airdrop, ovvero quello del claim delle ricompense. Il progetto distribuisce i premi alla propria community sulla base delle operazioni svolte in una determinata data, fissata attraverso uno snapshot della blockchain.
Talvolta i token regalati vengono distribuiti direttamente nel wallet degli utenti eleggibili, senza la necessità di svolgere alcuna pratica di richiesta. Altre volte invece si deve necessariamente passare per dei siti dedicati in cui gli utenti devono connettere il proprio wallet e seguire la procedura di claim. Questa fase è molto semplice e richiede solo di confermare una transazione on-chain, pagando eventualmente una commissione di rete per riscattare i token
Consigli utili per massimizzare la resa
Per ottimizzare i proventi derivanti dalle attività di crypto airdrop, esistono dei trucchetti del mestiere che possono assicurarsi un guadagno superiore rispetto alla media. Innanzitutto, quando si farma un airdrop, bisogna porsi al di sopra della maggior parte degli altri partecipanti, in termini di metriche on-chain.
Su Dune Analytics e su altre dashboard di tracking dedicate, potete trovare dati preziosi che mostrano l’attività media degli altri utenti. In linea di massima cercate sempre di posizionarvi almeno entro il top 10% delle classifiche per ogni singolo airdrop. Molto spesso per raggiungere questo obiettivo basta essere costanti e svolgere poche e semplici azioni ogni giorno/settimana.
Un altro consiglio utile per massimizzare le ricompense degli airdrop è quello di utilizzare più wallet. Aumentando il numero di portafogli con cui si interagisce con un protocollo, si incrementano anche le probabilità di ottenere un airdrop di valore maggiore. Alcuni utenti esperti adottano questa tecnica su centinaia, se non migliaia di wallet, automatizzando il processo tramite script e bot.
Tuttavia, anche in un contesto amatoriale, l’impiego di 4-5 wallet ben gestiti può già garantire un vantaggio significativo rispetto alla media dei partecipanti. Ad ogni modo, è fondamentale evitare trasferimenti diretti di fondi tra i propri wallet, poiché molti progetti applicano meccanismi di sybil detection per individuare e squalificare utenti che cercano di aggirare le regole.
Per ridurre il rischio di essere identificati come sybil farmers e perdere l’eleggibilità su tutti gli indirizzi, è consigliabile:
- Finanziare ogni wallet in modo indipendente, evitando connessioni dirette tra di essi.
- Passare attraverso CEX o indirizzi intermediari prima di spostare fondi verso nuovi wallet.
- Evitare pattern sospetti, come transazioni ripetitive con importi identici tra wallet.