Solana: arriva Fidelity con il suo ETF spot negli USA. È tempo dei BIG per SOL!

AGGIORNAMENTO: è arrivato anche il form 19b-4. Il filing è dunque ufficiale.

Anche Fidelity si prepara a lanciare il suo ETF Solana. Il gruppo ha registrato una società in Delaware – il primo passo verso la creazione di un prodotto di questo tipo. La società costituita si chiama, emblematicamente Fidelity Solana Fund, sulla scorta delle altre che Fidelity ha già costituito per i suoi ETF su Bitcoin e Ethereum.

L’apertura di una società in Delaware non è ancora la conferma ufficiale del tentativo di avvio di un ETF su Solana, ma diciamo che siamo al 99% certi della questione. Soltanto in un caso – piuttosto eclatante – in passato ci sono state costituzioni di questo tipo che poi non hanno portato all’avvio delle procedure ufficiali per far nascere un ETF.

L’ingresso di Fidelity nel mercato di Solana sarebbe di gran lunga la più importante delle notizie TradFi che riguardano questa criptovaluta. È vero che ci sono già tanti altri gestori che hanno richiesto l’approvazione di prodotti di questo tipo, ma è altrettanto vero che nessuno di questi ha la taglia e l’importanza di Fidelity.

Cosa c’è di concreto fino ad ora

La maggioranza degli ETF che vengono quotati negli USA sono gestiti da società costituite ad hoc in Delaware, per motivi fiscali e anche perché il piccolo stato offre un sistema giudiziario molto favorevole alle attività di tipo finanziario.

Nella giornata di ieri Fidelity ha costituito una società che nel nome fa riferimento a Solana. Si tratterà dunque di un ETF Spot su Solana che sarà gestito dalla società finanziaria che vale il secondo posto, ad esempio, per gli ETF su Bitcoin e Ethereum, subito dopo Blackrock.

Nate Geraci, uno dei più grandi esperti al mondo di mercato ETF aveva anticipato questa mossa da Fidelity, ritenendo al tempo stesso che anche BlackRock non potrà evitare di salire sul carro di Solana. Sarebbe, aveva affermato, sconveniente per BlackRock lasciare spazio a concorrenti in un mercato, quello degli ETF crypto, che il gruppo guidato da Larry Fink sta dominando per inflow.

Quanto tempo ci vorrà?

È incerto per adesso. Ci aspettiamo di vedere o il form S-1 o il form 19b-4 (i due form necessari per completare le operazioni di filing verso SEC) già a partire dalla prossima settimana.

Rimane l’incognita del futuro comportamento di SEC: favorirà l’approvazione di chi ha inviato prima richiesta (Grayscale, Bitwise, VanEck) come si faceva un tempo oppure se, come ha fatto per gli ETF Bitcoin e Ethereum, se darà ok per il lancio di tutti i prodotti in attesa in simultanea.

I piccoli gestori che si sono mossi prima dei big preferirebbero ovviamente la prima delle opzioni. SEC, anche se soltanto di recente, ha scelto più spesso la seconda.