Negli ultimi giorni il prezzo del gas di Ethereum è sceso sotto la soglia di 1 gwei, segnando uno dei valori più bassi nella storia del network. Era dal 2020 che non si registravano costi di commissione così bassi, tali da essere equiparati a quelli delle soluzioni di scalabilità layer-2.
Cosa significa tutto ciò per Ethereum e come influisce sulla price action di ETH? Lo scopriamo insieme in questo articolo.
Secondo quanto riportato da Etherscan, il gas della blockchain di Ethereum è sceso sotto a livelli di prezzo raramente osservabili, raggiungendo addirittura gli 0,3 gwei. Per chi non lo sapesse, questa metrica identifica il costo ( misurabile in gwei, pari a 0,000000001 ETH) che gli utenti sono disposti a pagare per ogni unità di gas, ovvero il “carburante” che serve per alimentare la rete crittografica. Possiamo paragonarlo al prezzo della benzina per un veicolo: più è alto, più costa percorrere un dato itinerario. Allo stesso modo su Ethereum, maggiore è il prezzo del gas, maggiore sarà il costo che gli utenti devono sostenere per svolgere un’operazione sulla blockchain.
Come mostrano i dati Glassnode, attualmente il prezzo del gas di Ethereum si trova ai minimi degli ultimi 5 anni. In particolare, era dal 2020 che non si osservava una situazione simile, con gli utilizzatori del network disposti a pagare solo pochi centesimi di dollaro per una transazione. Neanche durante il bear market del 2022 e il calo dell’estate 2024 si è osservato un periodo di magra così marcato in termini di attività on-chain. Ciò non significa necessariamente che non ci siano più utenti che utilizzano Ethereum, bensì che non c’è più competizione per accaparrarsi il blockspace disponibile. Ergo, al momento non sembrano esserci trend e situazioni tali da spingere gli utenti a pagare di più per far includere la propria tx in un blocco Ethereum.
Nonostante il crollo del prezzo del gas, l’attività di rete su Ethereum si mantiene ad un livello relativamente elevato, pari ad oltre 1 milione di transazioni al giorno. Ciò evidenzia come non sia il network ad essere stato abbandonato, ma piuttosto che la domanda per lo spazio di blocco si è distribuita in modo più “efficiente”. Questo rappresenta un fattore positivo per Ethereum, volutamente ricercato tramite l’implementazione di miglioramenti, come ad esempio l’EIP-1559 o l’aggiornamento Dencun. Ad ogni modo un gas così basso non può essere visto in un’ottica bullish, poiché evidenzia uno stato di basso interesse in termini di blockspace e di lanci speculativi.
D’altronde la blockchain di Ethereum continua a bruciare una notevole quantità di gas, con un limite medio anch’esso elevato. Ciò mostra in maniera imprescindibile, come la rete continua ad essere fortemente utilizzata per alimentare una miriadi di applicazioni e di chain secondarie. Il consumo di gas arriva prevalentemente dalla DeFi, stablecoin, bridge, NFT e Mev bot. Pensate che, a proposito di MEV, anche con un prezzo così basso per sfruttare la macchina virtuale di Ethereum, ci sono indirizzi come “Jaredfromsubway” che hanno pagato ben 15 ETH ( circa 30.000 dollari) di commissioni nelle ultime 24 ore.
In tutto ciò, visto un costo del gas così esiguo, le commissioni totali di Ethereum non possono che essere scese, influendo negativamente sulla revenue della rete. Per rendere l’idea, a marzo 2024 gli incassi giornalieri della catena erano arrivati ad oltre 28 milioni di dollari mentre oggi siedono a poco più di 100.000 dollari. Più nel dettaglio, sono ormai due mesi che Ethereum genera commissioni così scarse, frutto di un basso interesse speculativo dei traders, collezionisti NFT e utenti ad alta frequenza. Questo scenario è reso più complesso dal successo dei layer-2, che stanno momentaneamente rubando la scena al layer principale
Non esiste un rapporto diretto tra il prezzo del gas di Ethereum ed il prezzo del token ETH, ma notiamo alcune similitudini analizzando i dati storici del network. Generalmente infatti, il valore di ETH tende a salire proprio quando il gas arriva a costi elevati. Basti osservare il picco del bull market del 2021, quando il gas aveva superato i 200 gwei e le commissioni medie oltrepassavano i 30 dollari. Maggiore è il prezzo della benzina della macchina Ethereum, maggiore è il valore che viene percepito dagli utenti.
Contrariamente a quanto si dice, commissioni alte ed un eccessiva congestione del network non rendono Ethereum inutilizzabile, bensì più preziosa. Ovviamente uno scenario di gas price elevato influisce negativamente sulla scalabilità, rendendo impossibile per i piccoli utenti accaparrarsi una porzione di blockspace. Ad ogni modo, le alte commissioni sembrano rafforzare la percezione del valore per ETH.
In altre parole, fees alte sono un segnale che l’infrastruttura Ethereum è molto richiesta, e dunque sono associate ad un’alta valutazione della risorsa centrale del network. Verosimilmente, per rivedere ETH a 4.000 dollari dovremo attendere un rialzo del prezzo del gas, quantomeno sopra i 10-15 gwei. Allo stesso tempo, Ethereum necessita di una narrativa per incentivare la speculazione ed aumentare le commissioni, come possono essere state le memecoin per Solana.
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