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Prezzo di Ethereum (ETH): i dati indicano che è in corso una forte accumulazione

Quando il gioco si fa duro, ecco che arriva l'analisi on-chain. i dati mostrano una forza di accumulaziona su Ethereum (ETH), che risulta sottovalutato rispetto al passato.

La situazione lato price action di Ethereum (ETH) inizia a farsi delicata: la criptovaluta sembra ancorata poco sopra i $2.000, incapace di stampare una grossa candela verde e lasciarsi alle spalle il dump del primo trimestre. Mentre le altre altcoin tendono a muoversi in modo più deciso, ETH non vuole dare segni di vita e si limita a seguire le orme del benchmark. Allo stesso tempo però, qualcosa ci lascia pensare ad un forte movimento in arrivo.

I dati on-chain suggeriscono che è in atto un grossa accumulazione su Ethereum, che dovrebbe risolversi con una nuova fase di slancio delle quotazioni.

Il prezzo di Ethereum (ETH) è sottovalutato dal mercato

Iniziamo dalle basi per capire se il prezzo di Ethereum (ETH) risulta essere maggiore o minore del suo “fair value”. Lo vediamo dalla metrica “MVRV Z-Score” offerta dal tool di analisi on-chain Glassnode, che mette in relazione il valore di mercato dell’asset con il suo valore realizzato. Senza scendere troppo nei tecnicismi, ci basta sapere che l’indicatore evidenzia i momenti in cui una moneta appare sopravvalutata o sottovalutata secondo la sua media storica, tenendo conto della volatilità di mercato. Più il prezzo si avvicina alla fascia rossa, più segnala un top di mercato, mentre più scende alla fascia verde, più indica il raggiungimento del bottom.

Secondo questa interpretazione, il prezzo di Ethereum appare fortemente sottovalutato in questo momento, con l’MVRV Z-Score che segna un punteggio di -0,05. Osservando i valori storici della chart notiamo che un livello così basso è stato spesso associato ad minimo per ETH, anticipando una successiva ripresa. Inoltre c’è da sottolineare come nel 2024 non ci sia mai stato un momento di sopravvalutazione, così come quanto invece emerso nel 2017 e 2021. Questo lascia pensare che il vero bull market per Ethereum deve ancora arrivare, e si verificherà ad un prezzo di molto superiore rispetto al massimo di dicembre.

Ad ogni modo è altresì opportuno far notare che storicamente quando l’MVRV Z-Score ha toccato punteggi così bassi come quello attuale, Ethereum (ETH) ha dovuto affrontare una fase di lateralizzazione prima di ripartire al rialzo. Potenzialmente tale scenario potrebbe verificarsi anche questa volta, sebbene le condizioni di mercato siano differenti. Infatti nelle precedenti occasioni, il prezzo sottovalutato di Ethereum arrivava dopo lunghi periodi di calo mentre stavolta ha seguito una rapida ed intensa fase di capitolazione.

Metrica glassnode fair value ETH
Prezzo di Ethereum rispetto al suo fair valueFonte dati: https://studio.glassnode.com/charts/

Accumulazione in corso: ecco cosa ci aspetta 

Mentre il prezzo di Ethereum (ETH) si ripresenta sottovalutato rispetto alla media, diversi indicatori ci mostrano come sia in atto una forte accumulazione. Innanzitutto il bilancio di ETH sugli exchange centralizzati come ad esempio Binance, Coinbase, Bybit ecc., si trova al minimo degli ultimi 9 anni. Era da luglio 2016 che non si registravano riserve di Ethereum così basse, segnale estremamente positivo per la criptovaluta. Infatti questo scenario di calo costante è tipico delle lunghe fasi di accumulazione, dove gli utenti spostano su wallet privati le monete acquistate su exchange. Un’inversione di tendenza futura potrebbe aprire le porte ad una fase di presa dei profitti, ancora tuttavia molto lontana dalle lenti on-chain.

Riserve ETH exchange CEX
Bilancio ETH negli exchangeFonte dati: https://studio.glassnode.com/charts/

L’accumulazione per Ethereum è confermata anche dall’indicatore “ETH: Realized Loss, che mostra l’andamento delle perdite realizzate, calcolate in USD. In pratica la metrica mostra la differenza tra il prezzo corrente di ETH ed il prezzo a cui le monete sono state spostate l’ultima volta. Anche qui osservando i dati storici ci accorgiamo che momenti di forte perdita realizzata come quelli attuali, sono spesso stati associati ad ottime occasioni di buy, sia in bull che bear market. In quest’ottica, le perdite associate ai traders da “parco buoi” finiscono per alimentare una ripresa dei prezzi sospinta dagli smart money.

token movimentati in perdita
Perdite realizzate ETHFonte dati: https://studio.glassnode.com/charts/

Gli holders di lungo periodo non ne vogliono sapere di vendere

A sostegno di questa tesi riportiamo anche la chart “ETH: HODL Waves” che mette in risalto  la percentuale di token Ethereum in circolazione suddivisi in base al periodo in cui sono stati spostati l’ultima volta. In pratica, questa metrica consente di osservare da quanto tempo gli holders mantengono i propri ETH senza muoverli, offrendo così un istantanea interessante del comportamento degli investitori a lungo termine. 

Gli holders a 7-10 anni sono passati dal 2,3% dell’agosto 2022 fino all’attuale 14,4%, evidenziando una tendenza molto marcata nel custodire le monete possedute. Contemporaneamente c’è stata anche una fase di crescita per le entità a 3-5 anni che nello stesso periodo sono passate dal detenere il 15,3% della supply fino all’attuale livello del 18,6%. Gli strati inferiori degli investitori di breve sono stati invece molti più dinamici, con comportamenti che seguono i trend momentanei ed il sentiment del mercato

comportamento holders
Comportamento Holders ETHFonte dati: https://studio.glassnode.com/dashboards/

Ad Ethereum (ETH) serve un nuovo driver per poter esplodere a rialzo

Nonostante il quadro generale dei dati on-chain suggerisca un chiaro momento di accumulazione a prezzi stracciati per Ethereum (ETH), nel breve periodo le cose potrebbero farsi più complesse. Agli indicatori citati in questo articolo si contrappongono i dati finanziari dei mercati derivati, che mostrano un outlook poco stimolante per i tori. Secondo i dati di Coinalyze, notiamo infatti che l’open interest su ETH è stato pressoché dimezzato dal top di dicembre e non pare accennare a segnali di ripresa. Affinché il prezzo della moneta possa davvero avviare un rally al rialzo, è necessario che le candele verdi vengano associate ad un’espansione di questa metrica.

andamento open interest ethereum
Open Interest ETH Fonte dati : https://coinalyze.net/ethereum/open-interest/

Inoltre anche il funding rate su Ethereum contribuisce a creare maggiore incertezza tra i traders. Il livello dei finanziamenti futures appare di poco positivo allo 0,0042%, segnale di forze in contrapposizione tra orsi e tori. In passato le fasi rialziste sono sempre state accompagnate da un innalzamento del funding rate, a sostegno della richiesta di leva degli utenti che scommettevano al rialzo. Ora la situazione sembra in stallo: ad Ethereum serve un driver, una narrativa che giustifichi una ripartenza di prezzo. 

Intanto il primo target  per far scattare qualche liquidazione short, secondo i dati Coinglass, è il superamento dei $2.100. Da lì vedremo come evolverà la situazione complessiva per la seconda del mercato crypto per capitalizzazione.

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