Quanto accaduto poche ore fa nell’industria web3 con Polymarket ha dell’incredibile: un evento è stato risolto con un esito errato rispetto a quanto realmente successo nel mondo reale.
Questa situazione, che in molti su CT hanno definito come un grave “governance attack”, ha sollevato numerose polemiche riguardo la trasparenza e l’affidabilità dei meccanismi di risoluzione su Polymarket. Nel frattempo gli utenti che avevano scommesso su l’esito corretto, hanno visto perdere il denaro della loro puntata.
Ripercorriamo di seguito le tappe di questa insolita vicenda.
Dibattito Polymarket: l’oracolo di risoluzione sbaglia l’esito di un evento
Tutto è iniziato poche ora fa, quando l’evento di Polymarket “ Ukraine agrees to Trump mineral deal before April”, si è risolto immediatamente con un “si”. Le quote dell’opzione affermativa sono schizzate al 100%, interrompendo la prosecuzione delle scommesse con il resolver che ha dichiarato l’esito positivo.
In questo frangente, tutti coloro che avevano puntato sul “no”, hanno perso il denaro messo in palio. Dall’altro canto chi ha punto sul “sì” ha ottenuto un profitto. Il volume totale era di 7 milioni di dollari.
Il problema è che nessuna fonte ufficiale ha confermato la notizia che l’Ucraina avrebbe accettato di cedere metalli preziosi a Donald Trump come parte di un accordo strategico. L’errore sta nel fatto che l’oracolo di risoluzione di Uma Protocoll (UMA), interpellato per una contestazione, avrebbe deciso di risolvere appunto il mercato a favore del “si”.
Questo è avvenuto poiché in queste situazioni grigie, l’oracolo si avvale di un sistema di voto di governance che decide all’unanimità il risultato finale. A quanto pare alcune whales di UMA avrebbero votato a favore del “si”, pur non essendo corretto.
L’account X di Wu Blockchain ha subito riportato l’errore accaduto su Polymarket, evidenziando come 5 milioni di token UMA siano stati impegnati per votare su un esito sbagliato, alterando il risultato finale. Questi token rappresentano una porzione significativa del voto di governance implicato dall’oracolo di Uma, pari al 25% di tutti i token disponibili.
Il team di Polymarket si è subito messo all’opera per identificare le cause dell’incidente ed assicurarsi che ciò non ricapiti più. Ad ogni modo Polymarket ha affermato che non emetterà rimborsi agli scommettitori poiché testualmente “non si è trattato di un fallimento del mercato”.
Si tratta di un caso di governance attack?
Subito si è parlato di governance attack, con i partecipanti del sistema di voto dell’oracolo UMA che sembrerebbero aver manipolato l’esito dell’evento su Polymarket. In effetti, osservando bene la distribuzione della supply dei token UMA dedicati ai sistemi di votazione, notiamo una forte concentrazione in mano a due indirizzi.
Da soli questi controllano più del 50% del potere di voto complessivo, il che significa che possono decidere arbitrariamente sulla risoluzione di eventi particolari come quello Ucraina/Trump.
Un utente su X ha giustamente osservato che Polymarket dovrebbe essere una macchina della verità decentralizzata ma che è in realtà è manipolabile da una balena.
Tuttavia, quanto accaduto non sembra realmente riconducibile ad una vera e propria manipolazione. Innanzitutto c’è da riconoscere come le balene di UMA siano le stesse implicate in precedenti dispute, e che non abbiano mai riportato risultati errati.
Queste entità sono infatti affiliate con il team di Uma Protocoll e non hanno nessun interesse a riportare il falso. La loro attività di voto è finalizzata a garantire che i sistemi di oracolo funzionino correttamente e che possano ottenere le ricompense senza incorrere in penalizzazioni (slashing) per errori di valutazione. Non ci sono tra l’altro evidenze che abbiano mai scommesso su Polymarket. Si escludono dunque le ipotesi di “governance attack”
Che cosa è successo allora?
Il problema di fondo sta a monte, nella generazione della query per la risoluzione dell’evento su Polymarket. La domanda era infatti troppo vaga ed è stata contestata da un utente in quanto difficile da interpretare.
Durante il processo di risoluzione di Uma, appena due minuti prima della fine delle votazioni, Polymarket ha emesso una dichiarazione che ha creato molta indecisione. Nello statement, affermava che era troppo presto per concludere che il mercato si dovesse risolvere con un “si”, in quanto doveva essere ancora confermato per fonti ufficiali
Purtroppo però la chiarificazione è arriva troppo tardi: la maggior parte dei votanti aveva già espresso il proprio voto ( ricordiamo che la votazione si divide in “commitment” e “reveal”) in “si”.
Alcuni di questi, temendo di essere slashati per un voto errato, hanno deciso di rivelare l’esito positivo, in linea con il resto del gruppo. In conclusione, quanto accaduto su Polymarket non rappresenta un caso di “governance attack”, bensì di una gestione poco tempestiva e imprecisa del processo di risoluzione.