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1,3 miliardi di raccolta da GameStop per comprare Bitcoin: l’inizio del PIANO

Gamestop lancia 1,3 miliardi di dollari per finanziare i suoi primi acquisti in Bitcoin.

GameStop fa il primo passo per iniziare a accumulare Bitcoin, seguendo un abbozzo di piano annunciato soltanto 48 ore fa. Il gruppo ha infatti fatto filing per l’emissione di convertible notes per un totale di 1,3 miliardi di dollari di controvalore, i cui ricavati saranno utilizzati per comprare appunto Bitcoin.

Si tratta di una strada in realtà simile, se non identica, a quella percorsa da MicroStrategy (ora Strategy) per una parte della sua strategia di accumulo. Le note offriranno rendimenti dello 0%. Si dovrà vedere ora come risponderanno i mercati e se ci saranno degli investitori disponibili a imbarcarsi in un’impresa del genere.

Il titolo ha risposto male durante le contrattazioni pre-market, lasciando sul terreno oltre il 6%, segnale che i mercati non hanno ritenuto la mossa… una mossa saggia. Non è detto però che il piano di GameStop, azienda che è già risorta in modo assolutamente improbabile almeno una volta nella sua vita, non sia di quelli che potranno effettivamente aiutarla a prosperare.

Come funziona la raccolta?

Vengono proposte convertible notes, dei titoli di debito che offrono il diritto alla conversione in azioni a determinate condizioni, a investitori qualificati. Questi possono comprarle, andando così a rimpinguare la liquidità sulla quale GME potrà fare affidamento.

GameStop avrebbe inoltre circa 4, 5 miliardi di dollari in cash nelle proprie riserve, che però ragionevolmente non si utilizzeranno per l’acquisto di Bitcoin. Ai prezzi attuali una raccolta di 1,3 miliardi di dollari, se dovesse essere completata, garantirebbe accesso a circa 15.000 BTC ai prezzi attuali. Si tratterebbe comunque di acquisti che avverrebbero in modo dilazionato e cercando di non impattare troppo sul prezzo, allo stesso modo in cui operano gli altri player di questa curiosa gara.

Acquistando 15.000 Bitcoin GameStop supererebbe Tesla, che ne ha in cassa circa 11.000 e sarebbe dietro soltanto a Strategy, Mara e Riot (con queste ultime due che si occupano di mining e dunque non li acquistano a mercato).

Vedremo inoltre se la mossa di GameStop finirà per spingere anche altre aziende a investire in Bitcoin aggiungendolo al loro piano patrimoniale.

Una scelta per molti analisti azzardata, ma che è ancora perseguita da Strategy (che ha in programma altri acquisti) così come da altre aziende minori anche altrove, vedi Metaplanet in Giappone.

Seguiremo anche sul nostro Canale Telegram gli eventuali risultati della raccolta, ce potrebbero aprire le porte di Bitcoin a GameStop. Strategy ha ora un concorrente – questo finirà per complicare i piani di Michael Saylor?

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