Se c’è un settore del mondo crypto che non sembra immune al bear market, è senza dubbio quello delle stablecoin. Queste valute digitali, progettate per mantenere un valore stabile nel tempo, si stanno rivelando uno dei veri driver dell’adozione istituzionale blockchain.
Da un lato offrono un rifugio dalla volatilità tipica del mercato, ma dall’altro continuano ad gonfiare sempre di più la loro fornitura circolante. Il risultato?
Una capitalizzazione in costante crescita, ormai di diversi mesi, che sembra entrata all’interno di un vortice inarrestabile.
In questo articolo cerchiamo di fare un snapshot generale del mercato e di ripercorrere tutti dati salienti più interessanti dell’evoluzione stablecoin
Secondo i dati di DefiLlama, la capitalizzazione totale delle crypto stablecoin ha recentemente raggiunto un nuovo record a 234 miliardi di dollari. Parliamo di una crescita straordinaria, che si configura con un +1,7% negli ultimi 7 giorni e un +17% dall’inizio dell’anno. Numeri che confermano un trend strutturale, trainato soprattutto dalla crescente esposizione degli investitori istituzionali. Sempre più attori vedono infatti nelle stablecoin uno strumento particolarmente utile per gestire la propria liquidità ed allocare capitali in modo efficiente.
Un trend che non è di certo nuovo, ma che si riconferma per il 18esimo mese consecutivo: è da ottobre 2023 che la capitalizzazione di questo settore aumenta senza sosta. Dall’allora sono stati iniettati circa 110 miliardi di dollari, pari al 47% della quota di mercato attuale.
Parallelamente le stablecoin crescono anche in termini di dominance sul resto dell’industria crypto, con i numeri che parlano di un market share pari all’8.03%. Secondo Coindesk data, questo rappresenta il dominio più alto da settembre 2024, quando Bitcoin veniva scambiato intorno ai 66.000 dollari.
Molto interessante osservare anche come parallelamente i volumi di trading siano in fase di discendente da ormai 3 mesi. Le coppie di trading delle stablecoin sui CEX hanno registrato un volume di 1,25 trilioni di dollari nel mese di marzo, il valore più basso da novembre dello scorso. Questa è una situazione comune in contesto ribassista dei prezzi, in cui i volumi tendono a diminuire in attesa di una ripresa generale. Contestualmente, negli exchange centralizzati la presenza di questa monete è ai massimi storici, segnale che questo carburante potrà presto essere speso per alimentare un nuovo potenziale rialzo degli asset risk-on.
Osservando più da vicino la composizione on-chain del mercato stablecoin, vediamo come gran parte della capitalizzazione sia inglobata da solamente due crypto: USDT ed USDC. La prima, emessa e gestita da Tether, vanta una capitalizzazione di mercato pari a 144 miliardi di dollari. La seconda invece, capitanata da Circle, siede invece su un collaterale di 60,3 miliardi di dollari. Tutte e due competono per la leadership del settore, ma con strategie opposte: USDC punta alla conformità regolamentare ed è già MiCA-compliant, mentre USDT si concentra su altri mercati, privilegiando flessibilità e diffusione globale.
La dominance di USDT sul resto del settore stable è del 62,1%, un numero che sembra imponente ma che in realtà rappresenta il livello più basso da marzo 2023. Dall’altro lato USDC ha accelerato il passo nell’ultimo mese, aggiungendo un 9% di capitalizzazione e portando il suo dominio al 25,6%. Insieme le due crypto coprono l’87,7% di tutto il comparto stablecoin.
Nonostante il trend discendente della dominance di USDT, è evidente come questa valuta mantenga ancora una posizione privilegiata per quanto riguarda la scelta degli utenti. Anche con il peso del MiCA, che sta allontanando sempre di più l’Europa, il prodotto di Tether rappresenta il 75,5% dei volumi di trading negli scambi centralizzati. Un dato che da solo basta per confermare il ruolo centrale di USDT all’interno del mondo delle speculazioni crypto.
Le innovazioni del settore stablecoin non riguardano ovviamente solo le più capitalizzate USDT ed USDC, ma includono anche crypto più modeste. Nell’ultimo periodo Sky Dollar, valuta digitale del protocollo Sky, ha visto aumentare la sua capitalizzazione del 13,9% raggiungendo una valutazione massima di 4,6 miliardi di dollari.
Anche USDtb di Ethena Labs, ha attraversato una fase di forte espansione, irrompendo nella top 10 delle maggiori stablecoin con una capitalizzazione di 1,18 miliardi di dollari.
La sua crescita è parallela a quella di BUIDL di BlackRock, prodotto RWA emesso e gestito da Securitize, che sta attirando nuovi capitali per il suo approccio di esposizione ai titoli del tesoro USA.
Menzione d’onore anche per USDT0, stablecoin versione crosschain di Tether potenziata dalla tecnologia LayerZero, che è appena sbarcata nella Superchain di Optimism con una capitalizzazione di 1,17 miliardi di dollari.
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