Ieri sterzata ribassista del prezzo di Bitcoin (BTC), che ha chiuso in calo del 3,50% registrando il peggior ribasso giornaliero dal 10 marzo.
Al momento di questa stesura, Bitcoin quota 83.800 USD e su base settimanale si trova in negativo del 2,40%, dopo che le ultime due settimane si erano chiuse in positivo.
L’andamento del mese di marzo si trova attualmente a cavallo tra la positività e la negatività (-060%), mentre sul fronte annuale la performance rimane chiaramente negativa con un calo del -10,40%.
Sul grafico monthly di Bitcoin si può osservare che, allo stato attuale, si sta configurando una perfetta candela doji, tipica rappresentazione di indecisione. Tuttavia, quando una doji si forma lungo un trend discendente assume spesso un significato di possibile segnale d’inversione.
Va però precisato che, per avere una reale indicazione d’inversione, sarebbe necessario un downtrend più marcato, presente in questo caso solo parzialmente. Infatti, il prezzo di BTC è in contrazione del 22% rispetto al suo ATH di gennaio a 19.356$, ma il ribasso principale si è formato nel mese di febbraio.
Perciò, questa indicazione grafica, qualora marzo dovesse chiudere così, andrà valutata con le dovute precauzioni. Sicuramente il mese di marzo ha evidenziato forte incertezza e volatilità, considerando che il prezzo si è mosso in un range del 20% tra massimo e minimo mensile, da dove è in rialzo.
A inizio mese BTC ha registrato un minimo a 76.600 USD, avvicinandosi al primo supporto rilevante di lungo periodo collocato in area 74.000/75.000 dollari. Questo livello era e rimane ancora particolarmente interessante per valutare eventuali ingressi da posizione, anche perché dal punto di vista ciclico ci stiamo avvicinando alla finestra temporale più adatta agli acquisti.
Sul grafico weekly abbiamo una panoramica dei movimenti del prezzo di Bitcoin degli ultimi 12 mesi. Ad agosto 2024 il prezzo ha registrato un minimo a 49.130$, appoggiandosi sulla media mobile (SMA 50), da cui ha avviato un rimbalzo significativo. A novembre ha rotto al rialzato il box di congestione evidenziato, accelerando la fase rialzista che ha portato Bitcoin allo storico superamento dei 100.000$ nel mese di dicembre.
Con gennaio 2025, Bitcoin ha toccato il suo ultimo ATH a 109.356$, livello da cui è partita una nuova fase ribassista. Concentrandoci sulle ultime settimane, il prezzo di Bitcoin ha toccato un minimo a 76.600$, per poi tentare nella settimana corrente un nuovo allungo rialzista fino al massimo di 88.868$, prima della recente correzione degli ultimi giorni.
Lo scenario attuale resta caratterizzato da forte incertezza, con il prezzo sospeso tra tentativi rialzisti e possibilità ancora aperte di ulteriori ribassi. In questa fase permane ancora il rischio di un nuovo affondo verso il supporto precedente in area 79.000/80.000$, poco sotto cui transita la SMA50. Questa media mobile potrebbe avere nuovamente un ruolo di supporto, come già avvenuto nel mese di agosto dello scorso anno.
Analizzando il grafico daily, ci focalizziamo sui movimenti di Bitcoin delle ultime due settimane. Da notare che siamo passati al rapporto con Tether (USDT).
Nell‘analisi della scorsa settimana avevamo evidenziato come il prezzo di BTC avesse una prima resistenza in area 89.400 USDT, con la successiva e principale posizionata in area 93.500 USDT. L’eventuale superamento di quest’ultima confermerebbe la ripresa del trend rialzista principale.
Bitcoin ha registrato un massimo a 88.778 USDT, per poi invertire direzione e formare una serie di tre candele doji, tipiche di situazioni di incertezza. Nell’attuale scenario tecnico, il supporto di breve termine si colloca in area 82.600 USDT.
Sul grafico abbiamo inoltre evidenziato come il prezzo abbia violato al ribasso il canale rialzista entro cui si stava muovendo da circa venti giorni. La proiezione tecnica di questo ribasso porta verso l’area di supporto a 81.200 USDT.
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