Analisi On Chain

Whale di Ethereum del 2017 SVENDE $3.8 milioni ai prezzi attuali: Nuovo CROLLO in arrivo?

Il prezzo di Ethereum è in difficoltà. Se ne accorge una whale del 2017, che stufa di holdare, decide di scaricare definitivamente la sua bag
4 giorni fa
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Anche i migliori a volte cedono al FUD del mercato crypto: è successo questa volta ad una nota whale della criptovaluta Ethereum che aveva acquistato una notevole somma di ETH nel 2017. L’utente aveva holdato senza battere ciglio per circa 8 anni, attraversando con successo sia il bear market del 2018 che quello del 2022.

Lo stesso ha però deciso di liquidare la sua posizione proprio in questi giorni, nel mezzo del crollo dei prezzi dell’intero mercato. 

In totale ha incassato una cifra mica dall’operazione, $3,8 milioni, che però sarebbero potuti essere molti di più se avesse fatto cash-out al top del 2021. 

Approfondiamo la situazione dalla lente dell’analisi on-chain e cerchiamo di capire cosa ha spinto la whale a vendere proprio in questo momento. Cosa sa in più rispetto a noi? Sta per arrivare un nuovo crollo?

Whale di Ethereum vende le sue ultime holdings: lascia sul piatto un profitto non realizzato notevole

A volte la vita ci porta a prendere delle drastiche decisioni, soprattutto all’interno dei mercati finanziari, come accaduto ad una whale di Ethereum datata 2017. Questa entità aveva iniziato ad accumulare ETH ben 8 anni fa, a luglio 2017, ed era riuscita a trattenersi dal premere il tasto sell fino a poco fa. Il suo portafoglio aveva affrontato più volte le tipiche montagne russe del mondo crypto, alternando cicli di bull e bear market.

Negli anni la whale aveva accumulato un bel bottino grazie all’apprezzamento di Ethereum ma sembra che ora abbia definitivamente deciso di chiudere la sua storica operazione. 

Secondo quanto riportato dai dati Arkham, l’indirizzo “0xbc092” aveva acquistato ben 2.001 ETH al prezzo di $277 nel lontano 2017, pagando complessivamente $544.200. Due giorni fa , con un trasferimento all’exchange di criptovalute Kraken, ha movimentato la somma in Ethereum ad un controvalore attuale di $3.82 milioni. Solitamente, quando un indirizzo non custodial, come quello della whale, trasferisce una ricchezza del genere ad un CEX, l’intenzione è chiara: vendere.  Sulle piattaforme come Kraken troviamo infatti una profondità adeguata del book a garantire che l’ordine venga evaso senza particolare impatti sul prezzo.

Possiamo dunque ipotizzare con ragionevole certezza che quegli ETH del 2017 sono stati effettivamente venduti.

Trasferimento a KrakenFonte dati: https://intel.arkm.com/explorer

Il profitto netto della whale non è di poco conto: $3,25 milioni, che in 8 anni sono circa $400.000 all’anno. In pratica è come se avesse ottenuto un rendimento medio annuo ( senza compound) del 73,5%.

Chiaramente l’utente non si può lamentare di quanto ottenuto, ma sicuramente avrà dell’amaro in bocca se pensa a quanto veniva scambiato Ethereum nel novembre 2021. Infatti se avesse venduto i suoi token all’ATH, avrebbe realizzato $9,73 milioni, per un PNL di $9.19 milioni.

Le altre operazioni della whale

Questa appena descritta non è l’unica operazione messa in atto dalla whale di Ethereum recentemente. Infatti il suo indirizzo aveva acquistato altri 3.000 ETH nel 2017, in aggiunta ai 2.001 ETH appena venduti sul mercato. Tracciando infatti lo storico del wallet notiamo che tra luglio e novembre 2017 aveva accumulato ether tramite 8 transazioni distinte, per un totale di 5.001 ETH. Che fine hanno fatto allora gli altri 3.000 ETH?

Accumulazione della whale nel 2017Fonte dati: https://intel.arkm.com/explore

Sbirciando tra le varie operazioni effettuate, notiamo che questa restante somma è stata venduta appena 1 mese fa, il 4 marzo 2025. In quel giorno il prezzo di Ethereum era di $2.150 circa. La vendita ha fruttato altri $6.22 milioni alla whale in questione, che avrebbe quindi deciso di disfarsi di tutte le sue holding di 8 anni nel giro di qualche settimana.

Una prima vendita avvenuta a marzo, e l’altra agli albori di aprile, con cui sono stati incassati complessivamente $8.66 milioni, una cifra che sarebbe potuta essere di addirittura $23 milioni se avesse deciso di liquidare il tutto ai massimi storici del 2021

Altro trasferimento verso KrakenFonte dati: https://intel.arkm.com/explore

Che cosa sa questa entità che noi non sappiamo? Sta per crollare Ethereum?

La mossa della whale di svendere i suoi token Ethereum ad un prezzo svantaggioso rispetto all’ATH del 2021 potrebbe lasciar intendere ad un possibile nuovo cigno nero per la criptovaluta. Il tempismo non è stato dei migliori se pensiamo che appena ad inizio anno Ethereum veniva scambiata al doppio dei prezzi attuali. C’è dunque la possibilità che la whale conosca qualche dettaglio bearish riguardo la price action della moneta, ed abbia deciso di proteggere i suoi profitti da un nuovo scivolone.

In realtà però, non ci sono evidenze che facciano pensare ad un epilogo simile. I motivi che potrebbero aver spinto la whale a vendere proprio ora, sono molteplici. In primis, il soggetto magari aveva perso le sue chiavi private e le ha ritrovate solo un mese fa, quindi avrebbe deciso di vendere visto il forte guadagno, nonostante i recenti prezzi più appetitosi.

Un’altra ipotesi è che la whale avrebbe avuto un imprevisto nella sua vita privata ( anche le whale hanno mogli e figli), forzandolo al cash-out, seppure in un momento poco opportuno. L’ultima spiegazione è che magari l’eccessiva diffusione di FUD, in un momento storico in cui pullula incertezza sul fronte macro, ha spaventato così tanto l’utente dallo spingerlo a coprire i suoi profitti.

Non è escluso che lo stesso possa rientrare sul mercato nei prossimi giorni, seguiranno aggiornamenti in tal caso.

Alessandro Adami

Laureato in "Informazione, Media e Pubblicità", è un giornalista iscritto all'albo dei pubblicisti, esperto in materia di finanza decentralizzata ed applicazioni web3. Investe e segue da vicino gli sviluppi dei progetti Ethereum e Chainlink.

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