Sulle criptovalute, e in particolare sulle altcoin, si stanno abbattendo gli effetti collaterali dei dazi imposti da Donald Trump. Ethereum (ETH) negli ultimi due giorni ha perso circa il 5%, muovendosi in un range del 10,50% tra massimo e minimo, toccando un nuovo minimo a 1.750 dollari.
Ethereum perde il 56% dai massimi di dicembre
Attualmente, ETH quota 1.781 USD e, con questo movimento ribassista, sta registrando un calo del -56% rispetto al massimo di periodo a 4.108 USDT, toccato a dicembre dello scorso anno.
Nel grafico monthly allegato, si può osservare che Ethereum sta completando il quinto mese consecutivo in rosso. Ovviamente, con tre settimane ancora da chiudere, la situazione mensile può ancora cambiare, ma a livello statistico questo evento è raro: è accaduto una sola volta nella storia di ETH, tra maggio e settembre 2018.
Una panoramica di Ethereum dal 2020
Nel grafico allegato si ha una view completa dell’andamento di ETH dal 2020. Focalizzandosi sugli ultimi mesi, si evidenzia come la virata ribassista dai massimi di dicembre 2024 sia stata particolarmente violenta. Il mese peggiore è stato febbraio 2025, con un calo del -32%, il più marcato dal giugno 2022.
Ethereum è entrato in bear market
Con la rottura del supporto in area 2.500 USD, Ethereum è ufficialmente entrato in bear market. Avevamo evidenziato questo scenario nella nostra analisi del 10 marzo:
… è entrato in bear market con la rottura del supporto di lungo termine a 2.500 USDT. Questo livello corrisponde al 50% di Fibonacci del vettore che va dal minimo del 2022 a 880 USDT fino al massimo di dicembre 2024.
Alessandro Lavarello – Trader professionista e analista di Criptovaluta.it
La dinamica del prezzo e la discesa in atto stanno confermando lo scenario ribassista già ipotizzato nelle precedenti analisi.
La rottura del livello dei 2.000$ ha rappresentato più un segnale psicologico — trattandosi di un numero tondo — che un livello tecnico rilevante. Tuttavia, il superamento al ribasso di questa soglia ha rafforzato la pressione negativa sul mercato.
Alla luce di quanto sopra, possiamo ribadire quanto già evidenziato il 10 marzo:
.. il rischio attuale è una prosecuzione del ribasso con un possibile raggiungimento dell’area 1.500 – 1.600 USDT nelle prossime settimane.
Alessandro Lavarello – Trader professionista e analista di Criptovaluta.it
Un arrivo in area 1.560$ potrebbe offrire un potenziale punto di rimbalzo tecnico. Tuttavia, in caso di rottura anche di questo supporto, il prezzo di ETH potrebbe scivolare fino alla zona dei 1.250 dollari.
Analisi grafico weekly di Ethereum
Analizzando la situazione sul grafico weekly, ci focalizziamo sulla fase ribassista in atto. La panoramica offre una visione a partire da ottobre 2023, periodo in cui è iniziata la leg up che ha portato al primo rialzo del 2024. Ai valori attuali, ETH è ancora sopra il livello di prezzo di ottobre 2023, quando quotava attorno ai 1.500 dollari.
La candela weekly in formazione al momento non sta fornendo segnali rilevanti, e con tutta probabilità nemmeno la chiusura lo farà, a causa di un’apertura relativamente alta. Sarebbe necessaria una discesa verso il supporto seguita da un rimbalzo, per formare una doji con lunga shadow inferiore, capace di rappresentare un pattern potenzialmente valido per un’inversione.
Ancora assenza di ipervenduto
Sebbene il prezzo di ETH stia scendendo, si trova ancora all’interno della banda inferiore delle Bollinger Bands. Pertanto, non abbiamo attualmente segnali di ipervenduto estremo, che possono far pensare ad un’inversione.
Possibilità di ripartenza e livelli chiave
Nulla vieta che Ethereum possa tentare una ripartenza dai livelli attuali, ma in uno scenario tecnico come quello attuale, un segnale si avrà solo con il superamento della resistenza in area 2.180$ e successivo breakout sopra i 2.300 dollari.