Crollano gli indici azionari e seguono al ribasso anche le criptovalute. Al momento di questa stesura, il calo più marcato è registrato dai mercati della finanza tradizionale, che stanno bruciando miliardi.
I future segnano: S&P500 –2,73%, DAX -4,02%, EuroStoxx –3,90%, FTSE MIB -6,10%.
Il crollo sta coinvolgendo tutti gli indici mondiali, ed è stato indotto dagli annunci dei dazi di Donald Trump due giorni fa. Probabilmente, i mercati e i vari settori coinvolti, stanno iniziando a stimarne l’impatto sui fatturati.
Trump e i dazi fanno crollare i mercati
Le crypto, invece, mostrano una certa resilienza. Bitcoin è in calo di circa -1%, mentre Ethereum segna un -2%. Il comparto altcoin registra ribassi contenuti. Tra le Top 20, la peggiore è Toncoin con -6,10%, mentre Tron e Dogecoin sono addirittura in positivo, rispettivamente +1% e +0,2%.
Crollano gli indici azionari ma crypto resilienti
I movimenti degli indici azionari stanno sorprendendo molti, soprattutto nel mondo crypto, che spesso dimentica di essere ormai integrato nel contesto della finanza globale.
Questa visione d’insieme, che guarda in parallelo crypto e indici azionari, è un’analisi che portiamo avanti nel canale Telegram Criptovaluta.it Premium VIP® da diversi mesi.
Più volte abbiamo sottolineato che gli indici azionari restavano troppo alti e che fosse necessaria anche una loro discesa per avere un allineamento ciclico e creare le basi per una nuova ripartenza. Ora questo processo sta iniziando a concretizzarsi.
Indice VIX il nostro campanello d’allarme
In allegato proponiamo una panoramica, di quello che abbiamo analizzato nelle ultime settimane, con una view in parallelo di crypto e mercati azionari. La fase di ribasso, iniziata a febbraio, ha lanciato un campanello d’allarme, identificato nell’andamento del VIX.
Il VIX, noto anche come “indice della paura”, misura la volatilità implicita delle opzioni sull’S&P 500. Rappresenta le aspettative del mercato sulla volatilità nei prossimi 30 giorni. Un VIX alto segnala elevata incertezza e rischio, mentre un VIX basso indica stabilità e bassa preoccupazione. È un indicatore di sentiment tra i più seguiti dagli investitori istituzionali.
Il vero segnale di allarme si verifica quando il VIX sale contemporaneamente agli indici azionari: era accaduto a febbraio e stava iniziando a ripetersi tra fine marzo e inizio aprile.
Il ribasso di S&P500
In questa fase, Bitcoin è stato osservato in parallelo con l’S&P500, che si conferma l’indice guida per cicli e struttura dei movimenti di mercato. In allegato, un grafico weekly dell’S&P500 mostra chiaramente la fase discendente attualmente in atto, con una prima area di supporto rilevante a 5.100 punti. Questo livello corrisponde a una correzione di circa il 15% dal massimo storico.
Tuttavia, la chiusura più significativa è quella che si posiziona sul supporto a 4.835 punti, relativo all’ultimo vettore rialzista partito da ottobre 2023. Una discesa sotto questo livello comprometterebbe l’uptrend in corso. Al momento, la correzione dell’S&P500 appare come uno swing ribassista all’interno di un trend di lungo periodo ancora intatto.
Crollo settimanale per l’Eurostoxx
Segue poi l’analisi dell’indice EuroStoxx, che insieme al DAX era ancora agganciato ai massimi storici. Sul grafico weekly si può osservare la candela settimanale in formazione, attualmente in calo del -7,91%. In soli cinque giorni, l’EuroStoxx ha azzerato completamente il rialzo costruito dal dicembre 2023 fino alla prima settimana di febbraio 2024.
Con la discesa odierna, l’indice è arrivato su un primo livello di supporto significativo, da cui il mercato potrebbe dare un primo segnale di reazione. Tale reazione, però, non implica la fine della fase ribassista, ma potrebbe rappresentare una pausa tecnica o un rimbalzo temporaneo all’interno di un contesto ancora fragile.
Bitcoin, attenzione ai supporti chiave
In questo scenario di crollo azionario, Bitcoin su base settimanale è in correzione di un contenuto -0,28%. Sul grafico weekly si osserva una panoramica dall’estate scorsa. Tuttavia, dalla candela in formazione si evidenzia una settimana molto volatile, con un ritracciamento dal massimo di 88.490 dollari.
BTC ha già scontato una discesa significativa rispetto al suo ATH di gennaio, e il comparto altcoin ha sofferto ancora di più.
Restando sui livelli di lungo periodo, Bitcoin presenta un primo supporto tecnico tra 79.000 e 80.000 dollari, già violato.
Il supporto più rilevante, al momento, passa in area 74.000/75.000 dollari, livello da monitorare attentamente nelle prossime sedute.