Si è appena conclusa una settimana caratterizzata dalle tensioni generate dai dazi imposti da Trump, che hanno provocato forti ribassi sui mercati azionari. Le crypto, pur restando deboli, nei primi giorni hanno assorbito meglio il colpo, salvo crollare nelle ultime 24 ore. Ethereum (ETH) continua a preoccupare, non solo per il calo del prezzo ma anche per alcuni dati on-chain relativi alla sua rete, che alimentano una pressione inflazionistica.
Ethereum preoccupano prezzo e metriche on-cahin
Attualmente ETH quota 1.520$ e da inizio 2025 è in calo del 54,50%, con i primi giorni di aprile che segnano una perdita contenuta del -16%. Per lungo tempo Ethereum è stata l’altcoin preferita dal mercato, ma la nascita di altre blockchain ne ha minato il primato, soprattutto a causa degli elevati costi di transazione.
Implementazioni per ridurre le commissioni su Ethereum
Per porre rimedio a questa situazione, negli ultimi due anni sono stati realizzati diversi aggiornamenti, tra cui tre implementazioni fondamentali:
- EIP-1559 (London Hard Fork, agosto 2021): ha reso le gas fees più prevedibili e ha introdotto il meccanismo di bruciatura delle fee base, esercitando così una pressione deflazionistica sull’offerta di ETH. Tuttavia, nei periodi di alta congestione, le commissioni possono ancora aumentare.
- The Merge (settembre 2022): il passaggio epocale al meccanismo di consenso Proof-of-Stake (PoS) è stato un cambiamento fondamentale per Ethereum. Questa transizione ha posto le basi per future implementazioni di scalabilità e ha eliminato la pressione al rialzo sulle fee che era associata al mining Proof-of-Work (PoW).
- Dencun Upgrade (marzo 2024): ha introdotto le cosiddette “blob transactions”, ovvero uno spazio dati più economico per i Layer-2. Questo ha ridotto notevolmente i costi per i Layer-2 nel pubblicare i dati delle transazioni, abbassando sensibilmente le commissioni per gli utenti che utilizzano soluzioni di scalabilità, come ad esempio i rollup.
Analisi dell’attività on-chain di Ethereum
Attualmente l’attività di rete di Ethereum è in calo, come si può osservare dalla metrica di Glassnode “ETH: Active Addresses” (linea blu). Questo calo genera di conseguenza commissioni di transazione ridotte.
Sul grafico allegato, dall’inizio del 2025, si può osservare anche la metrica “ETH: Number of Transactions” (linea verde), che mostra come le transazioni siano sui minimi annuali, mentre gli indirizzi attivi stanno mostrando segnali di possibile ripresa. Quest’ultimi a inizio anno erano 530.000 mentre a livelli attuali sono 441.000.
Calo dell’attività e delle commissioni sulla rete Ethereum
La diminuzione dell’attività sulla rete Ethereum evidenzia una significativa riduzione del coinvolgimento degli utenti e del volume delle transazioni. Questa situazione comporta minori commissioni generate e, di conseguenza, una riduzione della quantità totale di ETH bruciati dall’offerta circolante.
Osservando il grafico “ETH: Burn Rate (Base Fee)”, si può analizzare la quantità giornaliera di ETH “bruciati” grazie all’EIP-1559. È evidente una chiara correlazione con l’andamento del prezzo di Ethereum: quando il prezzo sale, l’attività della rete aumenta, generando un maggiore burn rate. Attualmente, sia il prezzo che il burn rate sono ai minimi degli ultimi 12 mesi, provocando una ridotta pressione deflazionistica sul token ETH.
Crollo degli ETH bruciati giornalmente
Una situazione simile emerge anche dal grafico “Ethereum: Daily Supply Burned“, che mostra la quantità giornaliera di ETH bruciati (Burned Supply, barre blu) e il prezzo medio del gas (Gas Price Mean, linea rossa).
I picchi nel prezzo del gas coincidono con incrementi significativi del Burned Supply, indicando che nei periodi di alta congestione della rete vengono bruciati più ETH, generando così un elevato effetto deflazionistico. Attualmente entrambi i parametri sono vicini ai minimi annuali, riducendo notevolmente la quantità di ETH eliminati dalla circolazione.
Effetti inattesi dell’aggiornamento Dencun
Analizzando la metmetric “ETH: Total Supply Through the History of Ethereum Updates“, si osservano chiaramente gli effetti dell’aggiornamento Dencun (marzo 2024), che rispetto alle ipotesi iniziali sta lasciando diverse perplessità. Dopo il lancio di questo aggiornamento, infatti, la supply totale di Ethereum è aumentata, specialmente durante la fase di calo del prezzo. Con meno commissioni bruciate, la rete Ethereum è tornata in territorio inflazionistico.
Ripresa dell’offerta totale e aumento dell’inflazione dopo Dencun
Dal grafico emerge in modo evidente l’effetto dell’aggiornamento Dencun: a partire da aprile 2024, l’offerta totale di ETH ha ripreso a crescere significativamente (come indicato dalla freccia rossa), suggerendo una riduzione dell’effetto deflazionistico rispetto al periodo precedente e una maggiore pressione inflazionistica sull’offerta totale di Ethereum.