Analisi On Chain

MALISSIMO Ethereum: nuovo crollo pesante, cosa dicono i dati on-chain?

Ethereum rappresenta il più grande disappunto dell'ultimo ciclo rialzista. Riuscirà a riprendersi o siamo entrati ufficialmente in bear market?
2 giorni fa
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Ethereum registra l’ennesimo crollo del 2025, anno in cui, fino ad ora, sembra esserci stato spazio solo per le mosse degli orsi. La criptovaluta ha toccato questa mattina un minimo locale a $1.400, segnando una delle performance più bearish dell’intero settore nelle ultime 24 ore. I dati on-chain ci mostrano una situazione alquanto difficoltosa, che però sembra sbilanciarsi sempre di più a favore di una potenziale ripresa dei prezzi.

Chiaramente l’instabilità macroeconomica fa da padrona in un contesto tale, dove dovremo prima di tutto attendere che le tensioni commerciali tra USA ed il resto del mondo vadano per alleggerirsi per poter tornare in carreggiata.

In questo articolo facciamo il punto della situazione e vediamo cosa sta succedendo dal punto di vista della lente on-chain. Tutti i dettagli di seguito.

Crollo del prezzo di Ethereum: i retail capitolano

Per la criptovaluta Ethereum, uno scenario così disastroso non si osservava da periodo post crollo di Terra/Luna. In quell’occasione, proprio come accade ora, la pressione di vendita sembrava aver preso il sopravvento spazzando via qualsiasi tentativo di rimbalzo. ETH segna in questo momento un drawdown del -63% dai massimi di dicembre, colpito in particolar modo dall’atteggiamento terrorizzato dei retail. Secondo la metrica di Glassnode: “ETH: Short Term Holder NUPL” appare evidente come gli investitori di breve periodo stanno capitolando gran parte delle proprie forniture.

Questo indicatore mostra il livello di profitto o perdita non realizzati delle coin detenute da investitori che le hanno acquistate negli ultimi 155 giorni. In pratica, si tratta di una metrica che confronta il prezzo attuale con quello a cui le coin sono state spostate l’ultima volta, concentrandosi però solo sulle coin “giovani”. Quando lo STH-NUPL è positivo, significa che gli short-term holders, in media, sono ancora in guadagno. Al contrario, un valore negativo indica che questi investitori si trovano in perdita rispetto al loro prezzo di ingresso.

Attualmente, dopo l’ultimo pesante crollo di Ethereum, sembra che i retail stanno affrontando grosse perdite. Questo scenario è tipico delle fasi di panico, dove il sentiment di mercato risulta estremamente negativo in concomitanza con la presenza di un driver ribassista. Piccola nota positiva: quando l’indicatore raggiunge la fase di capitolazione, solitamente il prezzo di Ethereum tende a recuperare. Ad ogni modo, secondo i dati storici,  il momentum negativo potrebbe anche durare diverse settimane prima dell’avvio della ripresa

PNL non realizzato short term holders, EthereumFonte dati: https://studio.glassnode.com/charts

Toccato il minimo di Ethereum?

In seguito ad ogni crollo del mercato, c’è sempre chi prova a chiamare il bottom, spesso in modo frettoloso e senza una reale base analitica. Nel caso di Ethereum, però, iniziano ad emergere alcuni segnali che meritano di essere osservati con attenzione. In particolare notiamo  come, secondo l’indicatore “ETH: Percent of Addresses in Profit”, ai prezzi attuali solo una piccola parte degli indirizzi Ethereum siede ancora in profitto. Ad oggi appena il 35% degli addresses può vantare un prezzo medio di carico minore al valore di mercato. Questo fattore limita potenzialmente le vendite future della criptovaluta, tenendo conto tra l’altro che il 15% della supply non viene movimentata da più di 5 anni.

Percentuale di indirizzi in profittoFonte dati: https://studio.glassnode.com/charts

A rafforzare questa lettura integriamo l’indicatore “ETH: Entity-adjusted Dormancy Flow”, che misura il rapporto tra la capitalizzazione di mercato e l’attività delle coin dormienti, ovvero quelle rimaste ferme per lunghi periodi prima di essere spese. Attualmente, l’indicatore si trova su livelli molto bassi, segnalando una fase che storicamente viene associata alle capitolazioni finali dei cicli ribassisti. In altre parole, il sentiment estremamente negativo che sta dominando il mercato, sta spingendo anche alcuni investitori long terme a liquidare le proprie posizione.

Uno scenario del genere ci fa pensare che il bottom di Ethereum non sia così tanto lontano e che difficilmente osserveremo un altro crollo dei prezzi. Valori così bassi della metrica come quelli attuali si sono osservati solo durante i minimi dei precedenti bear market, a luglio 2022 e dicembre 2018. Non è escluso dunque che da qui in poi la struttura di prezzo di Ethereum possa invertire ed aprirsi verso un fase lunga fase bullish, come successo in passato.

Rapporto capitalizzazione e coins dormientiFonte dati: https://studio.glassnode.com/charts

Qualche whale continua a comprare durante il crollo

Nel mezzo dell’ultimo crollo, qualche grande investitore ha trovato spazio per accumulare Ethereum ed abbassare il proprio prezzo medio di carico. Ne è un esempio la whale nota come “7 Siblings, che come riporta Lookonchain avrebbe speso ben  $42,2 milioni per acquistare 24.817 ETH ad un prezzo di $1.700. Lo stesso indirizzo ha contribuito in modo significativo al supporto della domanda della criptovaluta, comprando circa $229,7 milioni dal 3 febbraio. Nelle ultime ore, seguendo lo storico delle sue transazioni, notiamo ulteriori operazioni di acquisto, seppur meno significative delle precedenti. Per contestualizzare, la whale 7 Siblings vanta due portafogli dal controvalore di oltre $400 milioni l’uno, con una vasta presenza in molte applicazioni DeFi.

Accumulazione whale “7 Siblings”Fonte dati: https://x.com/lookonchain/status

Il fatto che whale come questa continuino a comprare il dip, ci fa pensare che i pezzi grossi del mercato siano convinti di una prossima ripartenza bullish per Ethereum. Come analizzato anche in un recente articolo dove avevamo intercettato forti segnali di accumulo, è chiaro che non tutti sono pessimisti su ETH. In pieno sell-off, mentre i retail scappano, le whale costruiscono. E lo fanno prima che il mercato se ne accorga

Alessandro Adami

Laureato in "Informazione, Media e Pubblicità", è un giornalista iscritto all'albo dei pubblicisti, esperto in materia di finanza decentralizzata ed applicazioni web3. Investe e segue da vicino gli sviluppi dei progetti Ethereum e Chainlink.

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