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Hong Kong apre a staking per Ethereum e crypto: novità enorme per i mercati finanziari

Da Hong Kong enormi novità per lo staking.
2 giorni fa
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Qualcosa si muove per lo staking crypto come strumento di investimento. Non ancora negli USA – unica piazza di una certa rilevanza per possibili volumi – ma comunque sono passi avanti che vanno registrati e che non devono essere ignorati. È Hong Kong a muoversi. SFC (la CONSOB locale) ha infatti offerto le prime linee guida per gli operatori del settore, sia per gli ETF che operano nel paese.

Un passo in avanti in una roadmap di Hong Kong che è di parziale ma inesorabile apertura a un settore che – da qualche mese a questa parte – ha assunto una rilevanza invero assai più grande su tutte le principali piazze finanziarie mondiali.

Il tutto è contenuto in un comunicato stampa emesso poche ore fa, dove si conferma che agli operatori di settore sono state fornite linee guida per operare in staking e per offrire questo servizio, in intermediazione, ai clienti.

Servirà licenza

Servirà una licenza specifica, o meglio approvazione scritta da parte di SFC prima che possano essere offerti ai propri clienti servizi di staking di qualunque tipo. La questione riguarderà sia gli exchange che vorranno offrirlo direttamente, sia agli ETF che lo offriranno per fondo interposto.

SFC ha inoltre confermato che si tratta di un passaggio atteso e che fa parte di una più ampia roadmap che aprirà ulteriormente quel mercato alle criptovalute. La questione staking non interessa Bitcoin – per motivi tecnici, è una chain in PoW – ma interesserà Ethereum, Solana e tante delle altre crypto di prima fascia che ricorrono a sistemi in PoS o varianti simili.

Il mercato di Hong Kong rimane comunque relativamente piccolo su scala globale – no, non può essere paragonato all’impatto che questa piazza ha sui titoli azionari – e rimarrà un passo più simbolico che di volumi.

Tuttavia è un segnale importante di quanto stiano cambiando i mercati nel loro rapporto con il mondo delle criptovalute. Da una chiusura pressoché totale a un’apertura graduale ma comunque importante.

In Europa si può, negli USA bisognerà aspettare

Si può aspettare, si dovrà aspettare negli USA, dove però i nuovi intendimenti di SEC sembrerebbero essere più che solidi in questo senso e comunque radicalmente diversi da quelli della vecchia agenzia guidata da Gary Gensler.

Si dovrà limare qualche dettaglio e si dovrà arrivare all’individuazione di modalità tecniche per permetterlo. Per ora la questione riguarderà solo gli ETF su Ethereum (che sono gli unici quotati di ecosistemi in PoS), poi toccherà anche agli altri che otterranno OK per degli ETF.

Gianluca Grossi

Caporedattore ed analista economico. È divulgatore per blockchain, Bitcoin e criptovalute in generale. Solida formazione tecnica, si occupa del comparto dal 2015. Detenzioni: Bitcoin, Ethereum.

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