Anche se il mercato crypto appare sofferente, non mancano i progetti, che continuano a crescere a livello di marketshare in DeFi segnando tappe fondamentali per il futuro del settore. In questo articolo approfondiamo l’innovativo protocollo Fluid, che si presenta come un ibrido tra un DEX e una piattaforma di lending, con un’architettura molto interessante.
Lanciato appena un anno fa, ha già scalato le classifiche delle DApp decentralizzati, diventando un punto di riferimento per la blockchain di Ethereum. Vediamo tutti i dettagli di seguito.
Cos’è e come funziona il protocollo DeFi Fluid?
Fluid è un protocollo DeFi che integra le funzionalità tipiche di un DEX come Uniswap con quelle di un money market come Aave. Sviluppato e lanciato un a febbraio dello scorso anno dal team di Instadapp, il progetto nasce per risolvere alcuni limiti di efficienza del capitale, tipici delle piattaforme della finanza decentralizzata. A differenza di altri exchange e protocolli di lending, Fluid introduce concetti innovativi come il “collaterale intelligente” e il “debito intelligente“ che permettono agli utenti di gestire in modo molto più producente i capitali che vengono depositati on-chain.
Andando più nello specifico della sua architettura, vediamo come Fluid consenta di utilizzare simultaneamente la liquidità sia per il lending e borrowing che per le attività di trading. In che modo? Gli utenti depositano asset nelle pool di liquidità del DEX e ricevono LP tokens come forma di rappresentazione della quota di capitale. Fino a qui nulla di nuovo, se non fosse che gli stessi LP tokens vengono poi utilizzati come collaterale per prendere in prestito altri asset. Il collaterale si apprezza nel tempo poiché genera commissioni di trading, compensando il costo del prestito.
Allo stesso tempo chiunque può prendere in prestito i medesimi LP tokens, contribuendo a migliorare l’efficienza complessiva del protocollo e rendendo ogni asset depositato più “produttivo”. Ad esempio, invece che prendere in prestito una singola stablecoin ( come spesso avviene in DeFi) si può prendere un borrow un LP composto da USDC e USDT. Questo design, a detta di Fluid, consente di generare fino a 39 dollari in liquidità spendibili per ogni dollaro in valore totale bloccato (TVL). Questo rende Fluid uno degli exchange decentralizzati più efficienti in termini di capitale
La piattaforma esplode in termini di TVL, volume e revenue
La rivoluzionaria gestione del capitale introdotta da Fluid, ha permesso al protocollo di raggiungere notevoli risultati all’interno del panorama DeFi. A poco più di un anno dal lancio la piattaforma già vanta un TVL di $730 milioni, distribuito tra le blockchain di Ethereum, Arbitrum, Base e Polygon. Come DEX è diventato uno dei più grandi exchange dell’ecosistema EVM, in termini di volumi di trading. Per rendere l’idea, appena due giorni fa ha processato ben $877 milioni, sorpassando piattaforme come PancakeSwap ed Orca e ponendosi dietro solo re Uniswap.
Non è finita qui: come riportato in un recente post da Blockworks Research, da dicemebre 2024 fino al termine del Q1 2025, Fluid ha catturato circa il 30% del market share di Uniswap. Parallelamente il protocollo ha attirato il 4% del TVL di tutte le top piattaforme di lending della DeFi, grazie alla sua condizione di efficienza, mista ad un basso costo del gas.
Da sottolineare anche come in termini di revenue Fluid si stia distinguendo, avendo generato oltre mezzo milione di dollari in commissioni solo nella giornata di ieri, contribuendo con un volume pari a $1 miliardo.
Negli ultimi giorni in alcune occasioni, la pool ETH/USDC pool su Fluid ha addirittura generato le stesse fees di Uniswap. Si tratta di un risultato straordinario visto e considerando che quest’ultima che presenta molti più capitali ed ha uno storico molto più lungo. Se Fluid dovesse continuare su questa strada, è probabile che diventerà una delle applicazioni più ricercate dell’intero ecosistema DeFi, tale da mettere in discussione l’attuale gerarchia di dominio.
FLUID token: nuovo protagonista tra i progetti DeFi emergenti?
Il protocollo Fluid integra anche un token nativo all’interno del proprio ecosistema DeFi, con l’omonimo ticker $FLUID. Questa risorsa funziona come fonte di incentivazione e stabilizzazione della piattaforma. In pratica il token agisce come componente economico per garantire la solvibilità del sistema e garantire un’esperienza equa per tutti gli utenti. $FLUID. non ha nulla a che vedere con le tipiche funzioni di governance che troviamo nella maggior parte dei progetti DeFi. In questo caso il caso d’uso è focalizzato sull’affidabilità delle meccaniche core, agendo come cuscinetto di stabilità in momenti di elevata volatilità del mercato
Dal punto di vista della distribuzione della tokenomics, la sua struttura non è in realtà una delle più incentivanti. Attualmente il token presenta una supply circolante di 39,4 milioni di unità contro una total supply fissata ad 1 miliardo di $FLUID. Ciò significa che oltre il 90% della supply non è ancora stato sbloccato, rientrando all’interno di un vasto programma di vesting. Ad ogni modo il team del protocollo, per arginare la potenziale pressione di vendita data dall’unlock di queste risorse, ha annunciato un piano per eseguire buyback con una parte delle revenue. Questo non risolve interamente il problema dell’eccessiva diluizione ma limita i potenziali danni sulla struttura grafica del token.
Al momento $FLUID viene scambiato a $3,5, con una capitalizzazione di mercato pari a $138 milioni. Negli ultimi 7 giorni la moneta, succube del crollo generale dei mercati, ha perso il 22% del suo valore. Comunque sia rispetto alle quotazioni di un anno fa, il bilancio risulta positivo con un apprezzamento del 73%. Da notare anche come secondo i dati Nansen, nelle ultime 24 ore $FLUID abbia registrato inflow positivi presso DEX e CEX, un notevole segnale di forza dinanzi al panico dei mercati.
Carina l immagine del token eth che la guarda con il binocolo 😂😂😂
xD