Oggi alle 14:30 ora italiana gli Stati Uniti diffonderanno i dati sull’inflazione CPI. È un dato importante per cercare di comprendere il futuro della politica monetaria USA, ma in questa fase di mercato forse non il più importante.
Sarà comunque decisivo almeno per l’apertura della sessione americana di scambi e sarà utile valutare le aspettative che si nutrono su questo dato anche per anticipare eventuali movimenti di Bitcoin e del mercato delle criptovalute in generale.
Ci si aspetta un dato in sostanziale flessione rispetto alla lettura precedente. I mercati dunque hanno già scontato un calo del CPI al +2,5% e del CPI Core al +2,9%. Le reazioni dei mercati dipenderà, come sempre, dalla distanza tra dato effettivo e aspettative.
Va fatta una premessa, perché non è forse chiaro a tutti che il dato di oggi, il CPI, non è quello preso in maggiore considerazione da Federal Reserve per il famoso target del 2%.
In breve: Fed ha come obiettivo l’inflazione intorno al 2%. Questa però viene calcolata dal PCE (l’indice dei prezzi al consumatore) e non dal CPI. I due sono altamente correlati, ma non esattamente la stessa cosa.
Le aspettative dei mercati sono riportate qui – ed è da questi numeri che i mercati trarranno le proprie conclusioni oggi alle 14:30.
A rigor di logica un dato in linea con le aspettative non dovrebbe cambiare la traiettoria delle borse e anche del mercato Bitcoin e crypto.
Dato più basso: significherebbe una maggiore possibilità di tagli in futuro ai tassi di interesse, ipotesi che è gradita dai mercati e che è la migliore delle opzioni che abbiamo sul tavolo. Tuttavia, dopo lo stop ai dazi di ieri da parte di Donald Trump, le possibilità di un taglio a maggio sono tornate drasticamente basse. Difficilmente ci saranno modifiche sostanziali, a meno di un dato molto distante dalle aspettative.
Dato più alto: segnalerebbe la persistenza dell’inflazione e allontanerebbe ulteriormente l’ipotesi tagli. Per il 2025 Fed ne indica due, i mercati sono più orientati verso i tre e c’è chi, come Larry Fink, si aspetta sorprese in termini di incertezza anche sull’arrivo di un solo taglio. Un dato più alto sarebbe comunque per ora l’ipotesi peggiore per i mercati.
Cosa ci aspettiamo noi? Al netto delle reazioni di Wall Street sul breve, ci aspettiamo una scarsa rilevanza di questo dato sul medio periodo. Le questioni che attanagliano i mercati sono tante, a partire dal PIL (e da una possibile recessione), per continuare sulla questione dazi, che è sospesa ma NON ancora risolta.
Il periodo di passione non si concluderà certamente oggi, per quanto sia MOLTO importante seguire comunque il dato, che pubblicheremo sul nostro Canale Telegram in tempo reale e, come sempre, prima degli altri.
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