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Bitcoin per il mondo post dollaro. La crisi di Donald Trump apre le porte a BTC? Sì, ma a qualche condizione

Bitcoin come nuovo dollaro? Forse sì, forse no. C'è una grande opportunità, ma anche qualcosa da... sistemare.

I venti che spirano sui mercati – e cosa più preoccupante, sulla cosiddetta economia reale – non sono dei più tranquilli. Nonostante il parziale stop ai dazi, la questione tra i due elefanti nella cristalleria dell’economia post-COVID è lontana dal risolversi. Rilancio dopo rilancio, siamo al punto di rottura per i mercati finanziari (almeno secondo i più preoccupati) e probabilmente anche per la crescita mondiale.

In un contesto del genere, ci avete chiesto, Bitcoin potrà finalmente avere la sua occasione? Forse sì, ma ci sono diverse questioni, in un ipotetico mondo post-apocalittico e non più globalizzato – che andranno discusse per capire quanto sia possibile avere un Bitcoin come riserva complementare a oro e dollaro.

Dalla geopolitica all’accesso ai mercati, diverse delle questioni di sempre su Bitcoin rimangono aperte. E in un mondo dove la politica ha deciso di rendersi capace di tutto (e avrebbe detto qualcuno mai troppo compianto, buona a nulla), andranno necessariamente considerate.

Il mondo post dollaro: è possibile? Bitcoin ne farà parte?

L’idea di fondo, quella più popolare in queste ultime ore, è la possibilità di un futuro dove il dollaro non sia più la valuta di riserva mondiale. Non lo vogliono gli americani (le alte sfere della politica sembrano convintissime della validità del Dilemma di Triffin) e a questo punto non lo vorrebbero neanche i paesi subalterni agli USA. Troppo imprevedibile, troppo soggetto – ora è evidente – ai venti della politica.

Bitcoin? C’è Matt Hougan di Bitwise che ha già scritto di ritenerne possibile l’ascesa come asset di riserva, in un mondo dove gli asset di riserva saranno molteplici (ancora il dollaro, l’oro e… Bitcoin). Abbiamo già commentato l’opinione qui.Ora ci occuperemo delle questioni problematiche.

  • Bitcoin è davvero neutral rails?

Bitcoin è molto interessante per i paesi non allineati – quelli che temono l’imposizione di sanzioni da parte degli USA – perché, come dicono quelli più bravi, offre neutral rails. Ovvero offre dei binari per lo spostamento di valore che sono politicamente neutri.

Questo in linea di massima – e allo stato attuale – è vero. Tutti possono ottenere una coppia di chiavi per ricevere e inviare Bitcoin a chi vogliono.

Ora però, in un quadro dove la guerra tra i diversi paesi è anche sul sistema monetario, chi vi scrive non ritiene completamente assurda un’evoluzione del tipo che segue.

È completamente assurdo, in uno scenario apocalittico di guerra di tutti contro tutti, vedere i paesi cercare di imporre ai miner che sono nei loro paesi di scartare certe transazioni. È possibile farlo, con la minaccia della forza, ci sono stati casi in passato di miner che hanno provato a applicare “le sanzioni”. È durata poco, date le vibranti proteste e fin qui ci siamo.

Tuttavia è ad avviso di chi vi scrive, i paesi che pensano davvero di voler utilizzare Bitcoin perché ha i cosiddetti neutral rails, dovrà cercare di dotarsi di robuste risorse di mining. È per ora fantascienza e fantapolitica, ma probabilmente imprescindibile.

  • Volatilità

È un problema? Dipende dall’orizzonte temporale. In pochi si sono trovati, tra gli stati, nella condizione di dover liquidare in fretta e furia le proprie riserve d’oro magari ad un prezzo poco conveniente. Si può ragionevolmente credere che sia lo stesso per Bitcoin – e che dunque i grandi movimenti di prezzo – per chi guarda al lungo e al lunghissimo periodo come le banche centrali e gli stati, potrebbe NON essere un problema.

Tutto molto bello, ma per ora siamo alla fantapolitica

C’è una tendenza che va inclusa in questa analisi, e che è quella di ritenere sconquassi di breve periodo la base per i movimenti politici e economici da qui a 5 o 10 anni. Non è quasi mai cosi: tendiamo a sovrastimare l’effetto di ogni presente che viviamo, anche giornaliero, sul futuro.

La speranza è che sia così – non perché si sia qui particolarmente affezionati al dollaro come riserva mondiale, ma perché uno sconquasso economico del genere non sarebbe a costo zero, neanche per il proverbiale uomo della strada.

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Klaus Marvin
Klaus Marvin
11 secondi fa

data la situazione disastrosa del sistema economico globale e degli Stati Uniti, è bene precisare che i dazi sono solo l’ultimo dei problemi, ogni crisi sarà peggiore delle precedenti anche se la ripresa ci sarà sempre ma alle volte potrebbe non bastare neanche per pareggiare le perdite. Il compra e tieni orami è molto rischioso piuttosto adotta il vendi e pentiti e rientra a valori più bassi. Bitcoin a 1 milione entro il 2025 ma deve succedere la fine del mondo finanziario attuale per uno diverso ma chi ha interesse a farlo ora?