Il presidente di Federal Reserve di St. Louis, Alberto Matusalem, si è espresso sulle condizioni economiche e macro che stanno tenendo in apprensione i mercati azionari, quelli dei bond e parzialmente anche quelli delle criptovalute. Il rischio, dice il presidente della sezione di St. Louis di Fed, è quello di vedere nuove pressioni rialziste sull’inflazione, insieme a un concreto rallentamento dell’economia americana.
Una combinazione che – aggiungiamo noi – complica ulteriormente il compito di Jerome Powell e degli altri partecipanti al FOMC, la riunione che fissa la politica monetaria degli Stati Uniti, intervenendo sui tassi di interesse e anche sul balance sheet della banca centrale americana.
Una situazione che richiede, secondo Matusalem, la massima attenzione da parte dei policy maker e anche da chi sarà appunto chiamato a decidere in termini di politica monetaria. Uno scenario ancora più confuso di quello che abbiamo avuto fino a circa 1 mese fa, quando ormai il soft landing, il ritorno a tassi più bassi senza passare dalla recessione, sembrava più che possibile.
Le incertezze principali sono quelle che tutti citano ormai da tempo: da un lato una politica fortemente restrittiva sull’immigrazione, della quale si sono lamentati (in relazione all’economia) in molti, per quanto con toni relativamente soft. L’altra è quella dei dazi, che dovrebbero avere anch’essi effetti potenzialmente rialzisti sull’inflazione.
Una situazione che dovrebbe scongiurare, tanto per maggio quanto per giugno, eventuali interventi sui tassi di interesse, per quanto i mercati (soprattutto nelle giornate più stressanti di questa settimana) li abbiano prezzati con qualche convinzione in più.
Bitcoin e crypto non sembrerebbero essere troppo interessati da queste politiche monetarie di breve: stanno tutto sommato continuando per la loro strada, dimostrando una sorta di resilienza almeno rispetto all’azionario USA, per una situazione che rimarrà comunque in evoluzione e degna della massima attenzione.
Per gli investitori crypto ci sono diverse considerazioni da fare, partendo appunto da quelle di Matusalem, che ha affermato:
Credo che continuare a essere vigili e a monitorare i dati in arrivo, e facendo valutazioni sul futuro e sui rischi per l’impiego e per l’inflazione rimanga appropriato per la politica monetaria.
Detto in modo meno contorto: c’è un doppio rischio. Da un lato un recupero dell’inflazione che impedisce di essere troppo dovish e quindi procedere con i tagli. Dall’altro un deterioramento possibile del mercato del lavoro che invece richiederebbe politiche monetarie più coraggiose.
Per gli investitori crypto vuol dire rimanere nel limbo per quello che era uno dei fattori che in tanti ritenevano necessario per rivedere una stagione pimpante sotto il profilo dei prezzi, in particolare per i cosiddetti altcoin.
La valutazione da fare è semplice: se si ritiene che per tornare a ruggire sia necessario il fiume di volatilità quasi gratuita, probabilmente sul breve non ci sarà soddisfazione.
Riteniamo però che a dominare questa fase sia più la conduzione delle nuove politiche commerciali a livello globale che i fattori macro, che sono comunque importantissimi.
Ci si potrebbe muovere verso una situazione di maggiore calma se i mercati – a partire da quello dei bond – dovessero tentare altri strappi. Strappi che nessuno in questo può permettersi – e che potrebbero spingere a una pace o comunque a un accordo USA e Cina.
Curioso che a distanza di poche ore siano arrivati due messaggi pressoché identici da BCE e da Fed (per mezzo di Neel Kashkari). Ci sono gli strumenti per far fronte a qualunque tipo di problema – compresi quelli di liquidità.
Neel Kashkari ha detto anche che di motivi di preoccupazione non ce ne sono. I più cinici ci ricorderanno però che proprio quando le banche centrali dicono che non c’è motivo di preoccuparsi, qualcuno inizia a farlo.
Segnali preoccupanti dai mercati: e ora? Ecco verità, contro-verità e qualche preoccupazione eccessiva.
Federal Reserve parla tramite Matusalem: occhio a questi DUE fattori.
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sarebbe poesia pura se 'sto tizio si chiamasse davvero "Matusalem" :D