Si consuma un piccolo dramma da McDonald’s, la nota catena di fast food, per quanto riguarda la possibilità di inserire Bitcoin nel proprio portafoglio. La storia parte da lontano: National Center for Public Policy, associazione politica di stampo conservatore, ha inviato una richiesta di discussione tra gli azionisti di questa possibilità.
In realtà è la stessa associazione che ci aveva provato già con Amazon e anche con Microsoft senza successo, utilizzando un meccanismo semplice, in larga parte inutile e che però fa guadagnare le prime pagine dei giornali. Dato che tutti gli azionisti possono effettuare proposte di questo tipo, e dato che National Center for Public Policy è azionista di queste società, per quanto in piccolo, allora tentare non costa nulla.
Se le altre volte la cosa non è andata a buon fine in fase di voto, questa volta è andata ancora peggio. McDonald’s infatti si è opposta alla stessa discussione, tirando in ballo anche SEC.
Perché è stata tirata in ballo SEC? Perché in realtà l’agenzia ha potere di decidere del comportamento di certe società. La storia è quella elencata sopra, rapidamente arrivata allo scontro nonostante una narrativa molto interessante:
McDonald’s è considerata una società immobiliare che, come business aggiuntivo, vende hamburger. L’immobiliare è stato a lungo una buona riserva di valore, migliore del cash e delle obbligazioni, ma non si apprezzerà nel tempo quanto Bitcoin e al tempo stesso non è liquido come Bitcoin. E sempre più società stanno aggiungendo Bitcoin ai loro bilanci. Se McDonald’s non lo farà, sarà indietro in un comparto che un tempo guidava.
Pressante, fondamentalmente corretta (al netto delle sparate sulla crescita, che sono tutte da confermare) ma che non ha trovato sponde neanche per una discussione all’interno del gruppo dei fast food.
SEC però afferma che è lecito per McDonald’s evitare di discutere la proposta nel prossimo incontro annuale degli azionisti. E quindi non se ne farà nulla.
Per ora sì, dato che l’associazione di cui sopra non è ancora riuscita a portare a casa neanche un risultato. Amazon e Microsoft sono stati due buchi nell’acqua e fino ad oggi le aziende che hanno deciso di aggiungere Bitcoin ai loro bilanci l’hanno fatto per propria iniziativa.
Anche questa volta un buco nell’acqua, con i bitcoiner che però sanno di avere un nuovo nemico. McDonald’s non sarà dei nostri, e dovremo farcene una ragione.
Intanto è vero che la lista di società che vogliono aggiungere Bitcoin al proprio portafoglio si allunga. GameStop ha lanciato un ambizioso piano di raccolta capitale a mercato proprio per acquistare Bitcoin.
Non sarà probabilmente l’ultima – e non mancheremo di commentare le evoluzioni di acquisti che dovrebbero essere superiori al miliardo a stretto giro.
Per il resto, sulla situazione attuale di Bitcoin sui mercati c’è l’analisi di Alex Lavarello qui – che non posso che invitarvi a leggere anche per capire, a prescindere da McDonald’s
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Beh, vorrà dire che McDonald's finirà a lavorare da McDonald's ;)