Analisi Crypto

Giorni DECISIVI per il prezzo di Ethereum: Fai ATTENZIONE a queste date!

Per Ethereum sono attese due importanti scadenze Deribit che potrebbero scuotere il rapporto tra orsi e tori. Occhio ai livelli di prezzo più seguiti dai traders
16 ore fa
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I giorni passano ma il prezzo di Ethereum continua a rimanere inchiodato intorno ai $1.600, in attesa che un catalizzatore possa decidere la prossima direzione sul grafico.

La forza ribassista degli orsi sembra ormai quasi esaurita, e gli investitori si aspettano un vigoroso rimbalzo della criptovaluta, ma la situazione potrebbe essere più complessa del previsto. Intanto monitoriamo due date molto importanti, dove si trovano parecchie opzioni Deribit in scadenza.

 Se Ethereum riuscirà a superare alcuni livelli chiave, il prezzo dovrebbe prendere una direzione netta, con l’offerta pronta a scatenare un’ulteriore spinta ribassista o a lasciare spazio a un forte rimbalzo. In questo articolo approfondiamo tutta la situazione.

La situazione delicata per il prezzo di Ethereum

Ethereum sta vivendo una vita difficile sotto il profilo speculativo, con il proprio prezzo sceso sotto ai minimi degli ultimi 18 mesi. Rispetto al top di dicembre perde circa il 60% del proprio valore, in una discesa unidirezionale a dir poco violenta. Il token ideato da Vitalik Buterin appare come una delle peggiori scelte durante l’ultimo ciclo bull, influenzato da una dinamica di crescente disinteresse mano a mano che aumenta il gap con Bitcoin.

Secondo l’analisi crypto, vediamo come il rapporto ETH/BTC sia ormai in fase bearish da settembre 2022, quando veniva negoziato a 4 volte i valori attuali. Questo delicato scenario, in cui il prezzo di Ethereum sottoperforma in modo consistente e continuativo il benchmark del mercato crypto, spinge una dinamica di contrattazioni selvagge a favore degli orsi. L’offerta resta costantemente dominante, soffocando ogni tentativo di ripresa da parte dei tori.

Di riflesso l’open interest di Ethereum registrato sulle borse di derivati è sceso a $8,3 miliardi dal tetto dei $21 miliardi toccati durante i massimi di fine 2024. Anche il funding rate si è ridotto notevolmente, evidenziando un grande calo dell’hype ed un ritorno alla situazione pre elezioni statunitensi, quando ancora non erano iniziate le montagne russe.

I traders sembra ora più propensi ad andare a caccia dello short sfruttando la debolezza strutturale di Ethereum e l’assenza di potenziali catalizzatori. Allo stesso tempo però, la forza ribassista sembra in esaurimento, con l’indicatore tecnico RSI che approccia ai regimi ipervenduti su time frame settimanale. Storicamente quando è stato raggiunto un livello tale, Ethereum ha sempre risposto con una ripresa rialzista.

RSI settimane Ethereum oversoldFonte dati: https://it.tradingview.com/chart

Opzioni Deribit: questa settimana i traders puntano a spingere Ethereum sopra ai $1.800

Nel breve termine, Ethereum attende due dati molto importanti, che potrebbero rafforzare il peso degli orsi o creare le condizioni per un recupero del prezzo. La prima di queste è fissata al 18 aprile, dove troviamo quasi 150.000 contratti di opzioni in scadenza su Deribit per un notional value di $243 milioni.

Attualmente il rapporto put/call è fissato a 0,80, mostrando un quadro più o meno bilanciato tra coperture ribassiste e scommesse rialziste. Con un prezzo di Ethereum a $1.630, la maggior parte delle call (80%) sono OTM, ossia non verranno esercitate alla scadenza. Dall’altra parte anche una grossa fetta delle put sono OTM, segno che molti trader ribassisti hanno posizionato le loro scommesse su livelli di prezzo ancora più bassi rispetto a quelli attuali.

Il max pain price, ossia il valore al quale il maggior numero di opzioni (sia call che put) scadrebbe senza valore causando la massima perdita aggregata, è fissato a $1.600. Le zone di prezzo più attenzionate in questo contesto sono i $1.400 per gli orsi e i $1.800 per i tori. Nel mezzo tra queste quotazioni troviamo molti contratti aperti, mentre agli estremi la situazione va scemando verso target meno realistici.

Da sottolineare come il potenziale superamento dei $1.800 darebbe maggiore vigore ad Ethereum, che guadagnerebbe un ottimo slancio bullish. In un recente articolo avevamo parlato di come questo livello di prezzo fosse importante, tanto da poter scatenare un gran numero di liquidazioni se rotto al rialzo.

Deribit scadenza 18 aprileFonte dati: https://www.deribit.com/statistics/ETH

Attenzione al 25 aprile: una montagna di opzioni in scadenza potrebbero influenzare il prezzo della crypto

La situazione si fa ancora più interessante al 25 aprile, quando il prezzo di Ethereum sarà  influenzato da 400.000 contratti in scadenza per un notional value di $650 milioni. Questa data sarà cruciale per definire la direzione di breve periodo della criptovaluta, che potrebbe ritornare in modalità bull run o finire per toccare nuovi minimi.

Attualmente il rapporto put/call è collocato a 0,71, evidenziando maggior presenza degli scommettitori al rialzo rispetto alla scadenza della settimana precedente.  Ad ogni modo l’outlook sembra avvantaggiare gli orsi, con un gran numero di contratti put che scadranno in profitto al prezzo attuale.

Solo il 6,85% dei contatti call è ITM in questo momento, mentre la stragrande maggioranza non verrà esercitata se le condizioni non miglioreranno. Dall’altro lato, il 56% delle put è ITM, segnale che molti trader avevano già posizionato le loro scommesse su livelli inferiori agli attuali. C’è una bella differenza rispetto al quadro del 18 aprile, dove la distribuzione ITM/OTM era più bilanciata.

A distanza di soli 7 giorni, il max pain price per le opzioni su Ethereum sale a $2.000, dunque finchè il prezzo della moneta non supererà questa soglia molti acquirenti di put continueranno a incassare il premio. Livello chiave da proteggere per i ribassisti è quello dei $1.800, mentre per i tori troviamo numeri importanti a $2.300 e $3.000.

Deribit scadenza 25 aprileFonte dati: https://www.deribit.com/statistics/ETH

Se già da questa settimana il prezzo di Ethereum dovesse superare i $1.800, molte posizioni short verrebbero chiuse in perdita, dando più vigore ai tori. Da qui poi, un follow-up a $2.000 aprirebbe le porte per una vera e propria inversione bullish, che cambierebbe totalmente le carte in tavola.

Alessandro Adami

Laureato in "Informazione, Media e Pubblicità", è un giornalista iscritto all'albo dei pubblicisti, esperto in materia di finanza decentralizzata ed applicazioni web3. Investe e segue da vicino gli sviluppi dei progetti Ethereum e Chainlink.

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