Mentre Bitcoin ritraccia e lo fa rimanendo comunque sopra quota 54.000$, rimbalzando su un supporto fondamentale, la Thailandia si schiera dalla parte del settore delle criptovalute. Non lo fa tramite appoggi legali e speciali piani di tassazione, ma dichiarando l’inizio di una nuova fase per il suo turismo, sia di breve che di lungo periodo, che andrà a targettizzare proprio gli investitori in criptovalute. Sia di piccola che di grande taglia.
Non sarà proprio in questi termini che si svilupperà l’offerta di turismo per i criptomaniaci in Thailandia, ma lo splendido paradiso nel sud-est asiatico prenderà comunque delle misure importanti, molte delle quali siamo già in grado di intravedere. Soprattutto grazie a fondatissime voci di corridoio.
Il settore bancario della Thailandia (e di tutto il sud est asiatico in generale) ha già dato ampia riprova di essere al passo con i tempi e di esserlo più di quanto lo sia in Europa o negli USA. Invitare gli investitori in criptovaluta in vacanza avrà anche la forma dell’ampia adozione dei pagamenti direttamente in criptovaluta per hotel, ristoranti, trasporti. Non è chiaro se la Thailandia deciderà di avere una criptovaluta di riferimento tra quelle già presenti a mercato oppure se cercherà di lasciare più ampia libertà possibile in questo senso.
Dato che si è parlato ampiamente anche dei turisti di lungo periodo e dei nomadi digitali, potrebbe esserci qualcosa di importante anche sotto il profilo della tassazione. La Thailandia, pur di attirare persone con patrimoni importanti, potrebbe trasformarsi in un paradiso anche fiscale per lo scambio di criptovalute. Il paese non sarebbe nuovo a misure di questo tipo, che ne hanno migliorato estremamente la palatabilità da parte di nomadi digitali e nuovi milionari.
Vuol dire un ulteriore aumento dell’adozione di questi innovativi sistemi di pagamento. E maggiore adozione vuol dire maggiore domanda, anche perché le banche thailandesi, se il progetto dovesse partire, dovranno necessariamente dotarsi di buone riserve – e comprarle sul mercato.
Anche se la notizia è per ora incerta almeno sulle tempistiche, è sicuramente bullish sia su Bitcoin, sia su tutti i principali token. Investire adesso in questo mercato sarebbe cosa intelligente, almeno se dovessimo dare il giusto peso a questo tipo di iniziative.
E che si tratti di Bitcoin o meno poco importa. Con intermediari come eToro (qui per il conto dimostrativo gratis) possiamo creare un portafoglio diversificato su tutte le principali criptovalute sui mercati finanziari.
La crescita dell’adozione non riguarderà soltanto Bitcoin – che come metodo di pagamento sullo stretto non è poi così performante – ma anche tanti altri diversi token, sui quali su Criptovaluta.it continuiamo a tenere aggiornati i nostri lettori.
L’investimento di questo tipo non può che essere di lungo periodo, perché il processo di adozione non potrà che essere lungo, talvolta ad ostacoli, ma almeno secondo noi completamente inevitabile. Con buona pace di chi continua a ritenere Bitcoin e altre cripto dei giocattoli speculativi.
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