Il Bitcoin è ormai da tempo un asset finanziario a tutti gli effetti. Da tempo si scambiano futures al CME – il Chicago Mercantile Exchange – primo mercato al mondo per i contratti derivati.
Da qualche giorno è inoltre disponibile un ETF, quotato alla borsa di Toronto (TSX), che permette di investire in Bitcoin con la comodità di un fondo a gestione passiva e le cui quote possono essere scambiate in un mercato regolamentato. Ci sono movimenti interessanti su entrambi i fronti, che possono aiutarci a definire il futuro di breve e medio periodo di BTC, dopo un paio di giornate di trading da dimenticare.
La prima buona notizia per il settore è che BTCC – questo il ticker dell’ETF quotato alla borsa di Toronto – è partito con il proverbiale piede sull’acceleratore. Secondo i dati che siamo riusciti a raccogliere, la detrazione sarebbe già di più di 8.200 BTC, con un aumento esponenziale già dalle prime ore di trading.
Che vuol dire questo? Vuol dire che sono già in tantissimi ad aver acquistato le quote di questo ETF, che da regolamento deve coprirsi acquistando realmente Bitcoin a mercato. E questo non farà che aumentare la domanda della criptovaluta, per incidere in modo consistente sul prezzo.
Il funzionamento è quello di un ETF a replica fisica. Spieghiamo brevemente di cosa si tratta per chi non è solito operare con questi specifici strumenti: un Exchange Trade Fund a replica fisica deve acquistare il sottostante che rappresenta. E dunque all’aumentare delle quote acquistate, dovrà andare sul mercato a reperire BTC.
Perché rispetto alle forme dirette di investimento è sicuramente più adatto agli investitori e ai risparmiatori. Le commissioni di gestione sono molto basse e le quote del fondo possono essere scambiate direttamente in borsa, senza doversi affidare direttamente al mercato, con tutte le complicazioni che ne conseguono.
Il mercato di Toronto poi è una borsa regolamentata – che per molti investitori (soprattutto se di vecchio stampo) è garanzia maggiore di sicurezza e affidabilità, soprattuto per un ETF gestito in modo trasparente, come nel caso di BTCC.
Anche dal fronte dei futures, come avevamo preannunciato, arrivano buone notizie. La volatilità delle ultime ore (che ha bruciato anche una buona quantità di capitalizzazione di Bitcoin) ha aumentato l’interesse da parte degli investitori, con volumi che sono cresciuti in modo sostanziale. Soltanto nella giornata di ieri, sono stati scambiati contratti su BTC per 7,3 miliardi di dollari – record storico per questo tipo di prodotti.
Una crescita dei volumi che segnala anche un aumento di interesse – in un mercato altamente speculativo ma che è anche termometro del coinvolgimento della finanza che conta sul mercato di Bitcoin.
Così come va interpretato positivamente il report finanziario di Square, l’azienda di Jack Dorsey (fondatore di Twitter), che ha riportato per l’ultimo trimestre 2020 importantissimi acquisti sulla criptovaluta, per un totale di 3.318 token.
Come abbiamo già visto su queste pagine, possiamo anche accedere direttamente o tramite CFD a Bitcoin, utilizzando broker che offrano questo tipo di prodotto.
eToro (qui per aprire un conto prova gratuito) è uno dei più attivi all’interno di questa piazza e permette di accedere sia direttamente, sia invece di vendere allo scoperto. Strumenti molto duttili che permettono di navigare anche un mare relativamente burrascoso, come quello degli ultimi giorni su Bitcoin.
Non riteniamo che ci siano degli svantaggi rispetto agli ETF e ai future, che anzi, almeno per il momento, rimangono altamente inaccessibili, soprattutto agli investitori europei.
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Nonostante continuino ad arrivare critiche, distinguo, attacchi a Bitcoin, la principale criptovaluta al mondo detiene ormai saldamente lo scettro di re degli investimenti. L’interesse istituzionale e da parte delle aziende continua a crescere – e nonostante l’incidente di percorso degli ultimi giorni – i fari continuano ad essere puntati sulle performance e sul futuro di questo progetto.
Che è diventato a tutti gli effetti la riserva di valore anche in sostituzione dell’oro. Certo, per il momento imperfetta, perché il crollo di ieri non è qualcosa che ci aspetteremmo da un asset di questo tipo.
Tuttavia BTC ha tenuto botta, come si dice in gergo – ed oggi è tornato in grande scioltezza sopra quota 50.000$. Se per molti il calo è stato fonte di panico, per molti altri – compresi gli investitori istituzionali – è stato invece un’ottima occasione per investire ancora di più, ad un buon prezzo. Per quanto concerne il valore futuro, per noi rimangono più che valide le previsioni Bitcoin fortemente rialziste che il nostro staff continua ad aggiornare costantemente.
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